Orvieto EVENTI

Freud e Orvieto. Echi della città del silenzio nelle teorie freudiane. Giornata di studio, tavola rotonda e svelatura della targa commemorativa.

Due eventi, tra filosofia e storia, tra passato e presente, che fanno rimbombare per le vie della Rupe quegli echi silenziosi che così ampia memoria trovano nei soggiorni orvietani di Sigmund Freud. Sono quelli con cui l’Associazione ApertaMenteOrvieto invita ad approfondire la storia locale, aprendo la programmazione che ad ottobre 2018 porterà al tradizionale appuntamento del Festival del Dialogo, incentrato quest'anno sul tema “Mediterraneo, mare che unisce, mare che divide”.

Ad aprire il calendario sarà, dunque, la giornata di studio dal titolo “Freud e Orvieto. Echi della città del silenzio nelle teorie freudiane” promossa dall'Associazione ApertaMenteOrvieto in collaborazione con FIDAPA BPW Italy – Sezione di Orvieto, Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, Istituto d'Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale e con il patrocinio del Comune di Orvieto.

L'appuntamento è per sabato 21 aprile alle 9.45 nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Orvieto. Qui, alla presenza delle autorità, sarà presentata la targa commemorativa che alle 12 sarà svelata al civico 36 di Corso Cavour, dove ha sede ancora oggi Palazzo Bisenzi.

“...In questo palazzo si trova l'Albergo Belle Arti, dove avevo sempre alloggiato ad Orvieto...”. Lo scrive lo stesso Freud, padre della psicoanalisi, in “Psicopatologia della Vita Quotidiana”, a sottolineare la sua frequentazione assidua della Città del Duomo. È nel corso dei suoi soggiorni – a settembre del 1897 e ancora nel 1902 e nel 1907 – che rimase affascinato e turbato dagli affreschi del Signorelli nella Cappella Nova.

All'incontro sono previsti gli interventi della dottoressa Tiziana Tafani (Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto), dell’architetto Raffaele Davanzo (Istituto Storico Artistico Orvietano), della professoressa Gabriella Struzzi, dirigente scolastico dell’Istituto d'Istruzione Superiore Artistica Classica e Professionale, di Moreno Biritognolo, artigiano del ferro, e di Antonio Crescini, artigiano del marmo.

Nel pomeriggio, alle 17 a Palazzo Negroni, sede della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, ci sarà la tavola rotonda dal titolo “Le immagini del Signorelli nel pensiero di Freud”. Ad aprire i lavori sarà il presidente del Centro Studi Matteo Tonelli. Interverranno il professor Raffaele Menarini, docente di Psicologia Dinamica alla Lumsa di Roma, la dottoressa Anna Maria Meoni, psichiatra, Guido Barlozzetti, scrittore e giornalista, Angelo Strabioli, psicologo.

Atteso, invece, per venerdì 27 aprile alle 20.45 al Teatro Mancinelli, “HERR. Freud, Signorelli, Mosè – Il Rebus”, uno spettacolo-racconto sull'incontro eccezionale tra Luca Signorelli e Freud, prodotto dal Collettivo Teatro Animazione Orvieto. Testo, regia e interpretazione di Guido Barlozzetti. Progetto visivo e allestimento di Massimo Achilli. Musiche originali composte ed eseguite da Enzo Pietropaoli.

“HERR è un racconto/spettacolo teatrale che si avvicina con umiltà a uno dei protagonisti della cultura della modernità – spiega Guido Barlozzetti - Freud è passato per Orvieto ed è stato un passaggio importante, forse decisivo, per lui e la nascita della psicoanalisi.  Signorelli con i suoi affreschi nel Duomo lo ha sconvolto al punto da dimenticarne il nome. 

Era il 1897, Freud aveva iniziato l'autoanalisi, certo condizionata anche dalla morte del padre Jakob. HERR parte da lì e il racconto teatrale segue le sue parole, sovrapponendo la sua indagine a quella che Freud ha fatto su se stesso e la sua dimenticanza. Si passa per Edipo e si arriva al Mosé di Michelangelo a San Pietro in Vincoli a Roma, punto d'arrivo di un confronto tra Freud, il Padre, la Morte e la sua identità ebraica.

HERR è fatto di parole - le mie - delle immagini di Massimo Achilli e delle musiche originali di Enzo Pietropaoli.  E' costruito come un giallo e il "responsabile" lo andiamo a cercare dove sta. Nell'inconscio.
Infine, grazie al Consorzio Tutela Vini Orvieto e all'Ordine degli Psicologi dell'Umbria”.

Precederà lo spettacolo l'introduzione su “Orvieto Città del Vino e dell'Arte” con Riccardo Cotarella, Guido Barlozzetti, Mario Morcellini. Al termine dello spettacolo degustazione gratuita al Foyer del Teatro offerta dal Consorzio Tutela Vini di Orvieto.

Alla base delle giornate, c'è l'idea dell'Associazione ApertaMenteOrvieto, sposata convintamente anche da altre realtà cittadine, di riappropriarsi di una pagina di storia locale. E valorizzare Orvieto nella sua funzione di crogiuolo di grandi menti del passato. Non va dimenticato, infatti, che a Orvieto Freud non solo aveva compiuto una serie di soggiorni ma è proprio da questa Rupe che iniziò i suoi studi su “Il caso Signorelli", che per lui rappresentò una fondamentale occasione di auto-analisi, connessa al meccanismo della dimenticanza. Di qui, la volontà di proporre questo approfondimento come segno, ulteriore, di accoglienza.

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L’Associazione ApertaMenteOrvieto nasce nel 2013 dalla volontà di incontrarsi e confrontarsi, al di fuori dei pregiudizi ideologici e dei recinti di partito, sui grandi temi di attualità che incidono sull’evoluzione della società e dell’individuo. È un laboratorio di idee, discussione e azione sul nostro futuro, per comprendere meglio i processi che stanno determinando il cambiamento della nostra vita, sia a livello globale che locale.

Vuole contribuire a tenere vivo il tessuto connettivo tra le varie realtà, anche associative, del territorio, con la convinzione che partecipare alla vita sociale e democratica significa svolgere consapevolmente il ruolo di cittadini.

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