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Viterbo CRONACAe FOTO NON DIMENTICHIAMO

Domenica 9 febbraio Viterbo ha reso omaggio a tutti i cittadini della nostra provincia, morti a causa di fucilazione, deportazione, infoibamento.

Largo Martiri delle Foibe istriane ha accolto una toccante e sobria cerimonia proprio accanto al cippo, fortemente voluto all'epoca dal consigliere Antonio Fracassini scomparso di recente,  che ricorda il nostro concittadino Carlo Celestini.

ALLA FINE DELL'ARTICOLO
LE FOTO DEL FOTOREPORTER GIANNI UGGERI

L'incontro commevorativo è stato presentato da Silvano Olmi, dirigente provinciale del Comitato 10 febbraio, il quale ha ricordato ad uno ad uno questi uomini trucidati in nome di falsi ideali, citando qualche notizia su di loro

Angeletti Fimino di Nepi, Augusto Bacchi ed Otello Bigerna di Acquapendente, Francesco Brocchi di Civitacastellana, Ennio Carosi di Carbognano il nostro concittadino Carlo Celestini e tanti altri, per far sì che non vengano dimenticati nell'oblio dell'ignoranza e del tempo.

Uomini appartenenti alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri, alla Guardia di  Finanza che ancora oggi ci parlano chiedendo giustizia, pace e libertà dal profondo della loro foiba che custodisce la vicenda di vite spezzate.

Nel 2004 il Parlamento italiano ha istituito "Giorno del ricordo" il 10 febbraio appunto, per celebrare questi eroi italiani.  "Tutti uniti per rendere omaggio ai nostri conterranei - ha affermato Silvano Olmi - in un'unica Patria e nello stesso sentimento ".

Viterbo è una tra le prime città ad aver intestato un luogo ai martiri delle foibe istriane, ed appena terminata la guerra intestò loro anche alcune vie del quartiere Ellera.

Maurizio Federici, responsabile provinciale del Comitato, nel citare il doloroso episodio della storia italiana, ha affermato che "Anche questi territori sono italiani", e vi hanno vissuto eroi che hanno dimostrato il loro amore per la Patria.

Per il sindaco, Leonardo Michelini, questa commemorazione sancisce la consapevolezza di un rinnovato senzo di maturità, che permette di guardare con trasparenza quello che è successo. "Essere italiani è costato sangue, e noi dobbiamo avere l'onore di ricordare questi militari, questi civili. Non è un punto di arrivo, ma di partenza", ha incalzato il sindaco di Viterbo.

Anche il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, ha ribadito fortemente che questa è una storia triste del nostro Paese, che ha visto migliaia di Italiani perdere tutto e trasferirsi in terre lontane. "Una pagina che è stata dimenticata per sessant'anni, che solo con il nobile intervento autocritico di Napolitano in Parlamento, è stata istituita con la quasi unanimità, la Giornata della memoria, che deve essere condivisa, affinché il Paese possa trarne valori comuni".

Picchetto d'onore ad opera degli appartenenti all'Associazione Nazionale Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Bersaglieri e fiori portati da uomini della Polizia Locale di Viterbo, con due vigilesse in alta uniforme accanto al cippo di pietra, testimone anch'esso del valore di questi eroi.

Presenti alla cerimonia: il Consigliere regionale Daniele Sabatini e i consiglieri: Giulio Marini, Luigi Maria Buzzi, Federico Fracassini, Antonella Sberna e la consigliera alle Pari opportunità, Daniela Bizzarri.

Una pagina di storia da condividere al di là delle divisioni, ripristinando valori che sono rappresentati dalle vittime di un feroce odio che ha portato morte e dolore.

Laura Ciulli

Giornata del Ricordo celebrata a Viterbo il 9 Febbraio 2014



Per prenotare le foto telefonare
al numero 331.49.54.690
Gianni Uggeri
Fotoreporter


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