Mariella Zadro 

Venerdì 28 maggio alle ore 11,00 presso il Bar Slow Tredici Gradi e nel pomeriggio nella sala CE.DI.DO. (Palazzo dei Papi) il giornalista Giuseppe Rescifina, ha presentato l’ultima sua opera letteraria: “La Rosa di Dante, il poeta, il fiore, la santa”.

Precedentemente, nel 2015, aveva già pubblicato “Dante e la Tuscia” che è stato inserito nella sezione “Scrivono di Viterbo “nell’iniziativa Libro su Libro costruiamo la Città, organizzata dall’assoc.Onlus La Luna Nuova (la presentazione può essere seguita sulla pagina facebook di Via Saffi).

Lo scrittore definisce il Sommo poeta un pellegrino che percorrendo tutta la zona della Tuscia, ne canta: personaggi, avvenimenti, bellezze e risorse. 

E’ l’autore stesso a definire il libro come guida turistica, infatti, leggendo capitolo per capitolo, si scoprono nelle singolari riflessioni, alcuni aspetti storici e ambientali a noi familiari.

Giuseppe Rescifina

 

Non a caso, l’incontro della mattina, è stato organizzato a p.zza del Gesù a Viterbo, che fu teatro di uno degli omicidi più efferati in tutta la Penisola: l’eccidio del giovane Enrico di Cornovaglia.

Altro elemento che stimola la lettura del testo è la “candida rosa”, un fiore mistico, simbolo di amore spirituale, puro, di Amore divino.

Elemento che accumuna Dante e Rosa, che troviamo presente, occasionalmente, nella vita del poeta stesso.

Un altro aspetto che l’autore vuole sottolineare è il territorio della Tuscia, in particolare i Monti Cimini, le cittadine di Bolsena, Sutri e Tarquinia. 

Cultura e Turismo, un buon connubio per conoscere maggiormente la storia del presunto percorso del “pellegrino” Dante nell’alto Lazio, in occasione del Giubileo del 1300.