Montefiascone EVENTI Ideatore e promotore del ciclo di incontri, è l’ing. Luigi De Simone
di Simona Mingolla

 

Luigi De Simone, proprietario dell'Azienda agricola La Commenda

Dopo una breve pausa, riprendono gli apprezzati “Convivi de La Commenda”, presso l'Antico Borgo de La Commenda a Montefiascone. 

Venerdì 10 luglio, a partire dalle ore 20.30, sarà la volta della Prof.ssa Felicita Menghini Di Biagio. Studiosa, scrittrice e profonda conoscitrice del nostro territorio, con il suo noto “talento oratorio” delizierà i commensali raccontando de “La donna di Vesentum” a partire dalle notizie colte dagli scavi effettuati a Bisenzio (la città etrusca sul nostro lago).

Si rammenta che il 2015 è stato conclamato “Anno degli Etruschi” e la Tuscia rappresenta il cuore di questa antica e prospera civiltà le cui tracce si rilevano e percepiscono in ogni luogo.

Qui hanno eretto e sono prosperate le principali città (con le necropoli più grandiose) dell’Etruria; qui sono stati effettuati i ritrovamenti più rilevanti che hanno permesso di ricostruirne le logiche, strutture e organizzazioni socio-culturali. Da qui sono partiti, seppur a volte con canali “poco leciti”, migliaia di reperti che hanno arricchito i musei di tutto il mondo.

In quest’anniversario, che coincide con l’EXPO, l’organizzazione dell’Antico Borgo La Commenda non poteva esimersi dal realizzare momenti in cui il cibo sposasse la diffusione della conoscenza su questo popolo straordinariamente evoluto anche sul fronte dei diritti sociali i quali riconoscevano alla donna una particolare rilevanza.

Infatti, rispetto alle donne romane e greche, quella etrusca non godeva solo di una maggiore libertà, ma nella società civile svolgeva una funzione preponderante come si evince da testimonianze e scritti che raccontano di donne particolarmente in vista nelle vicende politiche.

Come riferisce Tito Livio, ella esce spesso, “senza arrossire per essere esposta agli sguardi degli uomini”, partecipa alle cerimonie pubbliche, assiste alle danze, ai concerti, ai giochi, talvolta presiedendo da un palco apposito (come rivelano le pitture di Orvieto).

I Romani tutto questo non lo condividevano, tant’è che non esitarono a “bollare” questa eguaglianza come indice di licenziosità e scarsa moralità fino a giungere  al punto che dire “etrusca” per loro era sinonimo di “prostituta”.

I reperti e le interpretazioni (a partire da disegni, pitture e scritti) in merito ad abitudini, comportamenti, regole e privilegi sociali della donna etrusca saranno gli argomenti che la Prof.ssa Menghini Di Biagio tratterà fra una portata e l’altra di un menu che tenterà di rievocare profumi e sapori di quel tempo.

Tutto ciò, come sempre ribadisce l’ideatore e promotore di questo ciclo di incontri, l’ing. Luigi De Simone: “per renderci sempre più consapevoli dell’immenso patrimonio culturale in cui siamo immersi e che va protetto e conservato. Ma, per raggiungere questo obiettivo, esso va conosciuto poiché la conoscenza è la condizione preliminare per la sua piena valorizzazione e corretta fruizione”.

Per informazioni e per partecipare telefonare ai numeri: 0761.263767 – 373.7510399.

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