Roma EVENTI

Sino al 24 maggio la X edizione di ICAR a Roma: presenti 800 specialisti provenienti da tutta Italia.

I vincitori del concorso per scuole "RaccontART": primo posto per l'Istituto d'Istruzione Superiore Francesco Orioli di Viterbo, secondo posto al Liceo Scientifico Statale Louis Pasteur di Roma, terzo per il Liceo Scientifico Alessandro Tassoni di Modena.

ICAR COMPIE 10 ANNI – Si è aperta la decima edizione di ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research), la manifestazione scientifica che si terrà sino a giovedì 24 maggio a Roma. Il congresso, presieduto dai professori Massimo Andreoni, Andrea Antinori e Carlo Federico Perno, è in corso presso l'Ergife Palace Hotel. Presenti oltre ottocento specialisti tra ricercatori, medici, specialisti di vari settori coinvolti nell’assistenza e cura dell’infezione da HIV, volontari delle associazioni impegnate nella lotta contro l’AIDS. ICAR è organizzata sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica.

I VINCITORI DI RACCONTART - Anche quest'anno l'appuntamento con ICAR ha voluto affrontare i problemi connessi alla cura e alla prevenzione delle infezioni virali, aprendosi anche alla società civile. In questo ambito, si è rinnovato l'appuntamento con il contest artistico che coinvolge le scuole "RaccontART", giunto alla sua quarta edizione. A parteciparvi gli studenti di circa sessanta scuole superiori, che hanno deciso di illustrare il loro punto di vista su HIV/AIDS attraverso diversi linguaggi espressivi: disegno o pittura, fotografia, altre espressioni artistiche multimediali, musica, narrativa e poesia, fashion design. Gli elaborati sono stati valutati da una giuria d'eccezione composta da autorevoli rappresentanti del mondo culturale italiano.

Di seguito i vincitori del concorso. Primo posto per l'Istituto d'Istruzione Superiore Francesco Orioli di Viterbo con il video "L'arte ci accompagna e ci protegge". Secondo posto al Liceo Scientifico Statale Louis Pasteur di Roma con il fumetto "Non sei solo" (realizzato da Paola Francabandiera). Terzo posto, infine, per il Liceo Scientifico Alessandro Tassoni di Modena con il disegno "Fate l'amore, ma con Psiche" (relizzato da Francesco Zucchi).

UN COLLETTIVO SPECIALE - E' in corso, durante l'appuntamento con ICAR, una mostra speciale firmata da un collettivo davvero speciale. Presso la Sala Efeso dell'Ergife Palace Hotel, infatti, sono allestiti i lavori nati durante un progetto d'arte chiamato Diversamente Positivo, voluto e pensato dall'associazione Trinart, in collaborazione con Nps Italia Onlus e altri artisti e attivisti di Italia. Il progetto è dedicato alla prevenzione e alla cultura dell'hiv attraverso l'uso dell'arte visiva. Fanno parte del collettivo Alessandro Riccio, Domenico Salierno e Simona Nasta, caratterizzati da un forte impegno nei confronti delle tematiche sociali.

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Si è aperta la X edizione di ICAR a Roma: 800 gli specialisti provenienti da tutta Italia

ICAR - EPATITE A, GONORREA E PAPILLOMA: QUANDO IL SESSO FA PAURA

Nel 2017 sono stati segnalati 3426 casi di epatite A, boom contagi in Lombardia e Lazio.   La gonorrea, oltre 75mila casi confermati nel 2016, diventa più pericolosa, a causa di una maggiore resistenza ai farmaci. Attestata l'efficacia del vaccino contro il Papilloma virus: in Italia la media della vaccinazione è del 70%.

EPATITE A - Il 2017 è stato caratterizzato da un’ampia epidemia di epatite A che ha colpito gran parte dell’Europa e che in Italia ha raggiunto le proporzioni maggiori con un’incidenza pari a 6,9 casi per 100.000 abitanti: nel 2017 sono stati segnalati 3426 casi di epatite A. Le regioni che hanno segnalato più casi sono state Lombardia (778) e Lazio (562). La maggior parte dei casi ha riguardato maschi adulti tra i 25 e i 54 anni, in particolare esposti a rapporti con persone dello stesso sesso (MSM, circa il 62%). Quindi questi dati hanno indotto a considerare l’epatite A come una vera malattia a trasmissione sessuale.

