Viterbo ELEZIONI
Antonella Bruni, Per Pirozzi Presidente

Antonella Bruni – candidata alla Regione Lazio per Sergio Pirozzi

Nella spesso vituperata Prima Repubblica, non tutto era sbagliato.

Ad esempio, i partiti politici costavano meno ed erano molto più vicini alla gente. Complice un sistema elettorale che privilegiava le preferenze, piuttosto che le liste bloccate, anche nei Comuni più piccoli erano presenti le sedi dei partiti, unitamente agli uffici degli eletti.

Ciò comportava un rapporto più stretto tra le periferie ed il centro e tra cittadini e rappresentanti istituzionali. Tutto questo non esiste più, il cittadino ha visto manipolare il proprio voto mediante meccanismi elettivi che tolgono peso alle preferenze, delegando la scelta di chi verrà effettivamente eletto ai segretari di partito. Non occorre una particolare intelligenza analitica per capire che questo metodo è erroneo e va radicalmente corretto, ma certamente non lo faranno i partiti politici attuali, che trovano molto conveniente decidere l’assetto delle assemblee elettive, bypassando la volontà popolare.

   La lista Pirozzi è un qualcosa di radicalmente nuovo nel panorama politico, essa intercetta, interpreta e da risposte alle persone, a tutte, anche a quelle dimenticate, agli ultimi al di fuori delle potenti lobby che i partiti, trasformati in provvisori comitati elettorali, con candidati paracadutati e imposti, privilegiano per evidente convenienza economica.

   Il metodo è tradizionalmente nuovo, scusandomi per l’apparente contraddizione. Noi abbiamo comitati di lista nei Comuni, abbiamo l’intenzione di trasformarli in sedi permanenti, votate all’ascolto dei cittadini, di tutti i cittadini, non certamente dei soli nostri simpatizzanti. Desideriamo conoscere i reali problemi, le vere difficoltà, i concreti desideri  della gente che, al di fuori del periodo elettorale, non ha più interlocutori, perché il Palazzo si rinchiude nelle proprie sedi dorate e non interloquisce più.

Ci riesce difficile pensare ad un rappresentante eletto che fa proposte, senza conoscere i problemi, senza averli approfonditi con collaboratori esperti, senza averli confrontati con soluzioni adottate in altre aree, magari in altri paesi, perché occorre guardare oltre il proprio cortile e preoccuparsi anche della prossima generazione, oltre che della propria successiva elezione.

   Se la gente, troverà inizialmente difficile raggiungere le sedi di ascolto, i rappresentanti della Lista Pirozzi, indossando idonei scarponi, adatti a camminare ovunque, piuttosto che muoversi solo su morbide moquette e lussuosi parquet, andranno là dove la gente si arrabbia quotidianamente, perché riceve servizi da quarto mondo, nell’indifferenza supponente e totale. Saremo, domani come e più di oggi, negli ospedali e nei pronto soccorso, negli uffici finanziari e postali, nei tribunali e nelle stazioni della metro e dei bus, dove file interminabili, tempo perso, maleducazione, degrado ed inefficienza, danno la misura di quale disastro sociale abbiano prodotto partiti politici rappresentati da pagliacci vestiti a festa, incompetenti e spesso disonesti, dimentichi dell’interesse generale e del bene comune.

Sergio Pirozzi, io, tutti noi, ascolteremo, approfondiremo, studieremo, non faremo alcuna promessa salvo quella che, ora e dopo, continuerete a trovarci, con la stessa umiltà, con la stessa cortesia, con gli stessi numeri di telefono, con identiche mail, negli stessi posti, perché noi non siamo “quelli”, non siamo come tutti gli altri, siamo orgogliosamente voi.

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