Viterbo POLITICA

 

Alessandro Mazzoli

 

Ammontano complessivamente a circa 4 miliardi di euro i danni provocati dal sisma che il 24 agosto scorso ha colpito i comuni di quattro regioni del centro Italia. Il decreto del Governo "è pronto", sarà varato "la prossima settimana" e "saranno risarciti tutti i danni".

A spiegarlo è stato il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, in un'audizione alla commissione Ambiente della Camera, di cui fa parte Alessandro Mazzoli, deputato del Partito democratico. L’audizione si è svolta nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle politiche di prevenzione antisismica e sui modelli di ricostruzione a seguito di eventi sismici.

 

"Dai dati che abbiamo a disposizione ora, parliamo di circa 4 miliardi e oltre di danni, intesi nel complesso: beni culturali, aziende, edilizia privata. Tutti i danni saranno risarciti - ha spiega Errani - ma dovranno essere accertati sulla base delle verifiche e sul fatto che il danno sia effettivamente correlato al terremoto di agosto".

“Tutti i danni saranno interamente risarciti – ha continuato il commissario - e sarà ricostruito l'intero sistema edilizio di quel territorio”, seconde case. La scelta di fondo del governo è ora “assicurare tutte le risorse necessarie per la ricostruzione”.

Durante la sua relazione, Errani ha illustrato gli interventi che saranno inseriti nel decreto legge per garantire trasparenza e legalità nella ricostruzione: accordo "rafforzato con l'Anac, sul modello Expo", centrale unica degli acquisti, tutte le imprese - anche quelle che interverranno in sub appalto - dovranno essere iscritte alla "white list".

“È un passo avanti rispetto al passato perché la procedura classica prevede solo la richiesta di iscrizione”, ha spiegato, ricordando che il provvedimento non riguarda solo le imprese che lavoreranno con fondi pubblici ma anche i privati. Errani ha poi sottolineato che vi sarà un “elenco speciale dei professionisti abilitati”, in modo da evitare “conflitti d'interesse tra l'incarico progettuale, l'impresa e la direzione lavori” e per “cercare di ridurre al minimo l'accumulo di incarichi”.

Il commissario ha poi confermato che saranno 4 le stazioni appaltanti (le Regioni) oltre al Mibact per i beni culturali e il Mit per le infrastrutture. Vi sarà, infine, una “unica centrale di committenza”, un “controllo preventivo sulle gare in accordo con l'Anac” e “tutti gli interventi verranno preventivamente verificati dalla Corte dei Conti”.

“L’audizione di oggi – commenta Mazzoli – conferma la serietà con cui il Governo sta lavorando per ricostruire i territori colpiti. Le misure per la trasparenza e la legalità da un lato, l’impegno a reperire tutte le risorse che saranno necessarie per i vari interventi segna un significativo cambio di passo rispetto a come in passato sono state gestite simili emergenze. Significa che stiamo operando nel rispetto delle comunità locali, con tempi che siano i più brevi possibili per consentire loro il ritorno a casa. E lo stiamo facendo con la massima trasparenza a tutela di tutti”.

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