Viterbo LIBRI
Leonardo Vietri
Il mondo salverà la bellezza? di Salvatore Settis (Ponte alle Grazie)
Il titolo di questo breve quanto prezioso libretto capovolge la famosa frase scritta da Dostoevskij “La bellezza salverà il mondo” nell’ottica della sfida antropologica (e antroposofica) nella quale siamo immersi.
La responsabilità di preservare e nutrire il Mondo per lasciarlo migliore di come lo abbiamo trovato è il fulcro del discorso tenuto da un ospite di tutto riguardo all’interno di una ex stalla ristrutturata con i criteri della bio-edilizia.
L’archeologo e lo storico dell’arte Salvatore Settis, già direttore della Scuola Normale di Pisa e del Getty Research Institute di Los Angelese viene invitato dalle Cascine Orsine all’interno dell’annuale incontro per promuovere la consapevolezza spirituale verso il mondo sociale e agricolo e impartisce una lectio magistralis su responsabilità, anima e cittadinanza.
Da un ramo del sapere ad un altro, fondendo diversi approcci e conoscenze in un discorso estremamente semplice e complesso il professor Settis dimostra come il pubblico interesse coincida con i diritti delle generazioni future, e che la tutela della biosfera sia inevitabilmente legata alla possibilità di un “amore dei lontani”, che oggi viene poco compresa e molto meno praticata.
In opposizione alla mercificazione imperante e alla condotta predatoria di molti cittadini, aziende e governi di tutto il mondo, Settis riporta l’attenzione alla necessità di costruire un’etica della lontananza fondata sull’empatia consapevole con il prossimo e con l’ambiente, finendo per rimarcare e riaggiornare l’ultimo Comandamento ricevuto da Gesù “Amerai il prossimo tuo come te stesso” in “Amerai la Terra come te stesso”.
Da questo imperativo ecologico dipende il futuro della Terra e quello che lasceremo in eredità alle nuove generazioni, in un eterno ritorno delle nostre azioni, delle quali scopriremo i devastanti effetti solo in un futuro non troppo lontano. Per questo motivo molte nuove Costituzioni, norme e trattati si stanno orientando verso uno “Stato ambientale”: non c’è popolo – e democrazia – se non orientata al futuro.
Leonardo Vietri
