Viterbo POLITICA
Andrea Stefano Marini Balestra

Nonostante i rovesci della Giunta Raggi nella Capitale, analoghi, ma senza altrettanto clamore in altre città d’Italia governate dai “5stelle” (vedasi Livorno, Parma, Civitavecchia, etc), le intenzioni di voto degli elettori sono favorevoli ed in crescita nei confronti del Movimento ormai attestato oltre il 30%.

Primo partito quindi, di conseguenza vincitore di qualsiasi ballottaggio possibile (gli elettori PD voterebbero per loro in ipotesi di scontro con la Destra e quelli di quest’ultima in ipotesi diversa), comunque presente con un numero enorme di parlamentari in una prossima legislatura.

Il fenomeno è certamente curioso e merita approfondimento, anche se difficile.

Riesce infatti incomprensibile capire il perché gli italiani preferiscano dare un voto in bianco ad un movimento privo di appartenenza politica, privo di fondamenti e soprattutto di un programma di governo.

E’ un segno della disperazione degli elettori che proprio non sanno a chi santo votarsi.

I politici “storici” e meno della sinistra e della destra hanno fatto e fanno cilecca, litigano tra loro per interessi di bottega e supremazia interna nei partiti ed anche loro non danno fiducia per un buon futuro.

Quindi ecco il voto all’ultima spiaggia: “Movimento 5 stelle” ideato da fu Casaleggio, promosso da Beppe Grillo sull’onda di un “Vaffa”.

E’ facile far politica attaccando tutti e promettere cose impossibili (vedi: reddito di cittadinanza, uscita dall’euro, e compagnia cantante), ma quando si sta al potere gli slogan e le bugie non contano (vallo a dire a Renzi !).

Per chi governa è necessario, non solo un bagaglio culturale ed una pratica di amministrazione pubblica, ma soprattutto concretezza e capacità di sentire il popolo elettore per andarvi incontro.

A Roma, per es., il Sindaco Virginia Raggi ha “disdetto” unilateralmente la candidatura alle Olimpiadi del 2024 contro la volontà popolare che la voleva, ha sospeso i lavori della Metropolitana “C” senza porre alternative al problema irrisolto della mobilità cittadina, ha proposto una ridicola funivia solo per servire meno di un decimo della popolazione romana, è caduta nel tranello dei furbacchioni, non però del quartierino, ma dell’intera città metropolitana, che l’hanno tirata su per continuare i loro comodi ed oggi la magistratura nella sua “supplenza” sta mettendo a nudo la ridicola Giunta dopo sei mesi dalle elezioni nemmeno ancora completata nei suoi quadri.

Nel frattempo la Capitale agonizza sotto montagne di spazzatura non raccolta, traffico caotico, sciopero dei mezzi pubblici ogni settimana (il venerdi), strade impraticabili per inesistente manutenzione e malavita scatenata.

Ecco il governo “5 Stelle”!

Certamente i giovani Di Maio e di Battista saranno “puri”, il loro eloquio va al cuore di chi li ascolta, ma dietro di loro c’è un vuoto politico che fa veramente spavento.

Noi elettori, che siamo i veri sovrani della nazione, riprendiamoci la politica, quella vera però, che soltanto i partiti storici anche nelle loro recenti defaciance verificate, hanno però una tradizione politica e di governo.

Prepariamoci al big bang dei “5stelle”, raccogliamo la loro materia schizzata dall’esplosione planetaria per comunque portare nei raggruppamenti politici superstiti qualche particella dei loro programmi, belli ad ascoltarsi, ma impossibili da realizzare.

Dall’esplosione nel 1953 del Fronte “L’Uomo qualunque” di Guglielmo Giannini (anche lui come Grillo uomo di spettacolo) derivò un serio e composto elettorato che si dimostrò anticomunista ed antifascista confluendo in un grande partito nazionale che, come tutti sappiamo, fu l’artefice della rinascita italiana.

Questo è l’augurio che mi faccio e che Vi faccio per le prossime elezioni politiche.

Andrea Stefano Marini Balestra