Viterbo POLITICA Commuove l’assessora Ciambella, sforzi possibili prima di aumentare le tasse ma quello di diminuire lo stipendio a lor signori non gli è passato nemmeno per l’anticamera del cervello

 

Luisa Ciambella, assessore al bilancio

Sul bilancio comunale approvato ieri 27 Luglio all’unanimità dalla giunta di palazzo dei Priori, dall’assessora Ciambella solo tanto fumo e niente arrosto.

Quando la pluri-incaricata signora Ciambella afferma che "Si è dato corso alla lotta agli sprechi, all’equità fiscale e alla progressiva riduzione delle tasse già da quest’anno”, dice corbellerie e se ne accorgeranno i cittadini che dovranno mettere mano al portafoglio per tappare i buchi di una giunta che si è distinta, sino a questo momento, soltanto per una esorbitante imposizione fiscale senza precedenti.

 

Addirittura, oltre al danno la beffa, perché il sindaco Michelini giustifica, senza mezzi termini, il mancato rispetto del regolamento e delle formalità tecniche da assolvere su questo tipo di argomento e, bontà sua, lamenta soltanto “Qualche goccia di sudore”  versata da lui e dai “difensori della fede Pd” per arrivare alle risultanze di questo bilancio. Comunque mutilato nel suo iter amministrativo da una violazione delle norme tanto gravi da farci pensare che, in fin dei conti, l’emergenza democratica nel nostro Paese è già in atto, quell’emergenza richiamata qualche giorno fa dall’onorevole Fioroni, peraltro invitato a vigilare sui deleteri provvedimenti del Consiglio comunale di Viterbo.

Di fronte a questo scenario a dir poco grottesco, ci chiediamo dove siano finiti i vari Treta, Tofani, Ricci e gli altri consiglieri che, in veste di oopposizione nel precedente Consiglio comunale, avevano messo a ferro e fuoco la sala di palazzo dei Priori.

Commuove l’assessora Ciambella quando afferma che sono stati fatti tutti gli sforzi possibili, prima di aumentare le tasse ma, forse, quello di diminuire lo stipendio a lor signori non gli è passato nemmeno per l’anticamera del cervello e, alla fine, ancora una volta, saranno i cittadini, ad iniziare da quelli con maggiori difficoltà economiche, a sanare gli errori e il malgoverno di una giunta tutto fumo e niente arrosto.

I viterbesi, mandato giù il rospo delle tasse senza fine, si ricorderanno dei loro benefattori quando sarà il momento di eleggere la nuova Amministrazione di Viterbo e, allora, qualcuno farà bene a cercare altre soluzioni per le proprie aspirazioni politiche, senza pensare minimamente di sottoporsi al gradimento dei propri concittadini, feriti e mortificati come non mai da coloro che avevano promesso mare e monti per il benessere e lo sviluppo della città.

Il direttivo comunale di FondAzione

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