L’AMBIGUITA’ DI VERMEER, IL METODO MACCHIAVELLI E L’IMPRESA DI DRAGHI. Per tenere sotto osservazione la curva epidemiologica e per tentare di ostacolare le varianti del virus, l’Istituto superiore di Sanità parla di lockdown totale.

Per fermare la deriva della politica di oltre Tevere verso le vecchie paludi pontine, si è insediata una presenza della tecnica che esige redini salde, competenze riconosciute e credenziali come quelle del Premier Draghi.

 

Niccolò Machiavelli

 

La domanda cruciale di questi tempi difficili per tutti, anche per Draghi, è se e quando sarà possibile trasferire le decisioni di un governo diviso in partenza verso la riparazione dei danni in corso. Quando Salvini dice che: “dobbiamo garantire al Paese la pace sociale ed al Presidente del Consiglio una pace politica”, mostra tanta buona volontà, ma è difficile credere che basti chiedere una moratoria per garantire il dialogo. L’orizzonte degli interessi politici di Camera e Senato è in parte appagato dal mancato scioglimento della legislatura, ma alla fine torna in superficie l’idea di proseguire sotto traccia le vecchie dinamiche parlamentari.

Alla politica manca il senso della quotidianità, di quel mondo pratico nel quale la gente fa i conti con la realtà che si tratti di impianti di risalita, di alberghi all’asta, di usura, di agromafie alimentari e di ponti tutti da costruire. La politica offre troppa ambiguità per essere davvero credibile. Pensiamo al dipinto di Vermeer “La mezzana”, un olio su tela che si può ammirare a Dresda: non si capisce se l’obiettivo della raffigurazione di un uomo che tenta una fanciulla con del denaro sotto l’occhio vigile di una mezzana sia la messa in guardia da azioni negative oppure il compiacimento per la scena da baldoria e per l’amore a pagamento. Ecco l’ambiguità, il voler condividere gli stessi spazi, le medesime poltrone ministeriali avendo però idee contrapposte sulle finalità politiche.

Fare finta di stare insieme per il bene dell’Italia non è stare insieme, anzi alimenta solo le zone grigie del potere. Per offrire una vaga idea della materia in questione basti leggere Antonio Funiciello Capo di Gabinetto del Premier: “Il metodo Machiavelli. Il leader e i suoi Consiglieri: come servire il potere e salvarsi l’anima”; ecco di cosa stiamo parlando. Le regole d’ingaggio?. Accantonare i temi divisivi e puntare su salute, lavoro, scuola con un’occhiata ai “ristori”. Non sarà facile per Draghi trovare la propria autorevole voce in quelle aule austere dove contano solo gli addii e le parole definitive. Sarà difficile per i politici nostrani prendere le distanze dalla storia di Roma antica, quella descritta da Sallustio, nella quale Catone il censore subì più di 40 processi per corruzione mentre “lo Stato veniva governato dall’arbitrio di pochi che avevano in mano il tesoro, le cariche, le province, le glorie, i trionfi”. Per avere un aggiornamento sul clima di Roma oggi basta leggere “Storia della criminalità a Roma da Porta Pia a Mafia Capitale” (Carocci Editore) un magnifico saggio di Enzo Ciconte.

Draghi si confronta con i vecchi legionari del potere e non sarà semplice superare l’andazzo del “sistema” che da secoli agita i palazzi e gli affari romani. Impressionante l’analisi di Sabino Cassese, già Ministro della funzione pubblica nel Governo Ciampi e Giudice della Corte Costituzionale nel volume “Una volta il futuro era migliore” (Edizione I Solferini) quando parla della storia del nostro tempo, quella in cui è immerso il destino dell’Italia. Nel capitolo 2, “Le ombre” si legge un monito preoccupante: “Da più parti si levano voci preoccupate che segnalano sviluppi imprevisti. Scompare l’Occidente. Siamo divenuti di colpo razzisti o nazionalisti. I destini divergono. L’uomo scivola ai margini.

