Viterbo LIBRI
Leonardo Vietri

“Qualche breve lezione sul cervello” di Jean Didier Vincent (Ponte alle Grazie). Dall’alto della sua cattedra di fisiologia alla facoltà di Medicina all’Università di Parigi XI, Jean-Didier Vincent entra in uno degli argomenti che conosce meglio in compagnia di suo nipote, Constant, avido di conoscere tutto quello che c’è da sapere sull’“organo più complesso che sia mai stato costruito”.

Ecco i numeri di un organo tanto indispensabile quanto sconosciuto: 2 emisferi, tra i 1400 e i 1500 grammi, 2 metri quadrati di corteccia cerebrale, 100 miliardi di neuroni, 300 milioni di sinapsi, 100 miliardi di cellule gliali. Dietro i numeri però, si nascondono anni di ricerche e di scoperte fantastiche e tutto questo merita di essere raccontato, specialmente se a scomodarsi è uno dei più conosciuti luminari su questo campo: Jean-Didier Vincent, scienziato e divulgatore di razza (suo il saggio Viaggio straordinario al centro del cervello, pubblicato sempre da Ponte alle Grazie).

Data la familiarità della discussione (quanto sia reale o ricostruita a fine divulgativo non ci è dato sapere) tra un nipote e un nonno desideroso di tramandare il suo sapere alle future generazioni,

Quello che ha causato un enorme ritardo nell’avanzamento degli studi sul cervello, è che non basta osservarlo per accedere i suoi segreti, o meglio la forma dice poco o nulla sulle funzioni reali delle parti che lo compongono. Fino a quando non è stato possibile “leggerlo” al microscopio e indagarlo con risonanze magnetiche e Tac, il cervello è rimasto un oggetto decisamente sconosciuto per gli ardimentosi medici che per primi si arrischiarono ad aprire il cranio di un cadavere.

Ci vorranno duemila anni per passare dalle “superstizioni” all’osservazione concreta del cervello, che secondo Vincent è “il centro delle nostre rappresentazioni e dei nostri sentimenti, inseparabili dalle nostre azioni.” Prosegue lo scienziato: “Personalmente credo che l’anima e l’attività del cervello siano una cosa sola: la mia è una posizione che sosterrò fino a prova contraria, quindi fintanto che non verrà dimostrato che esistono anime senza cervello e cervelli senz’anima”. Molti sono gli aspetti - tutti fondamentali - interessati dallo studio del cervello come il sonno, la vista, il piacere, la memoria, il linguaggio e naturalmente, il pensiero (e l’azione).

Nella storia che si dispiega tra le pagine del libro, c’è posto anche per gli scienziati italiani (Luigi Galvani e Alessandro Volta) che furono i primi a dimostrare con evidenze di laboratorio che la teoria di Galeno sugli “spiriti animali” era una superstizione destinata a tramontare. Un libro che si lascia divorare voracemente.

 

Leonardo Vietri

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