Viterbo LIBRI
Leonardo Vietri

Viaggio tra gli stand della piccola e media editoria del belpaese, alla ricerca del colpo di fulmine letterario e di quegli incontri che si possono fare solo al Palazzo dei Congressi, al dicembre di ogni anno.

L’editoria in Italia è sempre più affollata di piccole e medie case editrici che si raccolgono ogni anno intorno ad alcuni imperdibili appuntamenti per operatori e amanti del settore: il Salone Internazionale del Libro di Torino seguito dalla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria di Roma e il Pisa Book Festival, i Festival della Letteratura di Roma, Pordenone, Mantova nonché le Fiere specializzate sul fumetto di Lucca Comics & Games, Comicon (Napoli) e Romics (Roma) e Comic Book Festival (a Treviso) e sul versante dell’illustrazione e dell’editoria per ragazzi, le imprescindibili Bologna Children Book’s Fair e Bilbolbul.

Consapevole di questo, agguanto l’occasione del ponte di lunedì per inoltrarmi nella giungla romana, e arrivo a due passi dal Palazzo dei Congressi, e mi si libera il posto appena arrivato. Felice della fortunosa serie di eventi che mi portano in zona Fiera ben prima del previsto e forte delle strisce bianche appena conquistate mi volto e capisco che la mia fiera personale avrà inizio con una sbirciata alle offerte del banco di libri usati e nuovi a partire da 1 euro, che è come il miraggio di una cascata in un deserto per gli appassionati di libri.

La mia sorpresa più grande quando tra i fumetti nell’espositore che segnala “tutto a 1 euro” trovo alcune copie da collezione del magazine Alter Alter – e in special modo con ben 13 numeri perfettamente preservati e imbustati che trattano in vario modo del periodo Valvoline Motor Comics. Quasi incredulo per la collezione che ho davanti agli occhi mi porto a casa tutti gli albi e metto il bottino al sicuro in macchina. Sentendomi già vincitore morale della giornata mi avvio verso il Palazzo delle Esposizioni. L’ora è perfetta, ai botteghini vige il deserto di affluenze data l’ora (intorno alle 12) di un giorno di ponte.

Dentro la fiera la prima casa editrice che mi colpisce è La Vita Felice, una piccola casa editrice milanese che propone dei piccoli testi agili quanto curati dal punto di vista tipografico. Precisi gli spazi e arguti i titoli e gli autori presenti sul banco della fiera, nella collana “Il piacere di leggere” figurano alcuni pezzi da novanta: da Thoreau (di cui mi porterò a casa il best seller con traduzione a fronte Camminare) fino a Gide, Stendhal, Zola e tanti altri, mentre “Saturnalia” si occupa di riproporre testi di autori classici e latini sempre con testo originale a fronte, da Timoteo a Seneca. Altra presa è Leggende e Mito del Sacro Bosco, un excursus tra le leggende e gli aspetti più esoterici legati al bosco e agli alberi che mostra in copertina l’Arbor scientae dell’Opera Chemica di Raimondo Lullo.

Mi avventuro nell’androne dell’ingresso principale e ho l’impressione che la pancia del mostro (come affettuosamente chiamo l’enorme salone all’interno del Palazzo dei Congressi dove sono radunati tutti gli stand delle case editrici più blasonate) non mi avrà tanto presto. Dapprima mi imbatto nella Eris Edizioni una casa editrice alternativa e underground che propone tra i suoi titoli alcuni trattati su come licenziarsi e mandare a quel paese il vostro capo oppure delle cronache a fumetti di mondi alternativi ed eppure molto presenti.

Come mi illustra la simpaticissima ragazza allo stand, si tratta di visione cupe e poco rassicuranti che tristemente dipingono la realtà in maniera molto più precisa dei tanti talk show o telegiornali con cui i mass media ci narcotizzano quotidianamente. Essendomi laureato in Scienze della Comunicazione di Massa, capisco esattamente quello che mi sta cercando di comunicare ed esco dallo stand con due copie sotto le mani, tra cui il libello citato poc’anzi sullo licenziamento, Fate fuori il vostro capo: licenziatevi (che altro non è se non un’apologia rivolta all’ozio creativo), e Quello che mi sta succedendo, diari e deliri di un giovane intraperdente, reportage onirico e rocambolesco ad opera di un talento del fumetto messicano, Miguel Brieva.