Si diffonde un senso di irresponsabilità. La società si trasforma in mille recessi, non ha più spazi per obiettivi comuni. Il benessere, la solidarietà, lo Stato di diritto arretrano. La democrazia si indebolisce”…..Le parole di Cassese sono chiare, siamo tutti avvertiti: “l’Italia cammina, gli altri Paesi corrono”.  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

BRIGITTE BARDOT, IL CARNEVALE DI VENEZIA DAL PIANO NOBILE DI CA’ VENDRAMIN, L’INVERNO DELLA DEMOCRAZIA E L’INFERNO DELLE PAROLE. Nel terzo governo della XVIIIa legislatura sentiamo espressioni come “Oggi l’unità non è una opzione, è un dovere” e “collaborazione conflittuale”: sono le chicche di una politica da corto circuito. Al dibattito parlamentare la gente preferisce il piano nobile di Ca’ Vendramin con il carnevale di Venezia e Brigitte Bardot che ha offerto ai tre orsi chiusi nel recinto di Casteller il rifugio naturale dell’oasi Dancing bears di Belitsa.

E’ difficile immaginare oggi ciò che il futuro può offrire a questo nostro Paese straziato dal Covid, perché non basta il senso della “cittadinanza” per allineare l’utopia della rinascita a percorsi concreti e risolutivi. Secondo Churchill il successo consiste nella capacità di passare da un fallimento all’altro, ma di tale successo non abbiamo davvero bisogno: l’Italia ha già dato tutto, troppo. Nuove ignoranze, nuove zagaglie barbare irrompono sull’economia mondiale con monete fasulle e con riti che alimentano sordide diseguaglianze, nuove povertà, mentre si sogna a vanvera la Terra promessa, la nuova Italia, un cammino lontano dallo sfruttamento secolare delle nostre genti del Nord e del Sud assetate di vita e di libertà.

Non parliamo delle Terre Martiri del Sisma condannate da anni alla più miserevole dimenticanza. E poi, e poi: al futuro bisogna credere, anzi bisogna poter credere; ma mancano i fondamentali per vivere attorno ad un futuro possibile. La decadenza della politica che rinuncia alla sua missione di servizio è sotto gli occhi di tutti ed immaginare di riformare i poteri dello Stato, la Giustizia, le istituzioni democratiche è come fermarsi sull’orlo di un burrone con la costrizione del bisogno, di una fame di libertà e dei ricatti di giornata: non v’è neanche più il tempo per pensare davvero al cambiamento di cui l’Italia ha bisogno.

Alle pene inesorabili della Repubblica, dove è facile confondere i propri interessi con il senso dello Stato si somma quello delle Regioni varate dal governo Rumor che sembrano più a Consigli Comunali allargati che ad Organi Costituzionali  legiferanti. Il quadro istituzionale è devastato da contraccolpi funesti come quello del “sistema” della Giustizia di cui hanno scritto Palamara e Sallusti. Sotto il profilo politico, il capitalismo finanziario accudisce il modello presidenzialista promuovendo non già il concetto di classe politica eletta dal popolo, bensì uno sguardo consolatore sui Paesi in crisi: sopra la bagarre della politica sorge la fenice del demiurgo scelto dai vertici dello Stato. Alla base, ai peones non interessa interpretare il mondo che verrà, bensì consumare fino in fondo i vantaggi della minestra quotidiana, quella che va giù anche senza masticare.

L’Europa ci ha imposto una economia pianificata con le quote: difficilmente Draghi potrà cambiare lo schema e di questo passo l’Italia può fare la fine dell’Ilva di Taranto tra le esigenze della salute e quelle del lavoro. La sovranità condivisa di cui parla Draghi a proposito dell’Europa può essere una opportunità, ma anche una trappola fatale: non sarà comodo aprire un dialogo con gli altri Paesi della UE per varare una Costituzione Europea, una politica estera, regole fiscali allineate ed un futuro sociale degno di questa nostra civica greco-romana affrancata dai miasmi delle guerre e della Storia. Troppe parole hanno acceso le speranze della libertà popolare, mentre i fatti ci hanno precipitati nell’attesa della salvezza dall’inferno di questa vita catturata dal Covid e dal bisogno: purtroppo, sono le stesse parole d’ordine che riscaldano questo triste inverno della democrazia. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

