Viterbo LIBRI
Maurizio Pinna
La scorsa recensione di un libro di natura religiosa, pubblicata su queste pagine, ha riscosso un successo inaspettato. E questo è un bel segno.
Oggi presenteremo un altro prezioso libro per conoscere quali importanti benefici, abbondantemente documentati e provati, si possono ottenere con l'osservanza del digiuno a pane e acqua, nelle giornate del mercoledì e venerdì, come chiesto dalla Madonna a Medjugorje.
Chi spiegherà la storia, i metodi e le conseguenze miracolose del digiuno, sia nell'interesse più ampio del mondo, sia personale e familiare, è suor Emmanuel Maillard, una sorella francese di particolare carisma, ben nota per la sua esaltante vocazione e coinvolgimento del pubblico, come avvenuto nel mese scorso ad Assisi dove ha parlato a migliaia di fedeli rapiti dalle sue spiegazioni.
Il libro è un tascabile di 140 pagine e, come in un film giallo, dalla prima all'ultima pagina è un susseguirsi di rivelazioni anche per il lettore più scettico. E' sicuramente consigliato a chi vive un'esistenza difficile, priva di speranza e tanta preoccupazione per sé, per i propri cari e per chiunque, ma anche per ciò che di terribile vediamo che accade ovunque.
Il libro è sicuramente un aiuto per aprire un varco in quanti, mentre leggono queste righe, sorridono rimanendo increduli. D'altronde anche Gesù disse «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5, 8), in questo caso riferito a chi, come un bambino, non avendo pregiudizi, acquisisce più nozioni possibili per poi da grande esercitare le proprie scelte sulle basi di precise conoscenze.
Predisposizione ben diversa, quindi, da quella degli adulti che hanno la presunzione di sapere e capire anche ciò che non hanno mai conosciuto o approfondito. Ma proseguiamo per la nostra strada con chi è disposto a leggere.
Prima di procedere riferiremo la risposta data da un pensionato al proprio sacerdote quando, rientrato dal primo viaggio a Medjugorje, il parroco gli chiese notizie circa la nuova esperienza. L'uomo, sereno come non mai, gli rispose: “Padre, in cinque giorni a Medjugorje ho visto e capito cose che nella mia intera vita non avevo minimamente compreso, nonostante sia un credente e praticante”.
L'anello di collegamento con il precedente libro è sempre lui, Satana. Appurata la sua esistenza e concretezza attraverso le pagine “L'omicida sconfitto”, resta più semplice capire con chi abbiamo a che fare per tutto ciò che di male avviene sotto i nostri occhi ogni giorno, famiglia in primis. Ma dovrebbe essere anche più facile comprendere e credere, dopo aver letto “Potenza sconosciuta del digiuno”, che le armi per combatterlo sono essenzialmente due: il Santo Rosario e il digiuno.
Detto così, senza farsi spiegare ogni particolare da suor Emmanuel, è comunque assolutamente riduttivo e poco convincente.
I riferimenti ai messaggi di Medjugorje, dove compare la parola digiuno, sono tutti riportati nel libro proprio per dimostrare l'accorato appello che dal 1981 la Madre Celeste diffonde da quel luogo santo. La Madonna chiede aiuto? Esatto.
Chiede di essere aiutata per aiutarci con le sue armi a vincere il male che sta distruggendo il mondo. Essendo una richiesta specifica che parte dalla Madre di tutte le mamme, il digiunare è reso praticabile a tutti e può avvenire gradatamente e in vari modi. L'8 dicembre 1981, dopo sei mesi dalla prima apparizione a Medjugorje, la Madonna disse: “Se non avete la forza di digiunare a pane e acqua, potete rinunciare ad altre cose (…)”.
E il 21 luglio 1982 aggiunse:”Cari figli vi invito a pregare e digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L'elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno”.
E' lecito ora porsi qualsiasi domanda, ripetere a se stessi le proprie convinzioni fino a non credere a nulla di tutto ciò, vivendo di quella quotidiana materialità che cancella ogni cosa al solo chiedersi: ma quello che non mangio io e mi rimane in frigo per il giorno dopo, a chi può far bene? La risposta è nel libro, e sarà più che esauriente.