Neanche fatto qualche passo e rimango subito colpito dal lettering audace e in pieno stile americano che campeggia sulle copertine di libri dai titoli altrettanto forti, come L’Arte di onorare i debiti e pagare i propri creditori di Honoré de Balzac e L’ABC dell’anarco comunismo. Lo stand è quello della Nova Delphi, e nonostante il fascino esercitato da quelle copertine alla fine mi porto via un riuscitissimo studio (il volume Pier Paolo Pasolini. Un giorno tornerà aprile) di Luciana Capitolo sulla vita e l’arte di Pier Paolo Pasolini legato in particolare alla sua relazione con la città di Roma e il quartiere popolare di Monteverde, nel quale il poeta ha vissuto dopo i primi anni nella periferia di Via Pietralata. Altra presa nello stand è La Visione dell’Acqua, una carrellata di visioni legate all’elemento dell’acqua partendo dalla cosmogonia andina fino all’Italia dei beni comuni, con l’introduzione di uno scrittore e saggista importante come Eduardo Galeano.

Arcana e Edizioni dei Cammini nello stesso enorme stand presentano titoli interessantissimi dalla veste grafica curata e non posso, come responsabile della comunicazione Ecologia In Viaggio (una Onlus che si occupa dell’educazione ecologica) non fare mio il libro Camminare di David Le Breton, che presenta un elogio dei sentieri e della lentezza di cui mi ha molto colpito la citazione nella quarta di copertina che recita così: “Camminare è inutile come tutte le attività essenziali. Atto superfluo e gratuito, non porta a niente se non a se stessi, dopo innumerevoli deviazioni”. Inutile dire che volgo uno sguardo pieno di brame anche verso altri titoli presenti come La Via del Sentiero, un’antologia per camminatori a cura di Wu Ming 2 e i due inediti di Henry David Thoreau e Mary Austin protagonisti della nuova collana TRATTI.

Nel mucchio di case editrici solo intraviste per il poco tempo o per lo straordinario affollamento intorno ai loro banchi, ci sono state Becco Giallo, che oramai svetta nel filone dei graphic novel a sfondo giornalistico di inchiesta, specialmente legati alle biografie di personaggi che hanno speso la loro vita contro la mafia e la corruzione e per questo sono anche morti (Pippo Fava, Peppino Impastato, Giuseppe Falcone, Danilo Dolci, ma anche personaggi fuori dall’ordine e dall’ordinario come Don Milani, Bob Marley, Tiziano Terzani, Luigi Tenco e Adriano Olivetti e leader internazionali come Tomas Sankara e Che Guevara).

Attraversando il salone centrale vengo attirato quasi magneticamente dallo stand di Orecchio Acerbo, casa editrice oramai celebre nel panorama delle illustrazioni, che riesce a sposare grafica d’autore con un taglio narrativo avvincente e spiazzante. La novità – essendo dicembre - è il calendario del 2016, come sempre illustrato magnificamente dagli autori pubblicati dalla casa editrice. Allo stand accanto (Bao Publishing) intanto Zerocalcare fa il pieno di pubblico e di dediche per il suo ultimo volume “Ogni Maledetto Lunedì”.

A questo punto il momento di tornare a Viterbo, non dopo aver salutato lo stand della Di renzo Editore, con i suoi volumi sempre interessanti, la storica casa editrice Astrolabio-Ubaldini con i suoi saggi illuminanti e profondi. Rimango affascinato dalle copertine della Nuova Editrice Berti e dai titoli del ricco catalogo non meno che da Future Fiction, progetto fantascientifico della Mincione Edizioni, che scova e pubblica le nuove narrazioni di fantascienza proveniente da ogni angolo del pianeta.

Leonardo Vietri

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 I libri

di Mauro Galeotti

 

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