"Oltre alla trasmissione tra MSM, maschi che fanno sesso con maschi, il contagio può avvenire tramite il consumo di molluschi crudi o poco cotti contaminati dal virus - spiega il Prof. Claudio M. Mastroianni, Direttore UOC Malattie Infettive, Latina - Sapienza Università di Roma, Polo Pontino - e meno frequentemente attraverso il consumo di acqua non controllata o a seguito di viaggio in aree endemiche. Recentemente è stata segnalato anche un cluster epidemico in USA relativa al consumo di melograno. La diffusione di una adeguata campagna di informazione sulle misure precauzionali soprattutto nella popolazione giovane adulta è fondamentale per contrastare la diffusione dell’infezione da HAV ed evitare la ripresa dell’epidemia; in tal senso la vaccinazione rappresenta lo strumento più efficace che va raccomandato in popolazioni target ad alto rischio sulla base di indicazioni comportamentali".

ICAR COMPIE 10 ANNI – Si parlerà anche di questo durante la decima edizione di ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research): l'evento si è aperto oggi a Roma e proseguirà sino a giovedì 24 maggio. Il congresso, presieduto dai professori Massimo Andreoni, Andrea Antinori e Carlo Federico Perno, conta oltre ottocento specialisti tra ricercatori, medici, specialisti di vari settori coinvolti nell’assistenza e cura dell’infezione da HIV, volontari delle associazioni impegnate nella lotta contro l’AIDS. ICAR è organizzata sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica.

ALLARME GONORREA - Tra le altre malattie sessualmente trasmissibili, oltre ad HIV e sifilide, desta un certo allarme la gonorrea che rappresenta la seconda più comune malattia a trasmissione sessuale batterica in Europa (oltre 75.000 casi confermati nel 2016). L’allarme è dovuto per la diffusione di ceppi di gonococco resistenti agli antibiotici. Negli ultimi decenni, il gonococco ha sviluppato resistenza a diverse classi antimicrobiche come sulfonamidi, penicilline, tetracicline, macrolidi, fluorochinoloni e, più recentemente, cefalosporine di terza generazione. A febbraio e marzo del 2018 sono stati riportati nel Regno Unito e in Australia i primi tre casi di infezione da Neisseria gonorrhoeae ampiamente resistente a tutti i farmaci (XDR). Questi primi casi evidenziano la crescente minaccia rappresentata dalla gonorrea multi-resistente (MDR) e largamente resistente ai farmaci (XDR); la diffusione di tale malattia sessualmente trasmissibile desta notevole preoccupazione per le pochissime alternative terapeutiche, mancanza di un vaccino e scarsa capacità di sorveglianza a livello nazionale e internazionale.

VACCINI CONTRO MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI - "Tra le infezioni a trasmissione sessuale prevenibili con il vaccino - conclude il Prof. Mastroianni - va considerata l’infezione da papilloma virus (HPV), agente responsabile del cancro della cervice uterina, della vulva, della vagina di tumori dell’ano, del pene e del cavo orale. La campagna di vaccinazione contro l'HPV è indirizzata agli adolescenti di entrambi i sessi, preferibilmente intorno agli 11 e i 12 anni di età. In Italia la media nazionale di adesione alla vaccinazione anti-HPV è pari a circa il 70%. L’efficacia e la sicurezza del vaccino anti-HPV è stata recentemente confermata da una revisione della Cochrane che ha analizzato 26 studi 26 studi riguardanti un totale dei 73.428 ragazze adolescenti e donne. In Australia dopo una estesa campagna di vaccinazione nel decennio, tra il 2005 e il 2015, il tasso di HPV tra le donne di 18-24 anni è passato dal 22,7% all'1,1%. Tali risultati lasciano prevedere che nei prossimi 40 anno il cancro della cervice uterina non sarà più un problema di salute pubblica in Australia".

Comunicato stampa n°3                             Lunedì 21 maggio 2018

Dal 22 al 24 maggio la X edizione di ICAR a Roma: attesi 800 specialisti

HIV: parte domani la 10a edizione di ICAR, focus su hiv ed epatite

Entrando nel dettaglio dei dati laziali, 173 i casi di maschi che fanno sesso con maschi (44,4%), 138 gli eterosessuali maschi (35,4%), 74 le eterosessuali femmine (19%). Di questi circa 3 casi su 4 appartengono alla provincia di Roma.