CONCESSIONI BALNEARI: NUOVO ATTACCO DI BRUXELLES. Il Commissario al Mercato interno Thierry Breton si è nuovamente espresso sulle concessioni Balneari sostenendo che: “Non solo violano il diritto UE ma compromettono anche la certezza del diritto per i servizi turistici balneari. La Commissione, in quanto custode dei trattati, continuerà ad adottare le misure necessarie per garantire il pieno rispetto del diritto dell’UE in questo settore”. Come si vede,  la musica non cambia: il Parlamento della Repubblica Italiana si era espresso per la continuità tenendo conto degli investimenti e delle energie messe in campo da oltre 300mila Operatori che da  50 anni costruiscono il miracolo dell’accoglienza sulle spiagge della Penisola; ma il  dictak prosegue gettando ombre sul futuro dei gestori presi di mira dagli appetiti dei grandi Consorzi esteri pronti a sfruttare l’oro dei nostri mari. Vogliamo veramente sperare in un sussulto del nuovo Governo Draghi per offrire una giusta risposta dando ai Gestori italiani tutto il tempo necessario per recuperare i sacrifici e gli investimenti posti in essere sui litorali italiani, seguendo l’esempio di proroghe trentennali come quelle accordate ad  altri Paesi dell’Unione. Nel frattempo, sarà utile varare una riforma dell’intero settore che non mortifichi l’iniziativa privata a vantaggio di speculazioni straniere pronte a divorare i magnifici tesori che brillano sulle coste più belle ed ospitali del mondo.

IL PRESIDENTE MONDIALE DELLA FEMTEC PROF. SOLIMENE CI SCRIVE.  Abbiamo ricevuto un messaggio del Prof. Umberto Solimene già autorevole Relatore sul tema cruciale del Sistema Termale in Italia e sulle imperative esigenze di aggiornare la legislazione corrente nei Convegni Tematici di Comano Terme nello splendore del Trentino e di Sarnano in Prov. di Macerata. Il Prof. Solimene esprime grande amarezza per le gravi difficoltà e per le emergenze che travagliano l’Italia, una super potenza costretta a faticare anche a causa di un sistema nazionale obsoleto. Il Professore chiede di “fare sistema” e cerca di stimolare le istituzioni termali italiane, che però non uniscono le energie per avere maggiore potere contrattuale con la conseguenza che siamo fermi alle misure di campanile, senza una visione d’insieme che sappia restituire il giusto ruolo al benessere della salute ed alle cure prendendo ad esempio i modelli vincenti d’Europa. Il Sito FEMTEC www.femteconline.org; offre riferimenti importanti per avviare e risolvere il necessario coordinamento delle iniziative anche in sede Parlamentare.  Le importanti relazioni svolte dal Prof. Umberto Solimene sono state già pubblicate nei due volumi editi a cura dell’Unionturismo che saranno distribuiti nel prossimo Consiglio Nazionale. Il sistema termale italiano, come giustamente sostiene e documenta il Prof. Solimene, ha bisogno di progetti “di grande respiro”. Fisanotti: “L’Unionturismo sosterrà le proposte della  FEMTEC presso le Commissioni attività produttive di Camera e Senato partecipando direttamente ed insieme al Prof. Solimene alle audizioni della Xa Commissione. Proprio in questa fase critica della situazione sanitaria, il rilancio delle terme e del loro potenziale per il miglioramento e per la cura della salute è fondamentale e noi saremo sul fronte di questa giusta battaglia per il bene dell’Italia”. 

DRAGHI: SALVARE IL TURISMO DAL DISASTRO.  Soddisfazione tra gli operatori (ma non solo) per l’accenno al turismo di Mario Draghi nel discorso al Senato. “Anche nel nostro Paese alcuni modelli di crescita dovranno cambiare. Ad esempio il modello di turismo, un’attività che prima della pandemia rappresentava il 14% del totale delle nostre attività economiche. Imprese e lavoratori in quel settore vanno aiutati ad uscire dal disastro creato dalla pandemia. Ma senza scordare che il nostro turismo avrà un futuro se non dimentichiamo che esso vive della nostra capacità di preservare, cioè almeno non sciupare, città d’arte, luoghi e tradizioni che successive generazioni attraverso molti secoli hanno saputo preservare e ci hanno tramandato”. Concetti riproposti nella replica. “Un’impresa che certamente deve riaprire dopo la pandemia è il turismo. Quindi investire nel turismo non significa buttar via i soldi, quei soldi tornano indietro. Vanno messe in campo misure che permettano alle imprese del turismo di non fallire. Bisogna impedire che in questo periodo queste imprese falliscano perché poi si perde un capitale che, spesso, è capitale umano” (Unionturismo news).

