Viterbo POLITICA Un azzeramento del posto di lavoro che significa licenziamento
Nei primi 20 giorni di febbraio «ben 76 mila imprese hanno fatto richiesta di decontribuzione per assunzioni a tempo indeterminato, come previsto dalla legge di Stabilità».
Questo è quanto si è appreso dagli Organi di Informazione all’indomani deidecreti attuativi del Jobs Act approvati dal governo Renzi ma, a Viterbo, purtroppo, si registra un evento tutto al contrario perché i dipendenti del “Mercatone Uno” fanno sapere che, nel loro negozio, è in corso la svendita di tutti i prodotti, alla quale farà seguito la chiusura dell’impianto e l’inevitabile scomparsa del posto di lavoro.
Un azzeramento del posto di lavoro che significa licenziamento, che significa disperazione e miseria per altri 27 lavoratori che andranno ad infoltire la lunga lista di disoccupati viterbesi, nonostante provino con tutti i mezzi di lotta sindacale a far valere le loro ragioni e il loro diritto ad una vita dignitosa e serena per le loro famiglie.
Sarebbero questi i risultati della tanto strombazzata “Riforma del Lavoro” promessa da Renzi e compagni? – Sarebbero queste le garanzie introdotte dal “jobs act” e dalle cosiddette “tutele crescenti”?
Stando così le cose, ha ragione chi ha definito la nuova riforma del lavoro una Legge assolutamente improduttiva sul fronte occupazionale e fin troppo permissiva sulla libertà di licenziare; formula, questa, che non tarderà a scaricare i suoi devastanti effetti anche sulla provincia di Viterbo, già drammaticamente interessata da un altissimo tasso di disoccupazione e di precarietà.
Pertanto, ai lavoratori che presto saranno licenziati, non servono pacche sulle spalle e finta solidarietà ma politicamente occorre impegnarsi per rimuovere le barriere che ostacolano la crescita del Paese e che frenano l’occupazione, ad iniziare da un vero e corposo abbattimento della tassazione per le piccole e medie imprese e una più equa distribuzione della ricchezza, prima che sia troppo tardi per tanti lavoratori e milioni di giovani disoccupati.
Roberto Talotta per il Direttivo Comunale di FondAzione