Viterbo LIBRI Sabato 9 aprile la presentazione a cura dei coautori Adriano Gaspani e Tiziana Mancinelli

 

La giornalista scrittrice, Tiziana Mancinelli

L’appuntamento è in prossimità della Chiesa della Carbonara, anche conosciuta come la chiesa dei templari, nella Sala delle Bandiere del centro sociologico italiano situato in via Sant’Antonio 23-25 a Viterbo, dove, sabato 9 aprile, alle ore 19, Adriano Gaspani e Tiziana Mancinelli presenteranno il loro ultimo libro: “Astronomia e architettura sacra a Viterbo: simbolismo ed esoterismo nelle chiese della città dei papi” edito da Intermedia Edizioni.

La chiesa di Santa Maria della Carbonara sorge in un’area cittadina, a ridosso del Colle del Duomo, storicamente molto significativa, che è anche un simbolo: qui si stabilì un’importante precettoria dell’Ordine dei Templari. 

Si pensa che furono proprio i monaci guerrieri a scoprire le “leggi divine dei numeri, dei pesi e delle misure” che regolano la costruzione di luoghi di culto. Costruire era considerato un rito sacro in passato.

E chi lo faceva padroneggiava delle regole considerate di natura divina, capaci di ripetere sulla terra il volto del cielo, orientando gli edifici di culto e di potere con i moti e le configurazioni astrali, ma anche facendo un uso sapiente della geometria sacra, uno strumento molto utilizzato dai maestri della pietra per codificare i loro messaggi tramite il linguaggio simbolico.

La geometria era considerata un canale di dialogo tra Dio e l’uomo.

Adriano Gaspani

Astronomia e architettura sacra a Viterbo: simbolismo ed esoterismo nelle chiese della città dei papi” è un libro che ripercorre i sentieri di questa antica conoscenza, proponendo per la prima volta un’analisi archeoastronomica delle chiese di Viterbo, e aprendo, così, una strada finora mai battuta nello studio di questi siti, autorevoli testimonianze della storia di una città segnata profondamente dal potere dei papi. 

Santa Maria Nuova, la cattedrale di San Lorenzo, il santuario della Quercia, la Trinità, la Chiesa del Gonfalone, quella della Carbonara e altre tredici chiese cittadine sono state analizzate con la georeferenziazione accurata del sito, la misura dell’orientazione dell’asse della navata principale e quello degli assi delle monofore absidali e il rilievo del profilo completo dell’orizzonte naturale locale lungo tutti i 360°.

Le analisi condotte hanno dimostrato che questi edifici sacri guardano a dei punti precisi della volta celeste, coincidenti con la levata degli astri all’alba o al loro tramonto in giorni particolari dell’anno. Frequentemente si usava prendere come riferimento i giorni di equinozio.

Ma anche i solstizi, e altre date significative per la storia del luogo o della chiesa come la sua dedicazione. Le regole erano stabilite dalla sacra romana chiesa. Ma non sempre i costruttori restavano fedeli a questi canoni. A Viterbo molte chiese dimostrano delle anomalie e qualcuna di esse rispetta un target stellare molto antico. Quale storia celano allora questi edifici?

Quale conoscenza e quali credenze hanno mosso la mano di chi ha deposto la loro prima pietra? E soprattutto quale messaggio hanno voluto lasciare gli antichi maestri alle epoche future ricercando l’allineamento con determinate figure del cielo?

Ogni edificio di potere, sia esso una chiesa o un castello, non era solo una questione tecnica, una semplice costruzione architettonica, ma il frutto di un processo che coinvolgeva tutta una serie di significati religiosi, mistici, astronomici, astrologici, esoterici ed essoterici.

L’Archeoastronomia, dunque, da sola non basta.  La strada del cammino dell’uomo è indicata nel cielo. Ma per ritrovarla è necessario calarsi nei panni di questi antichi maestri della pietra, dei costruttori medioevali, e imparare a vedere con i loro occhi e a pensare con la loro mente. Solo così questi silenziosi e misteriosi portali di pietra ricominceranno a parlare.

Il professor Adriano Gaspani ha introdotto una decina di anni fa nell’ambito della ricerca archeoastronomica tecniche satellitari GPS alle quali si aggiunge l’impiego delle immagini riprese dallo spazio dai satelliti artificiali posti in orbita intorno alla Terra, le quali possono essere accuratamente georeferenziate e georettificate consentendo l’esecuzione di misure molto accurate sia della geometria che dell’orientazione delle navate dei singoli edifici di culto, sia dal punto di vista della ricostruzione tridimensionale dell’aspetto del territorio in cui ciascun edificio di culto è inserito, mediante tecniche GIS.

A questo si aggiunge la possibilità di utilizzare anche i dati DEM (Digital Elevation Model) ottenuti dalla Shuttle Radar Topographic Mission (SRTM). Tiziana Mancinelli, giornalista, ha iniziato a interessarsi di simbolismo e geometria sacra con un primo libro scritto proprio sugli edifici chiesastici di Viterbo dal titolo “Il Sole d’Argento, il segreto della Massoneria a Viterbo”.

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