Canino EVENTI

Quella che era stata un tempo, nell’ormai lontano Quattordicesimo secolo, la cittadina che diede i natali al futuro papa Alessandro Farnese, ospiterà anche il fratello di Napoleone; Luciano Bonaparte.

Una personalità piuttosto eclettica e un temperamento ispirato all’azione, ne confermano sicuramente il legame di sangue con Napoleone. Luciano permise al colpo di Stato del 18 brumaio 1799 di andare in porto.
Il fratello del futuro imperatore ebbe l’intuizione geniale di ritenere opportuno un intervento, nella sala del consiglio di Saint-Cloud, prima che questo mettesse giuridicamente fuori legge Napoleone Bonaparte. Luciano ebbe il tempestivo ardore di uscire fuori dalla sala e attirare l’attenzione delle truppe veterane guidate da Gioacchino Murat e Leclerc acclamando la presenza di pugnali nella sala pronti a colpire il Generale Bonaparte.

Per mostrare la sua buona fede estrasse egli stesso una lama e, puntandola alla gola del fratello affermò: “Io stesso colpirei mio fratello se attentasse alla libertà dei francesi”. La fase successiva fu l’intervento dei veterani e lo sgombero dell’aula. Da quell’accadimento,  il trasferimento delle due camere da Parigi a Saint-Cloud, e la nomina di Napoleone a comandante in capo di tutte le forze armate, saranno passaggi automatici quanto inevitabili.

Dopo varie vicissitudini e litigi politici con il fratello Napoleone, Luciano si stabilì definitivamente fra Canino e Viterbo nel primo decennio del 1800 circa. Nel 1814 papa Pio VII lo insignì principe di Canino, nel 1824 Leone XII lo nominò principe della località di Musignano.

Nella parte della sua vita trascorsa nei territori della Tuscia, Luciano si dedicò alle lettere e allo studio della storia. Ricevette dal papa l’autorizzazione e l’incarico di condurre degli scavi archeologici tra Vulci, Canino, Montalto e Tarquinia. Riportò alla luce numerose tombe etrusche e permise alla storia locale una valorizzazione di
nobile memoria.

Si spense a Viterbo il 29 giugno 1840 e è attualmente sepolto nella cappella di famiglia presso la Collegiata di San Giovanni e Sant’Andrea a Canino.

 

Alessandro Gatti