Viterbo POLITICA Porre la questione di una vera e propria ripartenza  è questione di lealtà e ragionevolezza.

 

L’Amministrazione a guida Michelini ha bisogno di una ripartenza, recuperando lo spirito, gli obiettivi, l’entusiasmo di Progetto Viterbo 2013, dello schieramento aperto che ha proposto alla città una stagione di svolta e di profondo cambiamento.

Per questo il gruppo del PD, della forza politica che ha promosso e investito su quel progetto idee, persone, consensi elettorali, ritiene che a due anni dall’inizio del mandato quelle idee forza debbano cominciare a prendere forma perché siano  concretezze su cui l’amministrazione possa e debba essere valutata.

In particolare i temi più volte richiamati dal capogruppo: più partecipazione nelle frazioni e verso le frazioni alla vita amministrativa e politica del comune, la città pulita, ordinata, vivibile, il rilancio del centro storico, dell’efficienza, efficacia, economicità dei servizi pubblici a cominciare dal TPL, della programmazione culturale, l’obiettivo città termale, la smart city, l’equità fiscale come equità sociale.

A quasi metà mandato la condizione per dare un senso  all’impegno comune è recuperare questa visione e su  questa verificare una effettiva coesione di una maggioranza composita. CIò necessita di un più sistematico raccordo tra consiglio e giunta, di maggiore coinvolgimento nei passaggi più significativi della vita amministrativa, dI una rinnovata capacità di ascolto e dialogo con la città.

Già infatti alcuni mesi fa ci siamo cimentati in un cronoprogramma dettagliato di tanti punti, come a più rimaneggiamenti degli incarichi. Se dobbiamo registrare ancora oggi qualche difficoltà evidentemente dobbiamo cambiare registro.

Alla vigilia dell’approvazione del secondo bilancio, i cui equilibri sono  complicati e difficili ma su cui il gruppo è impegnato nel consiglio prioritariamente nella ricerca di soluzioni  agendo sulla leva della riduzione della spesa corrente con un lavoro rigoroso e meticoloso anche con emendamenti puntuali, e che quindi richiede una assunzione di forte responsabilità e coinvolgimento nelle scelte concrete da realizzare.

Porre la questione di una vera e propria ripartenza  è questione di lealtà e ragionevolezza.

Per questo il gruppo del PD pone con forza  il tema della condivisione ; peraltro , senza entrare nel merito delle dialettiche degli altri gruppi, sono sotto gli occhi di tutti le comuni richieste di condivisione anche di altri consiglieri .

Questo è essenziale;  oltre al riprendere vincoli programmatici o assetti complessivi più coerenti con le necessità funzionali ed il quadro politico di maggioranza è indispensabile maggiore informazione, partecipazione, condivisione nel governo più largo dell’amministrazione, nei nomine di diretto riferimento politico, come nelle scelte di indirizzo cui l’amministrazione partecipa.

Laddove così non è stato bisogna fare il punto e condividere le migliori soluzioni di fronte alla città.

Nel merito della annunciata ridefinizione della squadra di governo riteniamo che, come per i vincoli programmatici originari, la giunta a 6 sia nella piena disponibilità del Sindaco e che con  la stessa si possa  rispondere al giusto equilibrio di rappresentanza e peso rispetto alla composizione della maggioranza.  

Comunque il gruppo del Pd non può che richiamare la propria evidente consistenza maggioritaria, che non può non trovare corrispondenza in qualsiasi assetto il Sindaco ritenga più consono.  

In questo contesto,  valutata con tempestività la sintesi politica che il Sindaco avanzerà,  il gruppo -  tramite il capogruppo - gli sottoporrà eventuali proposte.