Montefiascone EVENTI
Giuseppe Bracchi

Il 1 gennaio prossimo, nel centro storico di Montefiascone andrà di nuovo in scena la rappresentazione della Natività di Cristo. In tanti centri della Tuscia, in questo primo giorno del 2017, il Presepe vivente tornerà ad offrire agli occhi dei visitatori una delle pagine più belle e commoventi dei Vangeli storici.

Ovvero, l’incarnazione di Cristo: il Dio sceso in terra per condividere e far sua quell’umanità che intendeva redimere e liberare così dalla legge dei numeri, come ebbe a scrivere Pasternak in una pagina di quel suo meraviglioso romanzo che è il Dottor Zivago.

La prima rappresentazione andata in scena il 26 dicembre scorso per le suggestive vie del Centro Storico falisco, ha riscosso un’eccezionale partecipazione di pubblico, unitamente ad appassionati consensi, lontani da qualsiasi interesse di parte. Certo come sempre si sarebbe potuto far meglio e di più.

Ma la passione con la quale l’ideatore Roberto Buzzi e la regista Gianna Scoponi hanno allestito le scene lungo il percorso fino alla Grotta della Natività sulla Rocca, l’entusiastica partecipazione di ben 200 figuranti, l’opera instancabile dell’Associazione Amici del Presepe, la presenza degli Artisti di strada e delle due Compagnia teatrali falische dei Burloni e Gianlorenzo, tutto ha contribuito a coprire eventuali e possibile pecche, per lasciar spazio invece alla dolcezza ed alla commozione della Natività di Cristo.

In tempi in cui tutto si vuol sacrificare sull’altare dell’indistinto e del pensiero unico dominante fatto di politicamente corretto e un falso e ipocrita agnosticismo scambiato per rispetto del diverso, in tanti paesi d’Italia si rievoca, invece, la nascita di Cristo, perché il Cristianesimo, checché si dica o si pensi, è la nostra tradizione, è la nostra religione, è la nostra radice comune, è la nostra salvezza, è quel messaggio inconfondibile, inequivocabile ed universale della Buona Novella, irriducibile a qualunque altra religione, con le quali non ha nulla da condividere perché Cristo è alfa ed omega, è principio e fine, Re dell’universo in cui tutti si ricapitola e si ricapitolerà alla fine dei tempi.

E la città di Montefiascone a questo Cristo vuole rendere omaggio come al Dio nostro e di tutti i cristiani, rievocando la sua venuta la mondo, secondo quello che ci tramandano le pagine più belle e più ricche del Vangelo. A partire da piazzale Frigo e fino alla Rocca, i duecento figuranti daranno vita a quadretti in cui la rievocazione storica si accompagnerà a scene di vita quotidiana, tra l’immagine del potere di Erode che come ogni potere tende a soffocare gli innocenti, e la vita dei semplici che invece rende grazie alla quotidianità ed all’incedere del tempo come ad un dono da far fruttare secondo i propri talenti.

L’Idea di questo Presepe vivente è nata da Sandro Buzi. Il progetto si è poi sviluppato, come si ricordava più sopra, grazie alla regista Gianna Scoponi ed alla partecipazione degli Amici del Presepe, degli Artisti di strada, delle due compagnie teatrali, quella dei Burloni e della Compagnia Gianlorenzo, col Patrocinio del Comune e con la partecipazione di tanti e tanti entusiastici figuranti.

Da seguire attentamente la scena dell’Annunciazione a Maria con la quale si aprirà su Piazzale Frigo la Sacra rappresentazione, per poi proseguire con la scena di Erode che si affaccerà dal balcone dell’edificio antistante alla piazza del Comune. A seguire per i vicoli del centro storico si arriverà, poi, fra scene di vita quotidiana, alla Rocca dove sarà collocata la natività.

Non mancate dunque all’appuntamento del 1 gennaio prossimo, col Presepe vivente di Montefiascone. Un appuntamento sempre bello e commovente per iniziare bene il nuovo anno.

Giuseppe Bracchi