Viterbo POLITICA

Ancora una volta, un ceto politico lontano dai problemi concreti del Paese sta manovrando con leggi e tecniche truffaldine per vanificare i pronunciamenti della Corte Costituzionale e il risultato di un Referendum – quello del 4 dicembre 2016 – in cui la grande maggioranza degli italiani si è espressa con chiarezza: di fatto, SOLTANTO IL SISTEMA PROPORZIONALE E’ IN GRADO DI RAPPRESENTARE LA VOLONTA’ DEI CITTADINI.

Perciò i Comitati per il NO, che hanno organizzato la protesta popolare e seguiteranno a farlo con l’unico scopo dell’attuazione della Costituzione, sono contrari a qualsiasi sbarramento : perché i milioni di voti delle liste che non raggiungessero il 5% dell’elettorato dovrebbero essere annullati o trasferiti in regalo ai partiti maggiori?

Prendiamo atto che le leggi elettorali ‘maggioritarie’ hanno prodotto e moltiplicato rappresentanze parlamentari inaffidabili, in nome di una pretestuosa ‘governabilità’, che è causa di frammentazione nel corpo sociale del Paese e di annientamento di ogni forma reale di opposizione politica, nella ‘logica’ dell’ uomo solo al comando .

Ora è il momento di affermare con forza l’esigenza di dare autorevolezza a rappresentanti che rispondano del loro operato agli elettori, non ai capi-partito. Questo mese di GIUGNO sarà decisivo: possiamo evitare che un parlamento di nominati - e non di eletti - tradisca ancora una volta il rapporto con gli elettori.

Per questo i Comitati – nella piena autonomia dimostrata durante la campagna per la vittoria del NO – fanno appello a tutti i cittadini, perché facciano sentire il proprio deciso DISSENSO, a sostegno del diritto costituzionale di TUTTI all’ effettiva partecipazione “all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” ( Art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana ).

Comitato per la Democrazia Costituzionale di Viterbo