Viterbo CRONACA ricerca e studio della vita di Santa Rosa
di Giuseppe Bracchi

 

In occasione delle festività della nostra patrona e concittadina S. Rosa, mi permetto di segnalare al pubblico dei lettori una serie di volumi che personalmente ritengo un’ottima introduzione alla ricerca ed allo studio della vita, delle eroiche virtù e delle Tradizioni sorte ed ancora viventi intorno alla memoria della Santa giovinetta viterbese.

Uno di questi volumi, purtroppo, è sicuramente fuori commercio, ma per i più pazienti ed appassionati cultori della Santa, sarà possibile trovarlo in una biblioteca.

Si tratta nella fattispecie del volume storico critico del Padre Giuseppe Abate o.f.m. Conv: S. Rosa da Viterbo, Terziaria Francescana (1233 – 1251). Fonti storiche della vita e loro revisione critica, per i tipi della Miscellanea Francescana, Roma, 1952.

Pur datato, il volume conserva, a mio avviso, tutta la sua freschezza storica e scientifica specie in quelle che sono state e restano le intenzioni dell’Autore. Scritto ed edito in occasione del VII Centenario della morte di Santa Rosa da Viterbo, infatti, il Padre Giuseppe Abate passa in rassegna “inverosimiglianze, le leggende, gli errori di ogni genere, e specialmente le incrostazioni cronologiche irrazionali, che nelle biografie correnti ne contaminano la figura e l’opera, fin quasi a renderle mitiche e fantastiche”, dopo aver lo stesso Autore riconosciuto che “la vita della santa nonostante alcuni lodevoli tentativi fatti in passato, abbia ancora assoluto bisogno di una revisione critica seria e totale..”.

Non è assolutamente un libro per soli specialisti o cultori della materia, anche se così può sembrare sulle prime. Ma sicuramente è un volume che va sfogliato, letto e meditato pagina per pagina con scrupolo e pazienza.

In Appendice, il lettore troverà oltre alla Bolla Innocenziana, Sic in Sanctis suis (datata 25. Nov. 1252) con la quale il Papa Innocenzo IV ordinava dalla città di Perugia al Priore dei Frati Predicatori del Convento di Gradi di Viterbo ed all’Arciprete di S. Sisto della medesima Città di raccogliere ed esaminare, in relazione ad una eventuale Canonizzazione, le testimonianze giuridiche sulla vita e sui miracoli della Santa, comprensiva anche della Forma Interrogatorii, anche i Frammenti della Vita I  e della Vita II della giovinetta viterbese morta in odore di santità ed altri documenti vagliati criticamente dal Padre Giuseppe Abate.

Due volumi appartengono, invece, all’attività di studio e di ricerca del Padre Ernesto Piacentini, anche lui appartenente all’ordine dei Frati Minori Conventuali. Il primo dei due volumi edito nel 1983, con prefazione dell’allora Vescovo di Viterbo, mons. Luigi Boccadoro, (“La Contromenta, ovvero la Fantastoria di Anna Maria Vacca) è una biografia critica di Santa Rosa da Viterbo scritta dall’Autore come controcanto ad un libercolo maldestro ed irriverente nei confronti della piccola Santa viterbese: “Per le festività di Santa Rosa, nel settembre 1982, fu lanciata una biografia della Santa, scritta dalla Signora Anna Maria Vacca, La Menta e la Croce – Santa Rosa da Viterbo.., (dove) la Signora Vacca non soltanto ha letto la vita di Santa Rosa, nelle fonti, con le lenti dell’ideologia laicista, neo marxista, gramsciana e femministico radicale, ma ha anche manipolato maldestramente i testi come le è parso e piaciuto, con arbitrio e libertinaggio scientifico assurdo per dimostrare le sue tesi preconcette…..”, un volume insomma, questo del Padre Piacentini, che restituisce a Dio la figura di una donna e, soprattutto di una Santa che qualcuna voleva restasse esclusivo dominio di Cesare.

Il secondo volume del Padre Ernesto Piacentini è “Il Libro dei Miracoli di Santa Rosa da Viterbo”, edito nel 1991, con prefazione del compianto Vescovo mons. Fiorino Tagliaferri e dell’allora Sindaco di Viterbo, Giuseppe Fioroni. Non si tratta solo di una semplice raccolta e pubblicazione dei fatti miracolosi ascritti alla Santa viterbese, alla qual cosa è dedicata la Parte seconda del volume, ma come accade nella Prima parte dell’opera, l’Autore si sofferma, anche nella sua veste di Postulatore delle Cause dei Santi, sulla nozione e sulla trattazione stessa del miracolo “quelli operati da Cristo in particolare.. quelli avvenuti per intercessione di Santa Rosa, elencando e spiegando le tecniche o metodiche di realizzazione”.

Ultimo volume infine, che mi permetto di segnalare al pubblico dei lettori è “La Macchina di Santa Rosa: memorie, feste, curiosità, folclore, culto, protagonisti”, seconda Edizione curata da Agnesotti nel 2001 nella doppia versione Italiano/Inglese, che va ad affiancarsi al più datato volume della “Storia della Macchina di Santa Rosa ed il Corteo Storico”, entrambi scritti con dovizia di particolari dal collega giornalista dott. Giorgio Falcioni.

La nuova Edizione del volume peraltro in formato rigido ed elegantemente rilegato, costituisce, come spiega nella Prefazione all’opera il prof. Marco Mancini, all’epoca Rettore dell’Università degli Studi della Tuscia, “lo strumento indispensabile per una conoscenza filologicamente fondata e affidabile, del culto e delle tradizioni che accompagnano il trasporto della Macchina”.

  Giuseppe Bracchi

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