Viterbo LIBRI Un supertestimone, il sequestro Orlandi e un gruppo di potere occulto negli anni della Guerra Fredda in Vaticano

 

La Chiesa di santa Maria della Salute

“Il ganglio”, libro di Fabrizio Peronaci, giornalista del “Corriere della Sera”, edito da “Fandango” sul sequesto di Emanuela Orlandi, cittadina del Vaticano, una delle vicende più misteriose degli Anni '80,  verrà presentato sabato 11 ottobre, alle ore 17 nell'ex chiesa di Santa Maria della Salute, via Ascenzi ( di fronte alle Poste centrali), a Viterbo.

L'incontro è curato dall'associazione culturale “Tusciae20” in collaborazione con “Archeotuscia”. Sarà presente l'autore.

Inizia come una spy-story il racconto di Fabrizio Peronaci su uno dei più famosi cold case italiani: la scomparsa di Emanuela Orlandi, nel giugno del 1983, preceduta di un mese da quella di Mirella Gregori.

A fissare l’inquietante appuntamento è Marco Fassoni Accetti, ambiguo personaggio che, tre decenni dopo, si autoaccusa di aver avuto un ruolo preminente nel duplice sequestro, all’interno di un progetto più ampio, nato nel periodo finale della Guerra Fredda.

Un gruppo clandestino, un ganglio interno alla diplomazia vaticana che, con il supporto di laici, elementi dei servizi segreti e della malavita romana, svolgeva azioni di pressione e dossieraggio contro la politica anticomunista di papa Giovanni Paolo II e per assumere il controllo dello Ior. Da qui parte Il Ganglio, viaggio senza precedenti nei luoghi oscuri del Vaticano, alla ricerca delle verità che ancora si nascondono dentro le mura leonine.

Prima fra tutte la risoluzione del rebus dei codici utilizzati dai sequestratori, in gran parte relativi al terzo segreto di Fatima, collegato con i retroscena dell’attentato al papa, le controverse “confessioni” di Alì Agca e la pista bulgara.