Viterbo PENSIERI IN LIBERTA' Ho già i brividi all’idea! Eh sì, personalmente, amo il calduccio… e temo il freddo e il gelo!
di Barbara Pasqualini

Carissimi lettori,

sono sempre dell’avviso che… panta rei (non per “autocitare” un mio vecchio “Pensiero in libertà”), inesorabilmente!
E’ già quasi terminato il mese di gennaio e si avvicinano i famigerati giorni della merla (29-30&31 gennaio), noti come i più rigidi dell’anno per quanto concerne la temperatura!

Ho già i brividi all’idea! Eh sì, personalmente, amo il calduccio… e temo il freddo e il gelo! Ma, a parte le mie personali preferenze climatiche, non siete curiosi di sapere perché si chiamano così queste tre giornate?

Io tantissimo e, se ne avete voglia, accompagnatemi a scoprire questa bella leggenda invernale…!

L’origine del mito relativo ai giorni della merla pare essere piuttosto antica, dal momento che già Dante Alighieri, nel XIII canto del Purgatorio, ne fa menzione:

... e veggendo la caccia,
letizia presi a tutte altre dispari,
tanto ch'io volsi in sù l'ardita faccia,
gridando a Dio: "Ormai più non ti temo!”
come fé il merlo per poca bonaccia...

Sapia senese
in Dante, Purgatorio, XIII, 119 - 123

Per mia curiosità, ho fatto un breve ripasso storico-letterario: Sapia Salvani (Siena, 1210 circa – Colle di Val d'Elsa, 1278 circa), protagonista di questo episodio nel Purgatorio dantesco, era una gentildonna senese, moglie di Ghinibaldo Saracini, signore di Castiglioncello presso Monteriggioni, e zia paterna di Provenzano Salvani.

Forse per odio politico contro il nipote, a capo della fazione ghibellina di Siena, fu invidiosissima dei suoi concittadini: per tale motivo, quando ebbe luogo la battaglia di Colle tra Siena e la guelfa Firenze (nella quale morì lo stesso Provenzano Salvani), desiderò che la sua città fosse sconfitta e si rallegrò della strage avvenuta.

Ma lasciamo l’illustre e amato Dante, per tornare alla nostra tradizione popolare: il 29-30-31 di Gennaio, sono ricordati come i “giorni o dì della Merla”, a indicare uno tra i periodi più freddi dell’inverno. Ma da dove trae origine questa credenza, entrata oramai a far parte della vita di tutti noi?

Le mie ricerche “internettiane” (ormai sapete quanto mi affidi a questo portentoso mezzo di ricerca) mi hanno fornito davvero molte fonti, perché molteplici sono le versioni che spiegano l’origine di questa leggenda, alcune simili, altre piuttosto diverse, ma tutte con un protagonista: la merla.

Due racconti che ben riassumono le due principali “correnti di pensiero” relative al mito sono riportati in questo link:

http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/giorni-della-merla--perche-si-chiamano-cosi--- 64493


La prima nasce in tempi assai lontani, quando Gennaio non aveva ancora trentuno giorni ma solo ventotto. Si narra che Gennaio fosse particolarmente scherzoso e un po’ invidioso, in particolar modo con una Merla, molto ammirata per il suo grande becco giallo e per le penne bianchissime. Per questo Gennaio si divertiva a tormentarla; ogni volta infatti che ella usciva in cerca di cibo egli scatenava una bufera di neve e vento. Stufa di tutto questo, un giorno la Merla andò da Gennaio chiedendogli di durare un po’ meno.

Ma Gennaio, orgoglioso, rispose di esserne impossibilitato. A questa risposta la Merla decise di farsi furba e l’anno seguente fece una bella scorta di cibo che infilò nel suo nido, così da restare per tutti i ventotto giorni al riparo senza bisogno di uscire. Trascorsi i ventotto giorni, la Merla uscì e cominciò a prendere in giro Gennaio, il quale, offeso, andò dal fratello Febbraio, che vantava ben trentuno giorni, e gli chiese in prestito tre giorni, per vendicarsi della Merla impertinente.

E così Gennaio tornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i tre giorni.

La povera Merla, che era andata in giro a far provviste, per il forte vento non riuscì nemmeno a tornare al suo nido. Trovato il comignolo di un camino, vi si rifugiò in cerca di un po’ di tepore. Trascorsi quei freddissimi tre giorni uscì dal comignolo sana e salva ma le sue candide penne erano diventate tutte nere a causa del fumo e della fuliggine. Da allora Gennaio ha sempre trentuno giorni e i merli hanno sempre le piume nere.

