Viterbo POLITICA

Alessandro Mazzoli

Il deputato del Pd sull’approvazione alla Camera: “Diamo diritti a chi vuole usufruirne”. Mazzoli: “La legge sul testamento biologico grande passo avanti”.

“Con questo provvedimento l’Italia fa un altro passo avanti e attua l’articolo 32 della Costituzione. Quella sul testamento biologico è legge di civiltà, di libertà, di dignità, di responsabilità. Il testo è equilibrato, non toglie diritti a nessuno ma ne aggiunge di nuovi a chi intende usufruirne. Si dà ampio spazio alla relazione tra medico e paziente e si forniscono certezze all’agire del personale sanitario. Non è una legge a favore del suicidio assistito, ma è un testo che permette al paziente di dire no all’accanimento terapeutico”. Così Alessandro Mazzoli, deputato del Partito democratico, commenta il primo via libera del Parlamento al testamento biologico. Con 326 sì, 37 no e 4 astenuti, l'aula della Camera ha approvato le norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento.

Nello specifico, il testo introduce in Italia il divieto all'accanimento terapeutico e il riconoscimento del diritto del paziente di abbandonare totalmente la terapia. Vengono introdotte le Dat, le Disposizioni anticipate di trattamento, ovvero le volontà sul fine vita, che dovranno essere depositate davanti a un notaio, a un pubblico ufficiale o a un medico del Servizio sanitario nazionale. Il provvedimento stabilisce lo stop alle cure se il paziente non le vuole più, ma il medico potrà rifiutarsi di 'staccare la spina' in base al principio della obiezione di coscienza. Un altro medico della stessa struttura dovrà intervenire per far rispettare le disposizioni del paziente.

“Nella legge che approviamo – conclude Mazzoli - non c'è l'eutanasia, non c'è nessun sotterfugio per la somministrazione di sostanze per togliersi la vita, nessuno farà morire di fame o di sete i malati. Oggetto della legge è invece il consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento. Si accettano i limiti della condizione umana e si dà la possibilità di rifiutare che la morte venga dilazionata con forme di accanimento. Abbiamo lavorato per trovare soluzioni condivise approvando una legge mite, di garanzie,che rafforza la relazione tra paziente e medico. Questo è un altro successo del Parlamento in tema di diritti civili, una legge di grande valenza sociale, culturale e politica. Auspico che il Senato possa esaminare il prima possibile questo provvedimento per completare l'iter legislativo”.

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