Sipicciano CRONACA La produzione di canapa industriale, pianta diversa da quella utilizzata per fare stupefacente, ha contributi dell'Unione europea

 

Cannabis sativa

Anche il Lazio, dopo il Parlamento nazionale e quelli di Toscana, Puglia, Piemonte, Abruzzo, si avvia ad approvare una legge su: “Promuovere il ripristino delle coltivazioni di cannabis sativa e le relative filiere produttive nel territorio della Regione”.

La proposta di legge è stata depositata alla Pisana da Gino De Paolis di Sel e Riccardo Valentini di " Per il Lazio" e presentata presso la sala degli affreschi del Palazzo Baronale dell’università agraria di Sipicciano. A organizzare l’incontro, il Comune e l’università agraria di Graffignano, l’università agraria di Sipicciano e l’associazione Canapa Tuscia con i patrocini di Arsial e Regione Lazio e la sponsorizzazione dell’Istituto J.J. Rousseau, il CSeA (Centro Sicurezza e Ambiente).

Il consigliere regionale Valentini ha spiegato che “Con la proposta di legge presentata al consiglio regionale del Lazio puntiamo a promuovere l’avvio di un progetto pilota finalizzato alla realizzazione di filiere produttive regionali riguardanti i prodotti realizzabili dalla coltivazione, lavorazione e trasformazione della canapa nonché alla verifica della sostenibilità economica e ambientale dei relativi processi produttivi.

L’obiettivo è poi quello di favorire, attraverso gli strumenti dei bandi attuativi di regolamenti europei nei settori delle attività produttive, dell’ambiente e delle risorse energetiche, gli interventi che prevedono l’impiego della canapa e dei suoi derivati. Interventi che riguarderanno esclusivamente la canapa coltivata senza l’impiego di prodotti diserbanti, nanizzanti o disseccanti”.

La proposta di legge si compone di sette articoli: nel primo si espongono gli obiettivi e le finalità del progetto, nel secondo si definiscono i contenuti del progetto pilota, nel terzo viene definita la periodicità della rendicontazione degli interventi effettuati da parte dei gestori del progetto pilota, nel quarto sono evidenziati gli aspetti economici legati al reperimento delle risorse comunitarie e definiti i criteri di priorità di tali risorse, nel quinto si attribuiscono adempimenti a carico della Giunta regionale, nel sesto vengono individuate le coperture finanziaria, nel settimo si stabilisce infine l’entrata in vigore.

La produzione di canapa industriale, pianta diversa da quella utilizzata per fare stupefacente, ha contributi dell'Unione europea per la coltivazione già da diversi anni ed è una materia prima del tutto sostenibile e in grado di fornire prodotti oggi richiestissimi come i tessuti per abbigliamento ecologico e materiali edili di alta qualità. La relazione introduttiva alla proposta di legge specifica che “Le possibilità legate alla coltivazione della canapa nel Lazio riguardano la creazione di una rete costituita da istituzioni, associazioni, aziende e sostenitori attraverso la quale possono essere create opportunità di lavoro in alcuni settori strategici come l’edilizia, i diversi comparti alimentari, cosmetico, tessile, cartario, farmaceutico, agro meccanico, energetico, senza contare gli aspetti attinenti la qualità ambientale e una diversa concezione culturale”.

La materia prima estratta dalla canapa è un precursore dell’industria chimica, perché consente di ottenere vernici, saponi, cere, cosmetici, ecc., non inquinanti e totalmente biodegradabili. In campo edilizio i modelli di costruzione già applicati e basati sul suo utilizzo consentono poi di raggiungere un elevato risparmio energetico attraverso l’uso dei materiali naturali derivati dalla canapa, con un basso livello di energia grigia (la quantità di energia necessaria per l’estrazione, la trasformazione, l’impiego e lo smaltimento) e la riduzione al minimo del fabbisogno energetico per riscaldare/raffrescare l’edificio, ottimizzandone le prestazioni igrotermiche.

Si deve anche tenere conto che esistono incentivi per la riduzione dell’anidride carbonica nell’atmosfera e quindi ogni lavoro eseguito con materiali che tolgono CO2 dall’aria è premiato con certificati verdi e detrazioni fiscali. Dopodiché, la canapa è utilizzata per la sua elevata capacità fonoassorbente e il basso peso nell’industria del mobile, della carta, in quella mangimistica e soprattutto in quella automobilistica (pannelli). La pianta è anche azotofissatrice e quindi da inserire tra le piante da utilizzare per il greening nella nuova PAC.

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