La seconda versione, ambientata nel capoluogo della Lombardia, ha come protagonisti un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell'estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova e poi per l'inverno sotto una gronda, al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni così che il merlo volava da mattina a sera in cerca di cibo, che tuttavia scarseggiava sempre di più.

Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i figlioletti intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore. La tormenta tenne così lontano il merlo da casa per ben tre giorni (appunto gli ultimi tre di Gennaio).

Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti, diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un'eccezione di favola.

Di questa storia esistono numerose altre versioni, che variano per qualche particolare l’una dall’altra: i protagonisti restano sempre un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Se siete curiosi quanto me… eccovi il link per approfondire quest’aspetto. Saranno cinque minuti di piacevole evasione!

http://www.carloforte.it/storia/leggende/merla.htm


Di avviso diverso è Sebastiano Pauli che, nel libro intitolato “Modi di dire toscani ricercati nella loro origine”, dà una spiegazione decisamente bellica alla locuzione “Giorni della merla”. Secondo l'autore, infatti, tale espressione linguistica deriverebbe da un problema logistico in tempo di guerra: era necessità, verso la fine di gennaio di molti anni fa, di far passare un cannone chiamato la “Merla” al di là da un fiume. Il grande freddo di quei giorni ne fece gelare le acque offrendo così un'occasione per risolvere il problema del trasporto.

L'origine della locuzione “i giorni della merla (o Merla)” non è, perciò, ben chiara. Sebastiano Pauli propone anche un’altra ipotesi: segue il passo della sua opera che le riporta entrambe.

Merlo

«“I giorni della Merla” in significazione di giorni freddissimi. L'origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s'aspettò l'occasione di questi giorni: ne' quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all'altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne' quali passò sovra il fiume gelato.»

(Sebastiano Pauli. Modi di dire toscani ricercati nella loro origine (1996). p. 341 Venezia, appresso Simone Occhi MDCCXL (1740)).

http://www.ibs.it/libri/pauli+sebastiano/libri+di+pauli+sebastiano.html

Ed ora permettetemi qualche altra sfiziosa curiosità!

Nelle leggende si parla di una merla o di una famigliola di merli, il cui piumaggio divenne nero per la fuliggine. Nella realtà questi uccelli presentano un forte dimorfismo sessuale nella livrea, che è bruna (becco incluso) nelle femmine, mentre è nera brillante (con becco giallo-arancione) nel maschio. (http://it.wikipedia.org/wiki/Giorni_della_merla#cite_note-1)

Anche nella versione del mito che prevede l’esistenza di un “Gennaio dispettoso” esiste un fondo di verità: infatti nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo ventinove giorni. Il calendario romano fu istituito nel 753 a.C. da Romolo, fondatore di Roma: subì diverse modifiche nel corso dei secoli, venendo infine sostituito nel 46 a.C. dal calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare. In origine constava di dieci mesi, erano assenti gennaio e febbraio, aggiunti nel 713 a.C. da Numa Pompilio, secondo re di Roma. Gennaio aveva ventinove giorni.

Per ulteriori dettagli potete consultare il sito internet: http://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_romano

I giorni della Merla, illustrazione di Chiara Resio

Infine, sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.

Da quanto ho potuto evincere leggendo qua e là, la ragione di questa diceria si affonda nella tradizione popolare: non ho trovato un oggettivo riscontro scientifico a suffragare questa teoria! Ma, forse, proprio per questa vena “irrazionale” ha molto più fascino!

Infine, mi sono chiesta che cosa pensi la meteorologia di questa tradizione così consolidata. Ho trovato qualche risposta interessante a questo link:

http://www.3bmeteo.com/news-meteo/giorni+della+merla-+sono+i+giorni+piu-+freddi--51373

Se la leggenda indica gli ultimi tre giorni di gennaio come i più freddi dell’anno, i dati climatici confermano questo trend? Chi ne sa più di me asserisce sia, purtroppo, difficile stabile se effettivamente sono proprio questi i giorni apice del freddo invernale, in quanto ci possono essere variazioni significative da anno ad anno.

Merlo bianco

Non sottovalutabili, infine, i cambiamenti climatici in atto che possono spostare o modificare il periodo statisticamente più freddo dell'anno. Nella pagina che vi ho indicato sono riportati dei dati molto interessanti, che io vi ho, per semplicità, copiato qui sotto. E’ stata, infatti, effettuata un’analisi delle medie climatiche nel trentennio 1971-2000, per verificare quale sia la decade con temperatura minima e massima media più bassa nei 365 giorni. Ecco i risultati per alcune località italiane, da nord a sud.

