Viterbo LIBRI Presentazione del volume "Carte agostiniane viterbesi" leggi il programma a Viterbo il 29 novembre 2014

Il priore Mario Mattei

Saluti

Ill.mo Sindaco di Viterbo, Ing. Leonardo Michelini

Rev. P. Mario Mattei, OSA, Priore del Cenobio agostiniano della SS. Trinità - Archivista e Bibliotecario della Provincia d’Italia

Avv. Mario Bruti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo

Dott. Giovanni Battista Sguario, direttore della Biblioteca consorziale di Viterbo

Modererà
Prof.ssa M. Teresa Ubertini, già Preside del Liceo Classico “M. Buratti” di Viterbo.

Interverranno
Prof.ssa Anna Modigliani, Università della Tuscia
Professor Romualdo Luzi, già presidente del Consorzio per la gestione delle biblioteche di Viterbo

Sarà presente la curatrice del volume Antonella Mazzon
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QUESTO VOLUME è frutto di un progetto più ampio che prevede l’edizione completa dei documenti del convento della SS. Trinità di Viterbo, conservati negli archivi e biblioteche viterbesi, e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico agostiniano della Tuscia viterbese dove l’Ordine degli Eremitani di S. Agostino è presente da oltre 750 anni.

Tra le altre pubblicazioni che hanno visto la luce nell’ambito del progetto ricordiamo: Sub Regula Augustini. Il ciclo pittorico del chiostro della santissima trinità di Viterbo, a cura di E. Bentivoglio, C. Di Fazio, R. Ronzani, R. Saccarello,Viterbo 2008; Giacomo da Viterbo al tempo di Bonifacio VIII.

Studi per il VII centenario della morte, a cura di P. Giustiniani e G. Tavolaro, Roma 2011 (SAI II.2); Egidio da Viterbo, Orazioni per il Concilio Lateranense V, a cura di F. Troncarelli, G. Troncarelli, M.P. Saci, A. Lombardi, R. Ronzani, Roma 2012 (SAI II.5).

Tra le giornate di studio e i convegni celebrati negli ultimi anni, è stato particolarmente importante per il suo carattere internazionale il convegno Egidio da Viterbo cardinale agostiniano tra Roma e l’Europa del Rinascimento, svoltosi a Viterbo (Cenobio agostiniano della Santissima Trinità) e a Roma (Istituto Storico Italiano per il Medioevo) rispettivamente nei giorni 22-23 e 26-28 settembre 2012.

Gli atti del convegno sono stati editati nel volume Egidio da Viterbo cardinale agostiniano tra Roma e l’Europa del Rinascimento, a cura di Chiabò M.-Ronzani R.-Vitale AM., Roma 2013.


IL CENTRO CULTURALE AGOSTINIANO
onlus, costituito in Roma nel 2006, ha lo scopo di diffondere l’eredità di sant’Agostino (354-430 d.C.) e dell’Ordine agostiniano, e rendere presente la spiritualità del santo Dottore di Ippona e del suo Ordine. Il Centro Culturale pubblica la rivista Percorsi Agostiniani e la collana Subsidia Augustiniana Italica dedicata all’edizione di studi, testi, atti di convegni e giornate di approfondimento sulla figura e sull’opera di sant’Agostino (I serie) e sulla storia dell’Ordine agostiniano in Italia (II serie).
Nella collana Subsidia Augustiniana Italica sono stati pubblicati:

Serie I
SAI I.1 - Goti, Romani, Cristiani e la caduta di Roma del 410. In dialogo con Agostino d’Ippona. Lectio Augustini Neapolitana XIV, a cura di V. Grossi, R. Ronzani, Roma 2010.