I DATI DELL'HIV NEL LAZIO - Secondo i dati raccolti dall'Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 2010-2016 sono state segnalate 26.643 nuove diagnosi di infezione da HIV. La regione che nel 2016 ha avuto il maggior numero di casi è stata la Lombardia, seguita dal Lazio e dall’Emilia-Romagna. L’incidenza più alta nel 2016 è stata osservata nel Lazio (8,5 per 100.000 residenti) e quella più bassa in Calabria (1,3 per 100.000 residenti). Circa il numero di nuove diagnosi di infezione da HIV nel Lazio, è passato da 657 nel 2010 a 557, di cui 503 residenti, nel 2016, per una incidenza del 16,1% rispetto al territorio nazionale.

ICAR COMPIE 10 ANNI – Questi dati saranno discussi durante la decima edizione di ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research): l'evento si terrà da martedì 22 maggio sino a giovedì 24, a Roma. Il congresso, presieduto dai professori Massimo Andreoni, Andrea Antinori e Carlo Federico Perno, si svolgerà presso Ergife Palace Hotel. Attesi oltre ottocento specialisti tra ricercatori, medici, specialisti di vari settori coinvolti nell’assistenza e cura dell’infezione da HIV, volontari delle associazioni impegnate nella lotta contro l’AIDS. ICAR è organizzata sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica.

LE ALTRE INIZIATIVE - Anche quest'anno l'appuntamento con ICAR intende affrontare i problemi connessi alla cura e alla prevenzione delle infezioni virali, aprendosi anche alla società civile. In questo ambito, si rinnova l'appuntamento con il contesto artistico che coinvolge le scuole "RaccontART" e l'offerta del test rapido HIV e HCV in alcune piazze romane. Sono confermate, inoltre, le Scholarship Giovani Ricercatori, Scholarship Community nonché l'importante appuntamento degli "ICAR-CROI Awards", dedicato alle giovani eccellenze italiane selezionate al recente Congresso CROI di Boston da una giuria di scienziati americani. Focus, durante il congresso, sulle nuove strategie terapeutiche, che permettano di gestire a lungo termine i pazienti con HIV, e sull'eradicazione dell'epatite C nei pazienti coinfetti HIV e HCV.

GLI ALTRI DATI DEL LAZIO - Entrando nel dettaglio dei dati laziali, 173 i casi di maschi che fanno sesso con maschi (44,4%), 138 gli eterosessuali maschi (35,4%), 74 le eterosessuali femmine (19%). Di questi circa 3 casi su 4 appartengono alla provincia di Roma. Per quanto riguarda la nazionalità, 350 gli italiani (62,8%), mentre 207 gli stranieri (37,2%). Il numero annuale dei casi prevalenti di AIDS nel Lazio non accenna però a diminuire: nel 2005 erano 2.744, nel 2006 2.794, nel 2007 2.881, nel 2008 2.955, nel 2009 3.041, nel 2010 3.101, nel 2011 3.148, nel 2012 3.228, nel 2013 3.282, nel 2014 3.307.

GLI ALTRI DATI PER PROVINCIA - Nel Lazio, nel 2016, sono state segnalate 557 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a un’incidenza dell’8,1 per 100.000 residenti, e poco più di 100 casi di AIDS. Sulla base di questi dati la Regione Lazio, insieme alla Lombardia, rimane una delle regioni italiane con l’incidenza di casi di infezione da HIV più elevata.

Comunicato stampa n°2                                                    Mercoledì 16 maggio 2018

Dal 22 al 24 maggio la X edizione di ICAR a Roma: attesi 800 specialisti

ICAR - HIV: IN ITALIA UN MALATO SU 10 NON SA DI ESSERLO.

PrEP: 86/90% DI EFFICACIA, MA IN ITALIA RIMANE SCONOSCIUTA. IN ARRIVO NUOVI FARMACI E NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI

"La principale novità in fatto di terapie sono i farmaci long acting, che possono appartenere a varie classi di farmaci, in arrivo tra circa due anni", dichiara il Prof. Andrea Antinori, Direttore Sanitario I.N.M.I. Lazzaro Spallanzani, Roma

I DATI - A livello globale i dati UNAIDS, aggiornati alla fine del 2016, ci dicono che 36.7 milioni di persone vivono oggi con HIV, di questi il 63% nell’Africa Sub-Sahariana. Nell'ultimo anno, 1.800.000 persone hanno avuto una nuova diagnosi di HIV nel mondo. In Europa occidentale e Nord America vivono oggi oltre 2.000.000 di persone con HIV.