GARAVAGLIA: LE PRIME SPINE. Come abbiamo già scritto in precedenza ci vorrà tempo prima che il nuovo ministro del Turismo Massimo Garavaglia possa disporre dei necessari strumenti operativi. Per lo scorporamento del Turismo dal dicastero della Cultura servirà una legge ad hoc. E di portafoglio ancora non si parla: speriamo in una rapida dotazione. In prospettiva c’è il Recovery plan , ma il settore ha bisogno di interventi immediati di diretto supporto alle imprese che sono in lockdown in molti casi praticamente da marzo: dai ristori agli sgravi fiscali, dagli aiuti a fondo perduto ai vari bonus. E poi ci sono decisioni “fondamentali” da prendere per il futuro a partire dai corridoi turistici e dai “passaporti sanitari”. Guardiamo però all’altra faccia della medaglia. L’istituzione di un ministero “Tuttoturismo” lo aspettavamo da anni, dai tempi di Margherita Boniver che fu in ordine di tempo, nel 1993, l’ultimo ministro del comparto sia pur in condominio con lo Spettacolo. Nel corso dell’attuale legislatura si potrebbero completare le formalità burocratiche così da offrire al nuovo Governo post elezioni tutti gli spazi necessari per inserire il turismo nella dinamica produttiva del Paese. Draghi ha le forze per supportare il raggiungimento di questo obiettivo con coinvolgimenti sempre più serrati dell’Europa.  Altrimenti non avrebbe senso affrontare una partita così innovativa (Unionturismo news)  

FIRENZE: HUB DELLA CULTURA NEL COMPLESSO DI  SANTA MARIA NOVELLA.  Prende forma il grande hub della creatività e della cultura di tutta Europa nel complesso di Santa Maria Novella a Firenze. Il progetto è stato presentato dal sindaco Dario Nardella. Accoglierà spazi museali, espositivi, eventi e performance sia all’interno che nel grande chiostro, il museo della Lingua italiana, show room per artigiani, start up di creatività e innovazione, atelier per l’arte contemporanea, gli archivi del Comune con le opere d’arte più significative, spazi  per collezioni permanenti e temporanee, Una buona parte del progetto è  dedicata al social housing, 4500 metri quadrati che verranno organizzati in una cinquantina di appartamenti da destinare all’affitto per le giovani coppie, così da favorire il ritorno della residenza in centro. Il polo sorge in posizione strategica davanti alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella,  raggiungibile in tram o in treno, a circa 15 minuti dall’aeroporto (Unionturismo news).

BERNABO’ BOCCA: SALVARE IL TURISMO DALLA CROCIFISSIONE. Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca torna alla carica sugli alberghi sfiancati dalla pandemia e critica il passato Governo per aver adottato due pesi e due misure nelle scelte dei ristori. I Comuni, secondo l’esponente di categoria, hanno ricevuto fondi per il mancato gettito dell’imposta di soggiorno, mente gli hotel hanno incassato solo le briciole.  Le casse degli alberghi italiani - scrive in una nota - sono vuote e le imprese al limite della sopravvivenza. Il lockdown totale a Natale e Capodanno e il perdurare del divieto di spostarsi da una regione all’altra hanno moltiplicato gli effetti di una devastazione che non accenna ad arrestarsi. Infatti anche il mese di gennaio ha registrato un bilancio disastroso, con un calo dell’83% delle presenze turistiche rispetto al 2020. Nelle città d’arte (prosegue la nota) gran parte delle strutture ricettive è chiusa da marzo 2020, per non parlare dei casi limite come gli alberghi di Venezia, che hanno iniziato a soffrire con l’acqua alta già nel novembre 2019, poco prima dello tsunami Covid. “Di fatto – aggiunge Bocca -  tutti i settori turistici sono allo stremo: il business travel è fermo, così come sono al palo le fiere, i congressi ed eventi di tutti i generi. La montagna ha perso più di metà della stagione invernale ed è in attesa di capire se qualcosa si potrà salvare. Le aziende termali e del benessere sono costrette a lavorare a scartamento ridotto. Il mare, partito in notevole ritardo l’estate scorsa, subirà una nuova penalizzazione se sarà confermato l’intento di prolungare il calendario scolastico sino a fine giugno”. Fisanotti: “Il turismo montano è stato tramortito dagli sbagli e dalla tempistica delle chiusure; le Terme che sono il vero ossigeno del benessere fisico e della salute sono state ignorate.”  (U.T. news).

