Viterbo POLITICA Il senso di responsabilità di ogni amministratore, indipendentemente dal posizionamento politico, dovrebbe essere sempre una priorità

 

Il consigliere Santucci

Le dichiarazioni del consigliere Santucci appaiono infondate, avulse dalla realtà. Un'interpretazione  sulla situazione finanziaria dell’ente assolutamente strumentale, tutta volta a infangare l’immagine e la credibilità del Comune di Viterbo.

Il senso di responsabilità di ogni amministratore, indipendentemente dal posizionamento politico, dovrebbe essere sempre una priorità.

Il Comune di Viterbo non si trova in default e nemmeno sta facendo la fine della Grecia. L’ente è nella stessa condizione della stragrande maggioranza dei comuni italiani, che si sono visti trasferire dallo Stato minori entrate, che hanno subito e stanno subendo i devastanti effetti dell’Imu agricola, istituita dal Governo a posteriori, rispetto all’approvazione del bilancio di previsione 2014.

Il Comune di Viterbo è vittima di tutte quelle norme che lo Stato ha imposto con la legge di stabilità per cercare di contenere la spesa, ripulire i bilanci e armonizzare la contabilità di tutto il Paese, rispetto ai parametri imposti dall’Europa. Una situazione non facile che stiamo fronteggiando su vari fronti.

L’apoteosi però si raggiunge quando si arriva ad asserire che non solo il Comune è in default, ma che avrebbe anche votato per la ricapitalizzazione di una sua partecipata.

L'amministrazione Michelini non ha finora approvato il bilancio della partecipata Interporto Centro Italia Orte. Figuriamoci se ha potuto esprimersi formalmente su tale ricapitalizzazione. L’amministrazione ha operato da sempre con la responsabilità massima. Le vicende che ci hanno costretto a una gestione provvisoria sono da ricondurre a fatti risalenti tutti all’inizio del gennaio 2015, quando sono iniziati ad arrivare i flussi dei pagamenti dell’Imu sulla seconda casa.

Momento in cui ci si è resi conto che nonostante l’impegno di tutto il Consiglio a tenere le aliquote tra le più basse in Italia, è venuta meno una parte di gettito previsto. Evidentemente perché per la prima volta ci si trova di fronte a una crisi economica reale, vera e difficile da superare. E questo il consigliere Santucci dovrebbe saperlo. Questa amministrazione non ha mai avuto una gestione dissennata. Tutt’altro.

Non ha mai speso soldi non disponibili. Vive semplicemente la situazione di tutti i comuni italiani che, a posteriori, a fine anno, si sono visti sottrarre inaspettatamente un milione e mezzo di euro per l’Imu agricola, due milioni di euro di ulteriori tagli. 

Tutto questo, non dipendente dal nostro operato, ci ha portato responsabilmente ad adottare il regime di gestione provvisoria, procedura che riesce a tutelare e salvaguardare maggiormente gli interessi del Comune e quindi dei cittadini, nelle more dell'approvazione del bilancio di previsione 2015. Capisco che il sogno di molti è vedere insediarsi il commissario prefettizio a Palazzo dei Priori.

Queste persone, però, dovranno rassegnarsi ad aspettare ancora molto. Leonardo Michelini continuerà ad amministrare la città.

Ma da sindaco, non da commissario. Vista l’infondatezza delle notizie che taluni personaggi spacciano per vere e l’impostazione poco seria di alcuni atteggiamenti, saranno loro stessi a vanificare i loro sogni di gloria. Nel contempo sento di fare un appello a tutto il consiglio comunale, affinché il momento difficile che stiamo attraversando possa essere sostenuto appoggiandosi sulla fattiva collaborazione di tutti.

Ho già espresso pubblicamente da qualche tempo la difficoltà con cui questo Comune dovrà redigere il bilancio, dando priorità a poche azioni, ma tutte altamente qualificanti per la città e all’insegna del suo cambiamento. Sono certa che il senso di responsabilità di molti consiglieri di opposizione prevarrà su logiche di bandiera, in questo momento poco utili e soprattutto dannose alla difesa dell'interesse comune.

Luisa Ciambella
Assessore al Bilancio

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