"L’Italia - spiega il Prof. Andrea Antinori, Direttore Sanitario I.N.M.I. Lazzaro Spallanzani, Roma - è oggi al 13° posto in termini di incidenza di nuove diagnosi di HIV. E’ stimato che in Italia vi siano da 125.000 a 130.000 persone viventi con HIV, di cui 12.000-18.000 non ancora diagnosticate, di cui almeno un terzo sarebbe in condizioni di immunodeficienza avanzata. Nel 2016, le diagnosi di HIV tardive sono state pari a più del 55% di tutte le nuove diagnosi.

ICAR COMPIE 10 ANNI – Questi dati saranno discussi durante la decima edizione di ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research): l'evento si terrà dal 22 al 24 maggio 2018 a Roma. Il congresso, presieduto dai professori Massimo Andreoni, Andrea Antinori e Carlo Federico Perno, si svolgerà presso Ergife Palace Hotel. Attesi oltre ottocento specialisti tra ricercatori, medici, specialisti di vari settori coinvolti nell’assistenza e cura dell’infezione da HIV, volontari delle associazioni impegnate nella lotta contro l’AIDS. ICAR è organizzata sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica.

PrEP E NUOVI FARMACI - La terapia oggi consente una stabile cronicizzazione dell’infezione con riduzione della morbilità e aumento della sopravvivenza nelle persone in trattamento. Le nuove terapie hanno fortemente ridotto gli effetti collaterali, il numero di compresse al giorno (oggi al massimo una o due al giorno per chi inizia il trattamento), e aumentato il tempo di efficacia. I temi più caldi riguardano oggi le nuove terapie con inibitori delle integrasi virali, i fattori di persistenza virale, i meccanismi di immunoattivazione e infiammazione cronica, le comorbilità non-infettive associate ad HIV, il trattamento come prevenzione (TasP) e la profilassi pre-esposizione (PrEP).

"Per quanto riguarda la PrEP, l'efficacia è consolidata da tempo - dichiara il Prof. Andrea Antinori - soprattutto nel gruppo dei maschi che fanno sesso con maschi. L'efficacia è pari all’86% che arriva fino a oltre il 90% nelle persone che hanno un'aderenza elevata a tale protocollo. Il principale motivo di fallimento della PrEP è, infatti, proprio la capacità della persona di aderire completamente al programma richiesto. Un altro forte limite è che tale trattamento non sia rimborsabile in Europa, eccetto in Francia, Norvegia e Scozia. Purtroppo si tratta di una terapia non economica, circa 100 euro al mese, e in Italia, di fatto, è ancora sconosciuta”.

"In arrivo anche nuovi farmaci - aggiunge Antinori - che appartengono a classi tradizionali già sperimentate, come quelle degli inibitori delle integrasi: in questo settore si è registrato il maggiore sviluppo negli ultimi 7-8 anni. Nuovi farmaci, prossimamente, anche appartenenti a classi più innovative, ma questi richiedano più tempo per la sperimentazione. Qualcosa sta arrivando per i pazienti multifalliti, ma la principale novità consiste nei farmaci long acting, che possono appartenere a varie classi di farmaci: questi arriveranno tra circa due anni, con grandi miglioramenti per tutti i pazienti. A breve anche altre novità, per i pazienti che hanno fallito le precedenti terapie e per chi ha avuto la diagnosi in stadio precoce".

 

Comunicato stampa n°1                                        Mercoledì 9 maggio 2018

 

Dal 22 al 24 maggio la X edizione di ICAR a Roma: attesi 800 specialisti

ICAR - 100MILA PAZIENTI IN TERAPIA, 4MILA I NUOVI MALATI. LOMBARDIA E LAZIO LE REGIONI PIU' COLPITE, BOOM TRA 25 E I 29 ANNI, RAPPORTI TRA MSM I PIU' RISCHIOSI

DAL 22 MAGGIO ARRIVA A ROMA IL CONGRESSO ICAR

Nel 50% dei casi si tratta di maschi che fanno sesso con maschi (MSM); rimane costante, invece, il numero di donne con nuova diagnosi di HIV (30%).

