Bagnoregio EVENTI

 

Bigiotti: “Anche questo è un segnale di conferma che stiamo lavorando nel verso giusto”.

I “cani da corsa”, come vengono spesso identificati quando per strada si incontrano i levrieri, arrivano quest’anno a Bagnoregio per un raduno nazionale. L’importante crescita turistica e il costante lavoro di promozione del territorio, portato avanti dall’amministrazione comunale, hanno indotto le tre associazioni italiane, che tutelano le razze levriere, a scegliere il Nord della Tuscia per il “Raduno d’Autunno 2017”.

“Anche questo è un segnale di conferma che stiamo lavorando per il verso giusto – commenta con entusiasmo il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti -. Il mondo dei levrieri è una realtà in crescita che coinvolge migliaia di appassionati di questa affascinante razza. Averli ospiti nel nostro territorio per un appuntamento di livello nazionale rappresenterà un ulteriore canale di promozione di Civita e delle bellezze di questa interessante e accogliente parte della provincia Viterbese. Confidiamo in una buona riuscita di questo appuntamento così che possa far sperare in una tappa fissa nel calendario annuale dei levrieristi”.

Il Raduno, organizzato dal Club del Levriero, dal Circolo del Piccolo Levriero Italiano e dall’Associazione Italiana Amatori Levrieri Afgani, si svolgerà nei giorni sabato 23 e domenica 24 settembre presso l’Agriturismo Buonasera.

I levrieri appartengono al decimo gruppo riconosciuto dalla F.C.I. (Federazione Cinologica Internazionale) e comprendono 13 razze: Whippet e Greyhound (levrieri inglesi), Borzoi (levriere russo), Saluki, Sloughi e Azawakh (levrieri del deserto rispettivamente persiano, arabo e del Mali), Afgano (tra i più conosciuti anche per la magnificenza del suo manto), il Piccolo Levriero Italiano (il più piccolo delle tredici razze di questo gruppo), l’Irish Wolfhound (Levriero Irlandese, la razza più alta al garrese non solo tra i levrieri bensì tra tutte le razze riconosciute in cinofilia), il Deerhound (Levriero Scozzese), il Galgo Espanol (Levriero Spagnolo), il Chart Polski (Levriero Polacco) e il Magyar Agar (levriero ungherese, il meno rappresentato in Italia).

Le origini dei levrieri risalgono a circa 7.000 anni fa nei paesi orientali dove vennero apprezzati per la caccia a vista, ovvero per la loro percettibiità a qualsiasi cosa si muova e a cercare quindi, soprattutto con gli occhi, le prede da inseguire. Lasciando i capostipiti con le originarie principali caratteristiche, successive selezioni hanno generato tutte le altre razze finalizzate principalmente alla caccia a vista nelle diverse zone geografiche differenti per fauna e clima. Il fascino di queste razze è comunque per tutti ispirato dall’abbinamento di tanta eleganza e armonia con la potenza e forza di una macchina da corsa.

Cani di robusta costituzione, non potrebbero altrimenti affrontare inseguimenti a velocità tanto elevate (i greyhound possono raggiungere i 70 km all’ora) ed eccezionali corridori, vivono in casa come cani da compagnia, mantenendo un temperamento tranquillo e quasi pigro. Non lasciano cattivo odore in quanto privi di sottopelo.

Per le suddette caratteristiche le razze levriere suscitano interesse man mano che si diffonde la conoscenza delle loro qualità di cani sportivi ma anche equilibrati nell’ambiente familiare, ottimi compagni in casa e in viaggio.Il Club del Levriero tutela e divulga la conoscenza di 11 di queste razze, i Levrieri Afgani e i Piccoli Levrieri Italiani sono invece rappresentati rispettivamente dall’Associazione Italiana Amatori Levrieri Afgani e dal Circolo del Piccolo Levriere Italiano.

Ci sono sicuramente le premesse per divertimento e approfondimento di razze che difficilmente si incontrano nel quotidiano.