Viterbo LIBRI Si tratta di un'opera rivolta non soltanto ai cattolici, ma a tutti gli uomini di buona volontà
di Giuseppe Bracchi
La collana “CulturaCattolica.it” ha dato alle stampe per i tipi delle edizioni Fede e Cultura il volume di Gianfranco Amato: “Gender (d)istruzione, le nuove forme di indottrinamento nelle scuole italiane”.
L'autore è nato a Varese nel 1961, è avvocato dal 1988 ed opera attivamente nel campo della bioetica. Editorialista di Avvenire, collabora con la rivista scientifica “Studia Moralia”, col quotidiano “La Croce”, “CulturaCattolica.it”, “La Nuova Bussola Quotidiana”, “Il Timone” ed altre testate giornalistiche cattoliche.
Si tratta di un'opera rivolta non soltanto ai cattolici, ma a tutti gli uomini di buona volontà, al di là di ogni fede e di ogni credo religioso, politico e sociale, con l'unica consapevolezza che essa si inserisce nell'alveo di quel lavoro educativo che svolgiamo, a tutti i livelli, come servizio ai nostri giovani, che prima di ogni altro hanno il sacrosanto diritto ad essere difesi e preservati dalla dittatura del pensiero unico.
Un volume dunque dedicato agli educatori ed in primis ai genitori, gli unici a dover rivendicare come famiglia come società sovrana, ancor prima di ogni stato, ogni ideologia o forma politica o associativa, il dovere di educare i propri figli per diritto nativo e naturale.
Un dovere diritto, questo appena accennato, che è stato di recente ricordato e sottolineato da Papa Francesco nel suo intervento ai rappresentanti dell'Ufficio Internazionale Cattolici dell'Infanzia: “Occorre sostenere il diritto dei genitori all'educazione dei propri figli e rifiutare ogni tipo di sperimentazione educativa su bambini e giovani, usati come cavie da laboratorio, in scuole che assomigliano sempre di più a campi di rieducazione e che ricordano gli orrori della manipolazione educativa già vissuta nelle grandi dittature genocide del secolo XX, oggi sostituite dalla dittatura del pensiero unico”.
“La grande marcia della distruzione intellettuale – scrive Chesterton – proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo”.
Proprio per questo motivo è necessario vigilare e mantenere deste le coscienze. Come ci esorta nella prefazione al volume di Gianfranco Amato, mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara – Comacchio, alla stessa maniera in cui San Paolo esorta i Filippesi, non dobbiamo “avere paura di proclamare la verità anche quando è scomoda alle orecchie del potere. Anzi proprio quando è scomoda occorre gridare più forte e con maggiore convinzione”.
Giuseppe Bracchi