ICAR COMPIE 10 ANNI – ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research) compie quest’anno dieci anni: l'evento si terrà dal 22 al 24 maggio 2018 a Roma. Il congresso, presieduto dai professori Massimo Andreoni, Andrea Antinori e Carlo Federico Perno, si svolgerà presso Ergife Palace Hotel. Attesi oltre ottocento specialisti tra ricercatori, medici, specialisti di vari settori coinvolti nell’assistenza e cura dell’infezione da HIV, volontari delle associazioni impegnate nella lotta contro l’AIDS. ICAR è organizzata sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica.

LE INIZIATIVE - Anche quest'anno l'appuntamento intende affrontare i problemi connessi alla cura e alla prevenzione delle infezioni virali, aprendosi anche alla società civile. In questo ambito, si rinnova l'appuntamento con il contesto artistico che coinvolge le scuole "RaccontART" e l'offerta del test rapido HIV e HCV in alcune piazze romane. Sono confermate, inoltre, le Scholarship Giovani Ricercatori, Scholarship Community nonché l'importante appuntamento degli "ICAR-CROI Awards", dedicato alle giovani eccellenze italiane selezionate al recente Congresso CROI di Boston da una giuria di scienziati americani. Focus, durante il congresso, sulle nuove strategie terapeutiche, che permettano di gestire a lungo termine i pazienti con HIV, e sull'eradicazione dell'epatite C nei pazienti coinfetti HIV e HCV.

"In questi 10 anni - spiega il Prof. Massimo Andreoni, Professore Ordinario di Malattie Infettive della Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli studi di Roma "Tor Vergata" - la ricerca ha fatto grandi passi avanti, permettendo ai soggetti con infezione da HIV una aspettativa di vita che si avvicina sempre di più a quella della popolazione sana. Quella di cui oggi siamo protagonisti, quindi, è una ricerca più ambiziosa, che non vuole dimostrare solo l'efficacia delle nuove terapie antiretrovirali, ma che intende puntare a nuove strategie finalizzate alla cura funzionale dell'infezione, rendendo possibile l'interruzione della terapia da parte dei pazienti".

I DATI - Oggi in Italia sono in terapia più di 100mila pazienti con HIV. Secondo l'ultimo bollettino del Centro Operativo AIDS dell'Istituto Superiore di Sanità i cui dati si riferiscono al 2016, poco meno di 4000 sono le nuove diagnosi di infezione che vengono fatte ogni anno, con una incidenza di circa 5,7 su 100mila abitanti. "Un elemento, quest'ultimo, da non sottovalutare - spiega il Prof. Massimo Andreoni - perché equivale a un grosso fallimento: non siamo stati in grado di interrompere la trasmissione di questa malattia". Le fasce d'età più a rischio sono quelle più giovani, tra i 25 e i 29 anni. Nel 50% dei casi si tratta di maschi che fanno sesso con maschi; rimane costante, invece, il numero di donne con nuova diagnosi di HIV (30%). Nel 2016 sono state segnalate 796 nuove diagnosi di HIV in donne, delle quali 488 (61,3%) in donne straniere e 297 (38,7%) in donne italiane.

La modalità di contagio prevalente è quella sessuale, mentre la trasmissione tramite tossicodipendenza riguarda una quota minimale, pari a pochi punti percentuali. Si osserva, anche, un rilevante numero di stranieri con una nuova diagnosi di HIV. E' stato stimato, inoltre, che il 40% delle persone alla prima diagnosi risulta essere inconsapevole di essersi esposta all’HIV. La trasmissione per uso iniettivo di sostanze, la trasmissione eterosessuale, l’essere residenti nel Nord Italia, il genere femminile, nonché l’età più avanzata sono risultati fattori di rischio associati alla inconsapevolezza del rischio di HIV.

Lombardia e Lazio sono le regioni dove si sono registrate il maggior numero di nuove diagnosi, rispettivamente con 691 e 557 nuovi casi. A seguire, invece, troviamo l'Emilia Romagna (328), la Toscana (292), la Sicilia (274), il Piemonte (253) e il Veneto (210). A livello di incidenza, invece, queste le regioni con incidenza superiore alla media nazionale: Lazio (8,5), Marche (7,2), Toscana (7,1), Lombardia (6,7), Liguria (6,6). Emilia Romagna (6,5), Umbria (6,2) e Piemonte (5,8).

 

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