Viterbo POLITICA
Avv. Andrea Stefano Marini Balestra

L'avv. Andrea Stefano Marini Balestra

Grazie, grazie Torquati

Luigi Torquati, debbo proprio ringraziarti.

Sino ad oggi, le mie osservazioni sulla “riforma” della Costituzione sin qui hanno ottenuto consenso almeno nelle persone che ho incontrato e che mi hanno telefonato, nessuno, almeno manifestamente, mi ha contestato. Certamente una forma di piaggeria.

            Mi ha fatto piacere, però, che qualcuno mi contestasse e che questo “qualcuno” fossi Tu, collaboratore come me de “Lacitta.eu”.

            Era, per es., mia intenzione organizzare a Viterbo un confronto a livello di professori costituzionalisti sostenitori del “SI” e del “NO” per la spiegazione delle loro rispettive ragioni in campo scientifico costituzionale, ma, probabilmente per reciproca gelosia delle motivazioni dei Comitati, qualcuno motivato dallo “scaccia Renzi” ed altri dal mantenimento alla Presidenza del consiglio del giovanotto di Rignano sull’Arno, non è stato possibile.

            Era questa un’occasione per conoscere i veri motivi della Riforma, fuori dalla politica spiccia, quindi abbiamo da mesi solo ascoltato vacue dissertazioni della sig.na Boschi, le dotte elucubrazioni del prof. Annibale Marini, del prof. Zagrebelski e del prof. Onida tutti presidenti emeriti della Consulta e tante altre amenità che nulla avevano a che fare con l’essenza vera di un referendum confermativo così come proposto.

            Bene Luigi che Tu, prossimo elettore del “SI” per convinzione, mi confuti le mie dissertazioni che riferisci hanno sfiorato il ridicolo quindi Ti riprometti di non leggerne altre per il salvataggio dei pochi peli rimasti sul tuo cuoio capelluto.

            Però, amico mio, la difesa del “carrozzone” C.N.E.L. (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) che la “schiforma” costituzionale intende sopprimere non è una trovata per criticare i “nuovi costituzionali”, ma far conoscere ai lettori (sempre i soliti cinque, forse più due, lettori) cosa fosse tale istituzione che nel 1947 (poi istituita per legge nel 1957) fu messa in Costituzione al pari, per es. del C.S.M. (Consiglio Superiore Magistratura), anche per far comprendere agli elettori la giustezza di una loro espressione di voto, sia negativa, che positiva alla abolizione.

            Sono pronto a scommettere dieci milioni di dollari a chi ex abrupto fosse in grado rispondere cosa sia C.N.E.L., perché sono certo che, salvo qualche studente in preparazione all’esame di Diritto costituzionale, nessuno saprebbe rispondere.

            Il C.N.E.L., oggi ritenuto da molti un “carrozzone” è stato invece negli anni 50/60 il motore della ripresa italiana in quanto i governi di allora tenevano conto dei suoi studi e dei suoi pareri, però nel tempo tutti i successivi governi ed anche un C.N.E.L. presieduto da sindacalisti (Storti e Larizza), solo guidati dalla necessità di consenso, hanno disatteso i suoi tecnici pareri rendendo possibile il disastro economico della nostra Nazione che è sotto gli occhi di tutti.

            I membri del C.N.E.L., provenienti dalle componenti produttive imprenditoriali e sindacali, tecnici quindi, anche se nominati sempre vieppiù dalla politica, hanno però “disturbato” i manovratori di turno e di fatto l’attività consultiva del C.N.E.L. nel corso degli ultimi decenni  è venuta meno.

            Questo è il vero motivo della sua pretesa eliminazione: togliere di mezzo consulenti del governo che per la loro natura tecnica non potevano e non possono essere sempre d’accordo con l’esecutivo. Un ostacolo da rimuovere per legiferare più in fretta, ma in peggio.

            Non credo che sia ridicolo informare i cittadini del vero motivo della sua cancellazione dalla Costituzione (rectius rilevanza costituzionale).

