Viterbo CONSIDERAZIONI
Emanuela Dei

 

Emanuela Dei

Seguendo dei fatti di cronaca rimango ancora stupita sulle dinamiche del silenzio.

In questa società dove sembra che non esista più un privato, o meglio, questo viene sempre più usato come unica fonte di informazioni e giudizio, mi chiedo perché di certi fatti di cronaca o di personaggi in vista, non ci si occupi proprio.

Ci sono giornali scandalistici che vivono di gossip, ci sono anche vite che però non vengono mai sfiorate dalla stampa. Ultimo caso eclatante, la cantante Gianni Nannini che a sessant’anni suonati scrive un libro “ Cazzi miei” dove racconta il suo privato e, dopo qualche mese, propone anche un modello negativo alle sue fan dichiarando che se ne sarebbe andata a Londra per dare un futuro migliore a sua figlia e alla sua compagna Carla.

Lo chiamo modello negativo perché il messaggio che è arrivato, a chi la segue, è stato né più e né meno quello del famoso marchese del Grillo: chi può emigra e si fa una famiglia, chi resta in Italia non ha la possibilità di veder riconoscere i suoi diritti. In breve, il segreto che molti conoscevano è stato svelato, ma l'insegnamento che per anni è passato è che è bene viversi la propria vita affettiva ma in maniera nascosta.

Il nascondersi alimenta tutta una serie di comportamenti che portano la lesbica o il ragazzo gay a vivere come dei ladri. Come figli di un dio minore si inculca nella persona l’idea che l’amore o l’affetto siano concessioni temporanee che non si possono condividere con la famiglia e gli amici. Spesso si attuano comportamenti e vite parallele: si è silenziosi nella città di origine e dichiaratamente gay nella città che li accoglie per lavoro o studio.

Ultimamente sono stata incuriosita da un fatto di cronaca che vede una giovane ragazza vittima di un colpo di pistola alla testa. Ho seguito programmi televisivi ed interviste e la cosa che mi è saltata subito agli occhi è stata la sorprendete mancanza di notizie riguardo la sua vita sentimentale, specialmente in questi tempi in cui l’attenzione verso i femminicidi è alta.

Inoltre, informandomi, ho notato che la ragazza in questione faceva parte di un corpo di polizia. Mi sono domandata se avere una sessualità differente dalla maggioranza della popolazione possa essere ancora un fatto per cui si potrebbe essere licenziati o essere discriminati. Ho seguito anche interviste fatte a parenti e amici e ho osservato, ancora una volta, il silenzio circa la vita affettiva di questa sorprendete ragazza, bellissima.

I dubbi poi, sono diventati quasi certezze, quando durante varie puntate di un noto programma investigativo non si è fatto riferimento a nulla, per quanto riguarda l’affettività della vittima in questione. Ma essere diversi, nel 2018, rappresenta ancora un tabù? Ci sono gay e lesbiche nei corpi militari? Si potrebbe silenziare una pista investigativa per omertà? E in ultimo, un giornalista che ha il diritto, ma anche il dovere di cronaca, potrebbe girare la testa in un’altra direzione?

Chissà, forse abbiamo sforato nella fantascienza. L’unica questione chiara, è che c’è ancora molto da fare e combattere perché ogni essere umano possa essere considerato uguale ad un altro. Si cerca sempre di accentuare le differenze, non per esaltarne le peculiarità, ma per usarle come segni denigratori.

Ma... esistono una razza pura, un colore della pelle esatto o un unico modo di amare?

 

 

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