Viterbo POLITICA
Andrea Stefano Marini Balestra

         Tutti sapete che nel 1509 Erasmo da Rotterdam scrisse un trattato filosofico con il titolo “Elogio della pazzia” e tra le frasi celebri vi è: “La pazzia costruisce città, imperi, istituzioni ecclesiastiche, religioni, assemblee consultive e legislative: l’intera vita umana è solo un gioco, il semplice gioco della Follia.”

         E’ proprio vero!

La pazzia costruisce assemblee consultive e tale è proprio la Giunta capitolina diretta da Virginia Raggi (comunque non completa dopo 9 mesi dalle elezioni !) che nella questione del progetto del nuovo stadio della Roma ed adiacenze non cava ragno dal buco, anzi di giorno in giorno si “arricchisce” di notizie, commenti ed addirittura di vincoli, dapprima solo idrogeologici, poi anche architettonici.

         Diceva il filosofo fiammingo Erasmo che la vita umana è un giuoco, quindi tutti noi vivremmo in un eterno giuoco sino al termine della nostra esistenza.

         Il trattato filosofico citato è un’ironia, ma purtroppo, la nostra vita, nel terzio millennio non è purtroppo un giuoco, ma un coacervo di responsabilità private e collettive dalle quali non si può prescindere.

         Dire prima si al progetto del nuovo quartiere di Tordivalle da parte della Giunta Marino e poi no dai grillini non può essere un giuoco. Da parte ed un’altra vi sono esigenze economiche, sociali, imprenditoriali e sportive che non possono essere liquidate con un cinguettio nei social media a forma Grillo, che peraltro, non eletto dal popolo romano dovrebbe almeno per un buon gusto democratico starsi zitto e far decidere agli eletti, almeno fin che durino.

         Invece no ! La incompleta Giunta Raggi, incapace di risolvere il problema “buche” e “monnezza” di Roma, nonostante il monitoraggio della Casaleggio ed associati, non è in grado di prendere decisioni di alcun tipo, anzi, con la ridicola sponda della Sovrintendenza dei Beni culturali, si orienta verso il diniego ad un’aspettativa di ogni cittadino di Roma, sia esso tifoso romanista o laziale.

         E’ ormai costante un  blocco al traffico stradale privato e pubblico nel quadrante nord della Città per effetto non solo della partita domenicale, ma soprattutto delle infrasettimanali partite delle Coppe europee di calcio, quando non anche di Rugby ed altro.

         Ebbene, non consentire la costruzione di un nuovo stadio a Roma, in zona decentrata, ma collegata da due autostrade (Roma-Fiumicino e Roma-Ostia) in intersecazione con il Grande raccordo anulare ed anche da due linee ferroviarie (Roma-Fiumicino e linea Metro B) a suo tempo utilizzata per un ippodromo perché a rischio alluvioni, ulteriore antropizzazione ed anche demolizione di una tribuna sportiva (tale è in ultima analisi la pensilina dell’ippodromo realizzata nel 1959 dall’arch.Lafuente) non è l’elogio della pazzia, ma la pazzia estrema che forse avrebbe fatto meditare il prof. Basaglia di rimandare la chiusura dei manicomi.

         Siete mai stati di recente a Tordivalle? Certo che no perché dopo la chiusura dell’Ippodromo del trotto, l’ansa del Tevere che lo contiene è divenuto un orrendo prato praticamente utilizzato a discarica abusiva, praticato da baraccati abusivi e rimessaggio di mezzi rubati, quindi da evitare, mentre oggi, con il progetto del nuovo quartiere la riqualificazione urbana potrà esserci, pertanto riscattare un territorio del Comune di Roma da periferia quartomondista a moderno quartiere urbano.

         Dicono. Non è vero che si vuole solo lo Stadio della A.S. Roma, ma si prevede anche con una “colata” di cemento l’avvio dell’ennesima aggressione dei palazzinari (a questo punto grattacelari) al sacro territorio dell’Urbe.

         Ma lor signori, in particolare quelli della Sovraintendenza, si ricordano quando in passato, proprio con le giunte di sinistra, si è edificato in zone di pregio della città senza piano regolatore, quando si è consentito demolire antiche dimore di pregio (vedasi, per es., nel quartiere Prati) per far luogo ad orrendi palazzi anni 70 senza tener conto delle viabilità urbane che non potevano sostenere urbanizzazioni senza infrastrutture ? Allora perché oggi tuonano quando praticamente fuori Roma si vuole costruire un nuovo moderno vivibile quartiere?

         Per me è chiaro! Ridicolizzare l’attuale Giunta, far pentire i cittadini romani che l’hanno votata, far incazzare tutti e pertanto prepararsi a nuove elezioni nelle quali l’appeal dei 5Stelle verrà meno e di nuovo sarà possibile per altri governare la città nel modo dissennato di sempre.

         Avete tutti letto nei quotidiani dei giorni scorsi che il Comune di Roma, qualora rinunci a far eseguire il progetto, oltre che essere responsabile dei danni provocati all’Impresa progettista che a suo tempo aveva avuto il benestare della precedente giunta e di conseguenza pagare enormi penali, rinuncerà ad incassare gli oneri urbanistici per le previste costruzioni ed in futuro anche alle tasse locali (IMI,TARI e TARSU) per milioni e milioni l’anno!

         Allora saranno incazzati quei cittadini che per i soldi mancanti alle casse comunali saranno costretti subire aumenti di tariffe ed altro, per cui, certamente, nel segreto della cabine elettorali il loro voto non potrà che essere di ulteriore protesta.

Andrea Stefano Marini Balestra

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