Però, siamo poi sicuri che in ipotesi di vittoria del “SI”, l’ufficio a Roma presso Villa Lubin a Villa Borghese chiuda? Non lo credo di certo, perché se anche l’istituto fosse cancellato dalla “nuova” Costituzione, la sua legge istitutiva (legge 33/57) resterebbe in vigore, quindi per i suoi uffici con il personale nulla cambierà così come per i suoi 64 componenti si godranno ancora, come sempre, il loro “gettone di presenza”.

            Torquati, mi elenchi quanti “carrozzoni” ci sono senza il “crisma” costituzionale, ma succhiarisorse in Italia? Attendo il conto!

            Tu ti dichiari convinto votare “SI”, però dalla lettura del Tuo scritto, mi appare che Tu abbia dubbi sulla serietà della “riforma” sia per la scrittura dei testi che per comprensione di norme, nonché osservi il mio usato “avvocatese” mescolato con termini casarecci ed in definitiva affermi che ci siano hic et inde (questo è puro avvocatese!) buoni motivi delle ragioni del SI e del NO, ma non dai serie spiegazioni di cosa Ti fa propendere per il “SI”.

            Dici che il Senato andava abolito, però poi lo accetti come stampella della Camera dei Deputati nel dare parere alle Direttive europee che devono essere recepite in leggi ordinarie.

            Mi spieghi cosa accada in ipotesi in cui un parere del “nuovo” Senato non venga recepito e che la Camera lo disattenda? Il Senato, con le sue prerogative, richiamerà la legge ed il ping-pong legislativo sarà peggio di oggi, atteso che i nuovi Senatori potranno riunirsi al massimo un paio di volte al mese!

Pensi che un Governatore della Lombardia, del Veneto o un Sindaco metropolitano lasci il suo territorio ed il suo Consiglio, magari sotto votazione del bilancio, per correre a Roma senza stipendio!

            Poi, dici che la Regione Lombardia con oltre dieci milioni di abitanti avrà un numero di senatori di circa 15, però non spieghi perché due Province autonome che formano la cd Regione Trentino Alto Adige con meno di un milione, ne avranno ope legis 4.

            Non ti sembra che la “riforma” (rectius “schiforma”) della Costituzione che Ti appresti a sottoscrivere con il Tuo convinto voto sia una bufala? Un’ennesima truffa al Popolo italiano!

            Per il resto delle Tue osservazioni, per es., affermi: ”bicameralismo che purtroppo rimane”, “sicuramente la riduzione di spesa per il nuovo senato sarà modesta”, mi sembra leggere le motivazioni dei Comitati del NO.

            Citi poi il trasformismo.  Si è condannato il povero prof. Scilipoti come voltagabbana, però nella nuova Costituzione all’art. 67 si ribadisce l’esercizio della funzione parlamentare è “senza vincolo di mandato” Non era l’occasione per abolirlo! Ah, dimenticavo! il Sen. Verdini ed i suoi, eletti con i voti del centro-destra, poi passati in corsa all’altra parte, hanno consentito il varo della Riforma costituzionale. Se fosse esistito un vincolo di mandato, la Riforma non sarebbe passata ed oggi non discuteremmo del problema del SI o NO. Era certo meglio. Dividere gli Italiani in un momento come questo è stato frutto di una politica non solo incapace, ma criminale.

            Caro Luigi, l’etica di un buon commerciante è quella di mai denigrare un concorrente, ma dimostrare che la propria merce sia migliore.

            Tu invece, dichiari di votare “SI” per non essere complice di Brunetta, D’Alema, Grillo ed altri ed in particolare i nostri Arena, Santucci, Bartolacci, Allegrini, Lega, Russo, Sabatini (Ti sei però dimenticato di me).

Quali misfatti hanno perpetrato questi signori perché Tu non possa esserne complice!

RicordaTi che la pratica di denigrare e ridicolizzare l’avversario è prassi tipica bolscevica, tant’è che il sig. Renzi, dichiaratosi non comunista, anche se Segretario dell’ex Partito comunista, la sta puntualmente seguendo a riprova della sua pochezza politica e, sotto sotto, delle sue origini.

Avv. Andrea Stefano Marini Balestra

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