Viterbo CRONACA La parola al popolo sovrano!
di Giuseppe Bracchi

 

Tenetevi forte ragazzi oggi, sull’Europa si ride.

Mi si passi la battuta, ma non riesco a trovare altre espressioni più seriose sugli sprechi passati, presenti e futuri, di questa vera e propria macchina burocratica che è diventata e sta diventando la Comunità Europea.

Ma quel che è peggio è che questi sprechi sono avvenuti ed avvengono, mentre gli eurocrati di Bruxelles predicano l’austerità ed i sacrifici al resto dell’Europa.

Mentre la disoccupazione sale, mentre i pensionati rovistano nei cassonetti, mentre la povertà schiaccia i popoli e gli stipendi non consentono di arrivare alla fine del mese, mentre Renzi si prostra sempre di più alla dittatura tedesca di Frau Merckel e dei suoi coefficienti numerici, nati dal Colpo di stato di Maastricht (leggere o rileggere al riguardo il saggio del prof. Giuseppe Guarino, a proposito del Regolamento n. 1446/97 elaborato da burocrati ed imposto da Bruxelles, che alla Sovranità dei popoli sostituiva, per l’appunto, la dittatura dei coefficienti numerici, suggellando così la robotizzazione della democrazia), mentre tutto questo è accaduto ed accade sotto i nostri occhi, ecco qui di seguito alcuni esempi di come la burocrazia europea (altro che Stati Uniti d’Europa o fregnacce di questo genere!) scialacqua i nostri soldi.

Quattro milioni di euro sono stati spesi per far meglio conoscere (a chi?) la dinastia turca degli Ommayyad; sotto neologismi (propri di ogni dittatura che si rispetti) come CbcMed o Medisolae-3D si nascondono rispettivamente 2,5 milioni euro spesi – udite, udite – per il dialogo con il Nord Africa o visite virtuali nelle isole del Mediterraneo, oppure sotto Med – Enec, si leggono i 5 milioni di euro regalati all’Egitto per organizzare dibattiti sulla green economy. Roba da matti! O da criminali?

Due milioni e mezzo sono stati spesi per mandare ballerini belgi ad insegnare danza (sic!) agli africani; 400 mila euro spesi per lo spettacolo dei Gorilla volanti consistente “nel combinare suoni di sassofoni, clarinetti e rutti”: avete letto bene, proprio rutti! 850 mila euro sono stati spesi per creare ad Orsa, un anonimo paesetto della Svezia, “un centro del legno unisex”; ben 400 mila euro sono stati spesi per “incoraggiare giovani fra i 14 ed i 18 anni di tutta Europa ad esplorare identità diverse creando un doppio ritratto, uno di se stessi ed uno di qualcun altro…”. Che idea geniale! Come e dove si inoltrano simili progetti? Hai visto mai che ho trovato il modo di far soldi e di far carriera?

Non vado oltre nell’elencazione per carità di Dio. Non vorrei che a qualcuno scoppiasse la bile, o peggio. Solo una postilla: “… tra il 2003 ed 2013 abbiamo versato all’Europa 159 miliardi…”, ed ecco come hanno speso i nostri soldi. E poi ci chiamano populisti, demagoghi se osiamo mettere in discussione i dogmi dell’Eurocrazia? Anche gli sprechi (una goccia nell’oceano per altro!) sopra enunciati, egregio sig. Bini Smaghi (autore di libracci improponibili sull’Europa come l’ultimo che non cito per non fare della pubblicità gratuita), fanno parte delle 10 bugie che si raccontano sull’Europa?

La verità è ben altra, caro mago Smaghi! Ce la racconta Vladimir Bukovskji, nel suo libro: “Eurss. Unione Europea delle Repubbliche Socialiste Sovietiche”: “… abbiamo vissuto un grande pericolo sotto l’Unione Sovietica.

Poi abbiamo visto la bestia contorcersi e morire sotto i nostri occhi. Ma invece di esserne felici, siamo andati a creare un altro mostro, straordinariamente simile a quello appena seppellito…

Come fu creata l’URSS? Costringendo le Repubbliche ad unirsi, anche con la minaccia finanziaria. Come si sta costruendo l’UE? Costringendo le repubbliche ad unirsi sotto la minaccia finanziaria… Per l’URSS le nazioni non esistevano, ma solo i cittadini sovietici… anche la UE non vuole nazioni, ma solo europei…

In teoria ogni repubblica dell’URSS aveva i diritto di secessione. In pratica non esisteva nessuna procedura che consentisse di uscirne. E in Europa? Se qualcuno dovesse cercare di uscirne, scoprirebbe che non è prevista alcuna procedura…”.

Chiaro???? Così è se vi pare, recita una nota commedia di Pirandello. Almeno fino a quando i popoli non si sveglieranno e si riapproprieranno della propria sovranità con gli strumenti della democrazia. E nel frattempo? Dobbiamo combattere questa Europa.

E quando si combatte non si guarda in faccia nessuno, a cominciare da coloro che di questa situazione sono stati gli artefici ed i garanti: Renzi e soci oggi, come lo furono Berlusconi, Monti e compagnia cantando ieri. La parola al popolo sovrano!                         

Giuseppe Bracchi

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