Ferento EVENTI

Gabriele d'Annunzio

"Tramonti a Ferento", mercoledì 1° agosto (ore 19,30) "La vita del vate", imprese e voli di Gabriele d'Annunzio.

Ricorre tra qualche giorno, esattamente il 9 agosto, il centenario del famoso "volo su Vienna" che vide protagonista Gabriele d'Annunzio. Questa impresa e altri episodi che ebbero come artefice il poeta-letterato saranno ricordati domani, mercoledì 1° agosto (ore 19,30) a "Tramonti a Ferento" con la "Vita del Vate", nel corso dell'incontro con il regista e sceneggiatore Rai Vittorio Nevano.

L'incontro, il secondo dei tre previsti dal cartellone di Ferento Teatro in occasione dell'80° della morte del letterato, sarà preceduto, alle 18.30, da una visita all'area archeologica dell'antica città romana. In tale occasione sarà possibile usufruire dell'agevolazione "Compri uno, vale due". Alle 5.50 della mattina del 9 agosto 1918 undici aerei decollarono dal campo di San Pelagio vicino Padova.

Si trattava di biplani robusti, dotati di grande autonomia ed estremamente veloci; erano dei monoposto, ma uno venne modificato per far volare come passeggero d'Annunzio. Sette riuscirono ad arrivare a Vienna: alle 9.20 comparvero a bassa quota sulla città, tra lo stupore della popolazione, lanciando migliaia di volantini tricolori invitanti alla resa.

A missione compiuta virarono e fecero ritorno a San Pelagio, dove furono trionfalmente accolti. L'impresa suscitò un grande clamore e persino in Austria ci fu chi guardò con meraviglia a qual volo incruento sulla capitale.

Ma non è solo il "volo su Vienna" da ricordare, perché la vita di D'Annunzio fu oltremodo avventurosa. Non può essere dimenticata la "conquista di Fiume" avvenuta l'anno dopo il volo su Vienna. Nel settembre 1919 d'Annunzio, insieme ad un gruppo paramilitare, guidò una spedizione di "legionari", partiti da Ronchi di Monfalcone (ribattezzata, nel 1925, Ronchi dei Legionari in ricordo della storica impresa), per l'occupazione della città di Fiume, che le potenze alleate vincitrici non avevano assegnato all'Italia. Con questo gesto d'Annunzio raggiunse l'apice del processo di edificazione del proprio mito personale e politico.

A Fiume, occupata dalle truppe alleate, già nell'ottobre 1918 si era costituito un Consiglio nazionale che propugnava l'annessione all'Italia d'Annunzio con una colonna di volontari occupò Fiume e vi instaurò il "Comando dell'Esercito italiano in Fiume d'Italia".

Il 5 ottobre 1920 aderì al Fascio di combattimento di Fiume. d'Annunzio, che era anche comandante delle Forze Armate Fiumane, e il suo governo vararono tra l'altro la Carta del Carnaro, una costituzione provvisoria, voluta da d'Annunzio stesso, che prevedeva, assieme alle varie leggi applicative e regolamenti varati, numerosi diritti per i lavoratori, le pensioni di invalidità, il suffragio universale maschile e femminile, la libertà di opinione, di religione e di orientamento sessuale.

Quello di domani, mercoledì, precede il terzo e ultimo incontro su d'Annunzio in cartellone a "Tramonti a Ferento" domenica 5 agosto, ore 19.30, preceduto, come sempre, dalla visita al sito archeologico (ore 18,30) un "Omaggio a d'Annunzio, musica e poesia" sempre a cura del giornalista Giuseppe Rescifina.

La stagione di spettacoli a Ferento, organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia, assegnatario del bando del Comune di Viterbo, con la direzione artistica di Patrizia Natale, è realizzata in collaborazione con Archeotuscia onlus, TusciaE20 , e con il sostegno di Ance.

Per tutte le informazioni in merito agli spettacoli contattare il 335 474640. Per informazioni riguardanti la biglietteria contattare invece il 328 7750233. Info e aggiornamenti su www.teatroferento.it, pagina Fb teatroferento e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo.

 

 

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