MUSEI: APPELLO DI CONFGUIDE. Riapertura dei musei durante i weekend, le giornate più' importanti per la visita di famiglie, studenti e lavoratori. E’ l’appello che viene lanciato da Confguide  "Chiediamo che lo Stato, in una fase così difficile, ci aiuti a svolgere il nostro lavoro nella consapevolezza che i tempi sono cambiati. Questo significa che, se ci sono le condizioni adatte, i musei dovrebbero tornare a restare aperti durante i fine settimana, in modo che le Guide turistiche possano avere l'opportunità  di proporre delle visite guidate. Sarà  indispensabile mettere in atto una serie di cambiamenti per quello che riguarda l'organizzazione delle visite in modo da gestire in totale sicurezza il flusso di visitatori,  evitando assembramenti, regolando la fruizione dei luoghi di cultura in base agli spazi a disposizione. Siamo  convinti - prosegue la nota -  che per aiutarci a ripartire lo Stato debba provvedere ad avere una visione inclusiva, attraverso una concertazione tra le categorie e lo Stato. Oltre a questo, abbiamo bisogno di una progettualità perché  è indispensabile avviare progetti per la ripartenza di questo settore che  necessita di una strategia organizzativa, altrimenti per le guide rischiano altri due anni molto difficili". (Unionturismo news)  

A VITERBO IL COMITATO “DANTE VII”. Si è costituito a Viterbo il Comitato “Dante VII” , coordinato dal Touring Club Consolato di Viterbo, per programmare nel corso dell’anno alcune iniziative a ricordo del settimo centenario della morte di Dante (1321-2021). In programma la mostra “Indovina la Commedia” dell’artista Alessio Paternesi con una ventina di opere tra sculture e pitture, l’installazione di una decina di pannelli riferiti a personaggi ed episodi della città ricordati nella Divina Commedia, l’esecuzione di concerti presso la caldera sulfurea del Bulicame, paragonato nell’Inferno al  Flegetonte, una serie di conferenze in collaborazione con l’Università, della Tuscia, visite guidate con letture di canti della Divina Commedia da parte di personaggi pubblici di Viterbo, pièces  teatrali ed altro. (Unionturismo news) 

FIRMATA LA CONVENZIONE (2021) SIAE-UNIONTURISMO AZIENDE  DI PROMOZIONE TURISTICA, COMUNI E PRO LOCO PER LE MANIFESTAZIONI MUSICALI. Gli Associati dell’Unionturismo potranno applicare i costi delle tabelle S.I.A.E. in vigore nel 2020 presentando il Certificato di adesione all’Unionturismo per l’anno 2021 che verrà rilasciato previo pagamento della quota associativa per l’anno 2021. Si ricorda che gli Enti Pubblici versano una quota pari ad Euro 520,00 mentre le Pro-Loco, gli Enti ed i soggetti privati pagano Euro 260,00 a valere sul C/C N. 400216892 ABI 02008. CODICE IBAN: IT17Y0200805017000400216892. VISITATE IL SITO DELL’UNIONTURISMO: www.unionturismoroma.it;    

LA RICOSTRUZIONE DELLE TERRE MARTIRI SIA UNA PRIORITA’ DEL GOVERNO DRAGHI: IL CUORE DELL’ITALIA ATTENDE DA TROPPO TEMPO RISPOSTE CONCRETE. LA GESTIONE COMMISSARIALE DELLA RICOSTRUZIONE PASSI IN CAPO ALLE REGIONI.

 

N°  652   Roma,   22 febbraio 2021 

In Redazione: Dott. Vincenzo CENITI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;

 spedizione:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 0165 548032  

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