Viterbo POLITICA
Andrea Stefano Marini Balestra

Oggi affrontiamo l’art. 55 della Costituzione nel raffronto con il testo vigente e quello proposto con il Disegno di legge di revisione.

Qua il giuoco si fa duro!

La norma oggi prevista è di due righi va aggiunta di altri successivi cosi, da subito, tradire la tecnica di redazione di una costituzione che deve essere semplice, quindi in grado di essere letta da tutti anche non giurisperiti.

E siamo solo all’art 55, poi ne vedremo delle belle!

Sin dalle aggiunte previste, in particolare il comma 3°, vi è la riserva alla sola Camera dei Deputati (ricordiamo oggi eleggibile con un sistema elettorale assurdo) del rapporto di fiducia con il governo, mentre al Senato (comma 4°) è data la “rappresentanza delle istituzioni territoriali ed esercita le funzioni di raccordo tra stato ed altri enti costitutivi della Repubblica”.

Ma che significa? Credo che nemmeno la costituente sig.na Boschi che comprenda il significato.

Cosa si intende pe rappresentanza delle istituzioni territoriali ed altri enti costitutivi la Repubblica ? Il tutto potrà essere spiegato in altre leggi particolari, ma resta il fatto gravissimo che un testo costituzionale debba necessariamente essere integrato per rendere applicabile una sua norma da altri provvedimenti di grado inferiore, rimessi pertanto alla volontà dei governi e della stessa Camera dei deputati.

Ma vi è di più!

Il Senato, i cui componenti non sono direttamente eletti dal popolo per questa funzione, può mettere bocca per il “raccordo tra la Repubblica e l’Unione europea e partecipare alla formazione ed alla attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea”.

Quindi non bastava la dittatura dell’Unione europea composta da personaggi mai da noi eletti ad imporci “direttive”, ma adesso anche il Senato le può far proprie senza l’ascolto dei cittadini.

I nostri pretesi nuovi costituenti (ripetiamo: Boschi, Verdini, Alfano, Casini e compagnia cantante) propongono di svendere la Repubblica italiana senza voto popolare!

Da ultimo, il Senato, non eletto direttamente dai cittadini avrà facoltà di esprimere pareri sulle nomine di competenza del governo e verificare l’attuazione delle leggi dello Stato.

Queste prerogative riservate al Senato, in assenza di un’elezione diretta dei suoi componenti, portano certamente ad un regime.

Meditate, gente, meditate. Se oggi abbiamo ancora una democrazia lo dobbiamo alla Costituzione scritta da Calamandrei, ispirata da Togliatti e da De Gasperi ed agli spiriti liberali presenti nell’Assemblea costituente.

Andrea Stefano Marini Balestra

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