Serie II
SAI II.1 - R. Ronzani, O.S.A., Note di Sigillografia dell’Ordine di Sant’Agostino,
                Roma 2010.
SAI II.2 - Giacomo da Viterbo al tempo di Bonifacio VIII - Studi per il VII centenario
                della morte, a cura di P. Giustiniani, G. Tavolaro, Roma 2011.
SAI II.3 - Niccolò Domenico Muzio, L’Ordine degli Eremitarii di Sant’Agostino. Quando
                 e come si sia introdotto in Genova e sua diocesi, a cura di G.L. Bruzzone,
                 Roma 2010.
SAI II.4 - M.E. Sigismondi, Eremi urbani. Per una storia dell’architettura agostiniana in
                Abruzzo, Roma 2012.
SAI II.5 - Egidio da Viterbo, Orazioni per il Concilio Lateranense V, cura di F.
                Troncarelli, G. Troncarelli, M.P. Saci, A. Lombardi, R. Ronzani, Roma 2012.
SAI II.6 - Carte agostiniane viterbesi. Il Fondo della SS. Trinità di Viterbo (secoli XIII-
                XIV), a cura di A. Mazzon, Roma 2013.

Pubblicazioni in collaborazione e coedizioni:
Martino V. Genazzano, il pontefice, le idealità. Studi in onore di Walter Brandmüller, a cura di P. Piatti, R. Ronzani, coed. CCA-RR, Roma 2009 (RR inedita 41, saggi).

Santa Monica nell’Urbe, dalla tarda antichità al Rinascimento. Storia, Agiografia, Arte. Atti del convegno, Ostia Antica-Roma 29-30 settembre 2010, a cura di M. Chiabò, M. Gargano, R. Ronzani, coed. CCA-RR, Roma 2011 (RR Inedita 49, saggi).

A. Delle Foglie, La Cappella Carracciolo del Sole a San Giovanni a Carbonara. Prefazione di P. Robert F. Prevost. Saggio introduttivo di Gennaro Toscano, coed. CCA-Jaca Book, Milano 2011 (storia dell’arte, 47).

Egidio da Viterbo cardinale agostiniano tra Roma e l’Europa del Rinascimento. Atti del convegno, Viterbo 22-23 settembre 2012/Roma - 26-28 settembre 2012, a cura di M. Chiabò, R. Ronzani, A.M. Vitale, Prefazione di J. O’Malley, coed. CCA-RR, Roma 2013 (RR Inedita, saggi), Roma 2013.

H. Jedin, Seripando, traduzione italiana, coedizione con l’Ed. Morcelliana, in preparazione.
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ALCUNI PRO MEMORIA

LE PERGAMENE PUBBLICATE inizialmente erano conservate presso l’archivio del convento della Trinità. Con la soppressione degli Ordini religiosi vennero confiscate e confluirono nell’Archivio storico del Comune di Viterbo. Poco prima della seconda guerra mondiale l’Archivio storico del Comune di Viterbo venne depositato presso la locale Biblioteca degli Ardenti. Le pergamene della Trinità riguardano sì la vita della chiesa e del convento agostiniano, ma sono anche una fonte ricchissima per ricostruire la vita sociale ed economica di Viterbo.
L’intero fondo agostiniano conta un totale di 317 pergamene così suddivise: 34 del XIII secolo, 120 del XIV, 107 del XV, 28 del XVI, 21 del XVII. 6 del XVIII. L’edizione qui presentata interessa i primi 154 pezzi per un periodo che corrisponde agli anni 1216-1399.
E’ in progetto la pubblicazione anche delle pergamene successive al 1399 e gli atti notarile riguardanti il convento e la chiesa della Trinità depositati presso l’Archivio di Stato..

GLI AGOSTINIANI A VITERBO. Nella Tuscia agli inizi del 1200 fiorirono numerosi gruppi eremitici, tanto che il Concilio Lateranense IV (1215) intervenne a mettere ordine in questo proliferare di una vita religiosa senza regole, obbligando tutte le nuove istituzioni a prendere una regola approvata. Di questi gruppi eremitici nel 1244 la S. Sede ne riunì alcuni in un nuovo Ordine religioso e diede loro la Regola di S. Agostino, per cui vennero chiamati Ordo Sancti Augustini de Tuscia.

