Vitorchiano CRONACA Il premio al miglior spettacolo è andato a “La doppia vita dei numeri”

 

Domenica 20 luglio a Vitorchiano si è chiusa l'VIII rassegna Fidelitas di teatro amatoriale.

Nello spazio antistante il convento dei Frati Minori ha avuto luogo la serata di gala con la premiazione delle compagnie e dei sette spettacoli che hanno accompagnato le serate di questi ultimi due fine settimana.

Ma prima della premiazione il pubblico ha potuto assistere all'esibizione fuori concorso della  Compagnia In... Stabile di Vitorchiano con “Surreal Circus” di Sandro Nardi.

Nato come saggio di fine corso, Surreal Circus si è rivelato uno spettacolo ricco di poesia e divertimento. Una sequenza di sketches a tratti comici e a tratti evocativi capaci di  coinvolgere mischiando danza, mimo e illusionismo.

Poco importa se l'emozione ha giocato un brutto scherzo a qualche attore o se ci si è messo anche il mal tempo ha funestare le scenografie, lo spettacolo si è rivelato un'autentica e deliziosa scoperta.

Ad aprire la rassegna dei premi l’annuncio del premio al miglior attore Gianni Monaco con “La doppia vita dei numeri” di Erri de Luca. Una prova davvero convincente in uno spettacolo poetico e intimista. Un personaggio apparentemente cinico e un pò schivo ma sensibile e capace di trasmettere autentica commozione.

Il premio alla migliore attrice è andato alla singolare prova di Claudia Fambrini in "Che ni farò alle donne?" di Massimo Valori. Pur non essendo un personaggio “protagonista”, Claudia Fambrini si è conquistata immediata simpatia e ha dimostrato straordinarie capacità comiche indossando i panni della “brutta” che poi diventa “bella”.

Il premo al migliore allestimento scenografico è andato a La nave dei folli diRoma con “Cabarenoir” di Marco Bonamoneta. Una scenografia essenziale e lugubre ma che faceva da contraltare ai costumi interessanti e fantasiosi (numerosi i cambi d'abito durante la rappresentazione).

Il premio del pubblico è andato a "La fortuna con la F maiuscola" di Eduardo de Filippo con la compagnia Arte Povera di Anzio (RM) per la regia di Luigi Grande che si è guadagnato meritatamente anche il premio come miglior regista. Spettacolo equilibrato e convincente che seppur inserito nel grande solco della tradizione Eduardiana ha dimostrato in molte occasioni di sapersi affrancare dal grande autore partenopeo.

Il premio al miglior spettacolo secondo la giuria è andato invece a “La doppia vita dei numeri” di Erri de Luca. Lo spettacolo, seppur non sempre fluido si è distinto per essere un testo evocativo e toccante. Uno spettacolo divertente ed emozionante al tempo stesso, stratificato nel gioco della narrazione delle storie e dei ricordi e al tempo stesso nostalgico, intimista, a tratti commovente anche attraverso pochi gesti.

 Nonostante un tempo capriccioso che ha impedito ad una delle compagnie di esibirsi, anche quest’anno il festival, pur nella diversità dei generi, nel coraggio delle scelte e nella forza dei linguaggi ha riscosso un buon successo di pubblico. Vitorchiano si conferma ancora una volta una piccola oasi felice per gli appassionati del teatro amatoriale. Un sentito grazie va agli organizzatori e a chi ha voluto fortemente questa piccola rassegna e un arrivederci all’anno prossimo .

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