Montefiascone EVENTI

Il 26 dicembre, il 1 gennaio e 6 gennaio prossimi, nel centro storico di Montefiascone andrà in scena la rappresentazione della Natività di Cristo. In tanti luoghi e paesini della Tuscia, il Presepe vivente torna puntualmente ad offrire agli occhi dei visitatori una delle pagine più belle e commoventi dei Vangeli storici.

Ovvero, l’incarnazione di Cristo, il Dio che è sceso in terra per condividere e far sua quell’umanità che intendeva redimere e togliere così dalla legge dei numeri, come ebbe a scrivere Pasternak in quel suo meraviglioso romanzo che è il Dottor Zivago.

In tempi in cui tutto si vuol sacrificare sull’altare dell’indistinto e del pensiero unico dominante fatto di politicamente corretto e un falso e ipocrita agnosticismo scambiato per rispetto del diverso, in tanti paesi d’Italia si rievoca, invece, la nascita di Cristo, perché il Cristianesimo, checché si dica o si pensi, è la nostra tradizione, è la nostra religione, è la nostra radice comune, è la nostra salvezza, è quel messaggio inconfondibile, inequivocabile ed universale della Buona Novella, irriducibile a qualunque altra religione, con le quali non ha nulla da condividere perché Cristo è alfa ed omega, è principio e fine, Re dell’universo in cui tutti si ricapitola e si ricapitolerà alla fine dei tempi.

E la città di Montefiascone a questo Cristo vuole rendere omaggio come al Dio nostro e di tutti i cristiani, rievocando la sua venuta la mondo, secondo quello che ci tramandano le pagine più belle e più ricche del Vangelo. A partire da piazzale Frigo e fino alla Rocca, ben duecento figuranti daranno vita a quadretti in cui la rievocazione storica si accompagnerà a scene di vita quotidiana, tra l’immagine del potere di Erode che come ogni potere tende a soffocare gli innocenti, e la vita dei semplici che invece rende grazie alla quotidianità ed all’incedere del tempo come ad un dono da far fruttare secondo i propri talenti.

Merito di questo sacra rappresentazione è stata di Sandro Buzi. Nata da una sua idea, il progetto si è poi sviluppato grazie alla regia di Gianna Scoponi ed alla partecipazione degli Amici del Presepe, degli artisti di strada, delle due compagnie teatrali, quella dei Burloni e della Compagnia Gianlorenzo, col Patrocinio del Comune e con la partecipazione di tanti e tanti cittadini che hanno voluto così ridare al Natale un significato che non sia solo quello materiale, spendaccione ed edonistico.

Da seguire attentamente la scena dell’Annunciazione a Maria con la quale si aprirà su Piazzale Frigo la Sacra rappresentazione, per poi proseguire con la scena di Erode davanti alla piazza, dove si sale verso l’edificio comunale di Palazzo Doria. A seguire per i vicoli poi del centro storico si arriverà, fra scene di vita quotidiana, alla Rocca dove sarà collocata la natività.

Non mancate dunque a Montefiascone agli appuntamenti del 26 dicembre, del 1 gennaio e del 6 gennaio con l’arrivo del Magi, chiuderà le festività le festività del Santo Natale fra storia e tradizione.

 

Giuseppe Bracchi

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