Viterbo POLITICA Dal capoluogo campano parte il grido d’allarme per scongiurare il pericolo che grandi potentati economico finanziari si approprino delle fonti d’acqua

 

Da Napoli, prima città che ha ripubblicizzato la gestione integrata del servizio idrico, trasformando la SpA in una azienda speciale e rimettendo in tal modo l’acqua nelle mani dei cittadini, parte l’appello rivolto a Parlamento e Governo, a tutte le Regioni e i comuni d’Italia affinché sia rispettato l’esito referendario del 2011.

Dal capoluogo campano parte il grido d’allarme per scongiurare il pericolo che grandi potentati economico finanziari si approprino delle fonti d’acqua; le scelte regionali e nazionali purtroppo vanno in questa direzione e purtroppo noi a Viterbo ne sappiamo qualcosa vero sindaco? Come sappiamo infatti il nostro consiglio comunale, fregandosene bellamente del referendum del 2011 e sulle orme di un governo anche peggiore, ha bocciato il nostro Ordine del giorno che proponeva di ripubblicizzare la gestione del servizio idrico locale.

Come Movimento 5 stelle locale diamo voce a questa iniziativa che parte da Napoli e dal Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua e informiamo che a Napoli il giorno 20 settembre si terrà un incontro tra sindaci per sottoscrivere la Dichiarazione di Napoli per il Diritto all’acqua che ribadisce i principi sanciti dall’ONU sull’accesso all’acqua, la conservazione del prezioso oro blu oltre a chiedere l’applicazione degli esiti del referendum del 2011.

Chiediamo a tutti i cittadini di sollecitare sia a livello comunale che regionale l'adozione di norme ed atti finalizzati a riconoscere l'acqua un bene di non rilevanza economica e a scegliere la via della gestione pubblica diretta da parte dei Comuni, escludendo la SPA tra i modelli di gestione.

MoVimento 5 stelle Viterbo