Nell’ordine, sono indicate il mese, e la relativa decade, con temperatura minima ed il mese, con la relativa decade, e la temperatura massima più bassa nell’arco di tutto l’anno.

San Valentino alla Muta: 1a Febbraio (-7,3); 1a Gennaio (0,2)
Dobbiaco: 1a Gennaio (-8,8); 1a Gennaio (-0,7)
Tarvisio: 1a Gennaio (-6,0); 1a Gennaio (1,2)
Udine: 1a Gennaio (-0,6); 1a Gennaio (7,2)
Novara: 1a Gennaio (-3,6); 1a Gennaio (5,1)
Piacenza: 1a Gennaio (-2,8); 1a Gennaio (4,6)
Brescia: 1a Gennaio (-2,5); 1a Gennaio (4,6)
Verona: 1a Gennaio (-1,6); 1a Gennaio (5,2)
Vicenza: 1a Gennaio (-1,4); 1a Gennaio (6,3)
Treviso: 1a Gennaio (-1,8); 1a Gennaio (6,7)
Trieste: 2a Gennaio (3,6); 1a Gennaio (7,3)
Sarzana: 1a – 2a Gennaio (3,1); 1a Gennaio (10,9)
Ravenna: 1a Gennaio (0,3); 1a Gennaio (5,3)
Cervia: 1a Gennaio (-0,8); 1a Gennaio (5,9)
Rimini: 1a Gennaio (0,1); 1a Gennaio (7,0)
Pisa: 1a Gennaio (2,1); 1a Gennaio (10,9)
Arezzo: 1a-2a Gennaio (-0,2); 1a Gennaio (8,6)
Radicofani: 2a Febbraio (0,3); 1a Gennaio (5,8)
Grosseto: 1a Gennaio (2,5); 1a Gennaio (12)
Viterbo: 1a Gennaio (0,6); 1a Gennaio (9,6)
Termoli: 2a Gennaio -2a Febbraio (6,2); 2a Gennaio (10,5)
Roma: 1a-2a Gennaio (2,8); 1a Gennaio (11,4)
Frosinone: 1a Gennaio (0,4); 1a Gennaio (10,6)
Campobasso: 2a Febbraio (1,0); 1a-2a Gennaio (6,8)
Amendola: 1a Gennaio- 1a Febbraio (2,8), 1a Gennaio (11,7)
Potenza: 1a Gennaio (0,9); 1a Gennaio (6,5)
Gioia del Colle: 1a Febbraio (-0,8); 2a Gennaio (9,9)
Brindisi: 1a Febbraio (6,3); 2a Gennaio (12,7)
Lecce: 1a Febbraio (3,9); 1a-2a Gennaio (12,8)
Palermo: 3a Febbraio (8,4); 3a Febbraio (14,4)
Trapani: 1a Febbraio (7,5); 1a-2a Gennaio (15)
Catania: 1a Febbraio (5,0); 2a Gennaio (15,2)
Cagliari: 2a Gennaio (5,2); 1a Gennaio (14,0)

… eh sì, ho messo in risalto la mia città, perdonatemi, non ho saputo resistere!

Da un'analisi approssimativa si evince, comunque, che statisticamente al Centro nord è la prima decade dell'anno quella più fredda, mentre scendendo verso Sud il periodo si sposta appunto tra la fine di Gennaio e la prima parte di Febbraio. A quanto pare questo è dovuto a un cambio di circolazione che porta ingressi di aria siberiana diretti verso le regioni Adriatiche e al Sud. Ma anche quest'anno la tradizione verrà rispettata?

Potremo raccontarcelo a breve, io per ora vi invio un caloroso saluto, per scaldare dei giorni… speriamo non troppo rigidi!!! Ahimè. Ho già i brividi!

Didascalie:

Pur_13_dore:

Sapia in un’illustrazione di Gustave Dorè

http://it.wikipedia.org/wiki/Sap%C3%ACa_Salvani#mediaviewer/File:Pur_13_dore.jpg

Le fonti delle altre foto:

i tre giorni della merla:

http://www.piazzadellafiera.it/temi/parliamo/giornidellamerla.html

i tre giorni della merla2:

http://www.meteoweb.eu/2013/01/ecco-i-tre-giorni-della-merla-ma-il-vero-freddo-arrivera-a-febbraio/181526/

merlo femmina e merlo bianco:

http://it.wikipedia.org/wiki/Giorni_della_merla

merlo maschio:

http://www.ilgiorno.it/animalhouse/cronaca/2014/01/28/1017166/images/2626943-12615562.jpg

97-i-giorni-della-merla-illustrazione-chiara-rescio

http://www.memoriapopolare.it/pubblicazioni/le-strisce-illustrate-della-memoria-popolare

 

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