Questo Ordine aveva 60/70 eremi sparsi nell’Italia centrale, soprattutto in Toscana. Aveva almeno quattro eremi nel viterbese:
uno nei pressi di Tolfa (Eremus Sanctae Trinitatis de Centumcellis),
uno nei pressi di Montefiascone (Eremus Vallis perlatae),
uno a Soriano nel Cimino (Eremus Sanctae Trinitatis de Monte Cimino)
e un altro ancora nei pressi di Viterbo (Eremus de monte Rozanense), del quele la prima notizia documentata risale al 5 maggio 1236.

   Nel 1256 la S. Sede intervenne ancora e riunì questi eremiti con altre congregazioni, quasi tutte con la Regola agostiniana, per formare un nuovo grande ordine come quello dei Francescani e dei Domenicani, perché si dedicasse all’apostolato, soprattutto attraverso gli studi e la predicazione. Questa operazione è conosciuta con il nome di Grande Unione e segna l’inizio dell’Ordo Eremitarum Sancti Augustini, quello, per intenderci, che vive ancora oggi. A partire quindi dal 1256 questo nuovo ordine incominciò ad abbandonare i vecchi eremi e a costruire i propri conventi dentro le città o, se non era possibile, appena fuori le mura. In diversi luoghi queste operazioni erano incominciate ancor prima della Grande Unione, segno che il nuovo corso non era solo una imposizione della S. Sede.

Così i frati dell’eremo di Monterazzano cercarono di trasferirsi nella città di Viterbo, ma forse per la mancanza oggettiva di spazio, occuparono quello che oggi è conosciuto come il “colle della Trinità”, luogo che ai quei tempi non era ancora dentro le mura, ma non ne era neppure del tutto fuori, e incominciarono probabilmente ad officiare un oratorio o una piccola chiesa già esistente. Il luogo era difeso dall’asperità del terreno e da palizzate, ma già nel 1267 il Comune munì tutta la zona di mura, torri e fossati, così come si vede ancora oggi. Un documento dell’ottobre 1256 ci dice che quei frati abitavano già sul luogo dove ora sorge il convento della Trinità e che fra Giacomo, “procuratore dei frati eremitani di S. Agostino”, acquista a nome del convento pezzi di terra posti in quel luogo.

ARCHIVIO E BIBLIOTECA DELLA TRINITA’. La Regola di S. Agostino stabilisce che ogni monastero abbia la sua biblioteca e il suo uso sia regolamentato, come anche sappiamo quanto fossero tenuti in considerazione gli studi presso gli Agostiniani. Pertanto la Biblioteca del convento di Viterbo era celebre fin dalla fondazione del convento stesso e una delibera del Capitolo provinciale di Centocelle (1290) stabiliva che il convento di Viterbo conservasse anche tutte le lettere papali e tutti i documenti riguardanti l’Ordine, divenendo così l’Archivio della Provincia Romana.

Naturalmente le avverse vicende della storia hanno disperso un patrimonio di incalcolabile valore, del quale si ha un debole barlume nelle oltre 300 pergamene che si conservano presso la Biblioteca degli Ardenti di Viterbo. Inoltre, quando il celebre teologo Giacomo da Viterbo, nel settembre del 1302, fu promosso alla sede episcopale di Napoli, ottenne il permesso dal priore generale di portare con sé la ricca biblioteca che aveva in uso, ma alla condizione che alla sua morte tutti i suoi libri ritornassero al suo nativo convento di Viterbo. Non ci sono motivi per dubitare che ciò sia avvenuto. Ma anche in questo caso gli incendi, le vicende belliche e le soppressioni hanno disperso e gettato nell’oblio tale patrimonio.

