Acquapendente EVENTI

La sfida a colpi di fiori entra nel vivo ad Acquapendente con l’edizione 2018 della Festa dei Pugnaloni.

Il Comune dell'Alta Tuscia Laziale, noto anche come la Gerusalemme d’Europa data la presenza della copia più antica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, si prepara a essere invasa di fiori in occasione di una delle più antiche celebrazioni folcloristiche della Tuscia, che fa rivivere il "Miracolo della Madonna del Fiore" avvenuto nel lontano 1166, quando la comunità locale riuscì a liberarsi dalla tirannia di Federico I Barbarossa, diventando uno dei primi comuni liberi del Paese.

Il calendario di eventi che culminerà domenica 20 maggio con la cerimonia di premiazione dei Pugnaloni, proporrà tante iniziative per scoprire da vicino le opere d’arte dei 15 gruppi storici del Paese che per l’occasione, sabato 19 maggio, apriranno al pubblico i laboratori dove per tutta la notte sarà possibile ammirare i sontuosi pannelli ricoperti da mosaici di foglie e fiori.

Sabato 19 maggio: laboratori aperti per la Notte Bianca dei Pugnaloni. Le celebrazioni entreranno nel vivo questo weekend con la possibilità di vivere tutta la magia della festa e ammirare da vicino i grandi mosaici di fiori e foglie che i 15 gruppi storici del paese realizzeranno per tutta la notte tra sabato 19 e domenica 20 maggio. Per l’occasione sarà possibile visitare i laboratori dei 15 gruppi storici del Paese: Acquaviva, Barbarossa, Corniolo (SAS), Corte Vecchia (Selecao), Costa San Pietro, Porta della Ripa (Centro), Porta Romana (Comb), Rugarella, Sant’Anna (GSA), Santo Sepolcro (6+6), Torre J. de Jacopo (Nuova Torre), Torre San Marco (Prima Equipe Torre San Marco), Via del Carmine (GNS), Via del Fiore (Prima Equipe Via del Fiore), Via Francigena (Blu Cobalto) e scoprire tutti i segreti e le tecniche con cui prendono forma i pugnaloni.

Tutto il programma di domenica 20 maggio.  La Festa proseguirà domenica 20 maggio con un ricco programma di eventi. Appuntamento fin dal mattino con l’esposizione dei Pugnaloni nel centro storico e dalle ore 10.30 con l’intrattenimento itinerante degli sbandieratori che coinvolgerà tutto il centro storico viterbese. La prima parte della giornata si concluderà con la messa solenne in programma alle ore 11 nella Basilica del Santo Sepolcro.

Nel pomeriggio, alle ore 15, i Pugnaloni verranno esposti in Piazza Basilica del San Sepolcro e alle ore 16 il centro storico ospiterà la sfilata del Corteo Storico Città di Acquapendente e dei Sbandieratori “Madonna del Fiore”. Il programma dei festeggiamenti proseguirà, alle ore 16.30 in Piazza Girolamo Fabrizio, con il Gioco delle bandiere e alle ore 18 con il tradizionale appuntamento con la sfilata dei Pugnaloni dalla Basilica del Santo Sepolcro alla Piazza del Comune dove si svolgerà anche la processione con la statua della Madonna del Fiore con la partecipazione del Signore di Mezzo Maggio. Gran finale alle ore 19.30 sempre a Palazzo del Comune con la proclamazione e la premiazione del pugnalone più bello.

Le origini della festa: tra storia e leggenda. La Festa dei Pugnaloni affonda le proprie radici nel 1166, quando Acquapendente si ribellò alla tirannia di Federico I Barbarossa, distruggendo il castello simbolo del potere imperiale. Una ricorrenza che unisce sacro e profano facendo rivivere ogni anno, nel mese di maggio, un’antica leggenda che narra che, ben nove secoli fa, nelle campagne d’Acquapendente, allora sotto il dominio di Federico Barbarossa, due contadini avrebbero assistito alla miracolosa fioritura di un ciliegio secco.

Un segno per il popolo oppresso che decise di insorgere contro il sovrano armato di pungoli, cioè di lunghi bastoni con la punta di ferro, riuscendo grazie alla protezione della Madonna, a vincere l'insurrezione che segnò la fine dell’oppressione del popolo. La Festa dei Pugnaloni è una delle più antiche celebrazioni folcloristiche della Tuscia organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Acquapendente, che fa rivivere il "Miracolo della Madonna del Fiore" avvenuto nel lontano 1166, quando la comunità locale riuscì a liberarsi dalla tirannia di Federico I Barbarossa, diventando uno dei primi comuni liberi del Paese.  

L’arte dei Pugnaloni ieri e oggi. Simbolo della libertà di Acquapendente è il Pugnalone. Il nome deriva da “pungolo”, che in origine era un attrezzo di ferro simile a una spatola infilato su un lungo bastone che gli faceva da manico, utilizzato per pulire l’aratro e per punzecchiare i buoi. Un tempo erano proprio i contadini a portare il pungolo in processione, adornandolo con i rami di ginestra.

Proprio da questa antica usanza sono nati i moderni Pugnaloni, che un tempo erano strumenti agricoli ornati di fiori che i contadini portavano alla processione della Madonna del Fiore e oggi sontuosi pannelli, larghi 2,60 metri e alti 3,60 metri, ricoperti da mosaici di foglie e fiori che per la comunità degli aquesiani rappresentano il simbolo della libertà contro ogni forma di oppressione. Ogni anno sono realizzati dai 15 gruppi che, storicamente, rappresentavano i quartieri del paese e si tratta di vere e proprie opera d’arte collettive che impegnano oltre 1500 ragazzi del Paese dell’Alta Tuscia prima nel progetto, poi nella ricerca e nella scelta dei fiori, dei petali e delle foglie con cui, fino alle ultime ore prima della consegna dell’opera, saranno completati i pannelli che partecipano alla competizione che assegna il premio al migliore quadro.