Viterbo POLITICA
Andrea Stefano Marini Balestra 

L’esame dei Voti referendari nella Capitale conferma quanto da tutti detto: i poteri forti stanno con il “SI”.

Dimostrazione, solo nel Quartiere “bene” Parioli, abitati da banchieri, finanzieri ed afaristi e nei quartieri del Centro storico abitati dai cacicchi della politica, il “SI” ha prevalso (per la precisazione: al 52,36% Parioli, %, 50,54% al Centro. Nei quartieri borghesi e popolari la percentuale è sempre oltre il 60% con punte anche del 70%.

         Che significa questo ?

Che il popolo vero, quello che sgobba, lavora, paga le tasse e serve la Nazione con onore ha rigettato una proposta referendaria di Riforma della Costituzione in senso autoritario ed arrogante.

         Significa che il popolo italiano vero non ha creduto alla politica demenziale messa in atto dal giovanotto di Rignano dell’Arno improntata allo sfottò degli avversari (“accozzaglia”, “partigiani veri e no”), all’ultima mancia elettorale (agli statali si offrono 85,00 euro lordi, quindi tassati, ma se ne levano ad oltre ottocentomila i famosi 80,00 ed alla falsa promessa di togliere Equitalia, ma di fatto solo cambiarne nome, fermo restando i poteri oppressivi per legge concessile), alla giravolta antieuropeista degli ultimi giorni (sparizione bandiera europea dal salone di Palazzo Chigi) ed altre baggianate che non credo potessero illudere alcuno oltre gli interessati alla sua azione di Governo (appunto i poteri forti, bancari, assicurativi, finanziari, edilizi, etc).

         Tornerà il Renzi tra gli Scout fondati dal Gen. Baden Powell che pochi ricordano essere stato un Maestro Venerabile massone e che con il movimento scoutistico volle avvicinare i giovani non ancora in età di iniziazione massonica ad una futura formale iniziazione in loggia. Fate l’equazione !

           Il Renzi, che purtroppo come bugiardo seriale, ci ha fatto tante promesse, speriamo almeno una la mantenga: tenersi fuori dal governo della cosa pubblica e del suo partito che ha irrimediabilmente spezzato favorendo cosi l’ascesa di movimenti che per la determinazione dei suoi dirigenti potrebbe assomigliarli.

Andrea Stefano Marini Balestra