ANTONELLA MAZZON si è laureata in agiografia presso l’Università di Padova e ha conseguito il diploma della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archìvio di Stato di Venezia. Si è specializzata all’Università di Cassino in Conservazione dei beni archivistici e librari della civiltà medievale, occupandosi nello specifico della documentazione dei conventi romani nei secoli XIII-XIV. Nell’ambito del dottorato in "Società, politica e culture dal tardo Medioevo all'Età Contemporanea" della Università La Sapienza di Roma, sta attualmente svolgendo una ricerca sul convento romano di S. Agostino nel XV secolo.
E’ autrice di varie pubblicazioni e in particolare di molti saggi di argomento agostiniano.



ROMUALDO LUZI (Valentano, 1944) esperto ceramologo, studioso della Famiglia Farnese e della Tuscia, ha al suo attivo numerosi libri, pubblicazioni varie e articoli sul territorio e sul folklore. L’esperienza col teatro e con i giovani ha contribuito in modo determinante all'inizio e allo sviluppo dell'associazionismo nel territorio dell'alto viterbese, zona in cui la spinta verso nuovi tipi di aggregazione culturale impressa da Luzi, dapprima come bibliotecario, poi come coordinatore delle biblioteche intorno al Lago di Bolsena è testimoniata dal proliferare di riviste e periodici locali, anche questi aperti alla collaborazione dei giovani e che spesso hanno ospitato interventi di studiosi di alto livello.

Il 20 luglio 2002 è stato scelto dall'Associazione Paolo III Farnese come personaggio rappresentativo della cultura della Tuscia e gli è stata consegnata la tegola romana. Fino al 2011 Luzi, insignito dei titoli di Cavaliere Ufficiale e Commendatore della Repubblica[3], ha presieduto il Consorzio per la gestione delle biblioteche di Viterbo, dirigendone il periodico, "Biblioteca e Società".

ANNA MODIGLIANI, nata a Roma il 31 maggio 1952, è professore associato di Storia medievale presso l’Università degli Studi della Tuscia, Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali. Insegna attualmente Storia medievale per la laurea triennale e Storia delle città e degli insediamenti medievali per la laurea magistrale. Tiene inoltre regolarmente corsi in inglese di Storia del Rinascimento e di Storia medievale per gli studenti americani dell’USAC (Viterbo). Fa parte della redazione della rivista “RR. roma nel rinascimento”, oltre ad essere anche segretaria dell’Associazione “Roma nel Rinascimento”. È membro della Renaissance Society of America.

È membro della International Association for Neo-Latin Studies. Ha svolto per molti anni attività scientifica su diversi temi, tra i quali prevalentemente la storia di Roma tra XIV e XV secolo, con particolare attenzione per le famiglie romane, le istituzioni e le tradizioni comunali, le ideologie politiche e la cultura, gli aspetti sociali, economici e urbanistici della vita cittadina (ad esempio i mercati e l’uso funzionale e simbolico degli spazi pubblici), la stampa e il commercio librario, le cronache e le biografie pontificie (come emerge nel dettaglio dall’elenco delle pubblicazioni). Ha portato a termine l’edizione critica della Vita Nicolai V summi pontificis di Giannozzo Manetti e di recente ha dedicato diversi studi al pontificato di Paolo II Barbo, alla sua politica urbana e alle iniziative architettoniche.
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Il Sindaco di Viterbo, Ing. Leonardo Michelini, è nato a Quarrata (PT) nel 1950 ed ha ricevuto la nomina a sindaco l’11 giugno 2013.

Il Rev. P. Mario Mattei è nato a Novafeltria (RN) nel 1947. E’ Priore del Convento della SS. Trinità dal 2008, è membro del Centro Culturale Agostiniano ed è Archivista e Bibliotecario della Provincia agostoniana d’Italia.

Il Dott. Giovanni Battista Sguario, nato a Viterbo nel 1948, già direttore della Biblioteca consorziale di Viterbo.

La Prof.ssa M. Teresa Ubertini, già Preside del Liceo Classico “M. Buratti” di Viterbo è la moderatrice di questa presentazione.
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L’Avv. Mario Brutti è il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, eletto il 7 maggio 2012.