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Viterbo CRONACA RELIGIOSA

Daniele Sabatini, Laura Allegrini, Leonardo Michelini, Luisa Ciambella e Daniela Bizzarri

Sessanta giorni dopo la Pasqua la Chiesa celebra il "Corpus Domini", la festività religiosa in onore dell'Eucarestia, che risale al XIII secolo e protratta da papa Urbano IV al mondo cattolico nel 1263, anno in cui si fa risalire il Miracolo Eucaristico di Bolsena.

Anche Viterbo ha accolto per le vie del centro storico il passaggio del Corpus Domini, in un percorso iniziato dalla Cattedrale di san Lorenzo, dopo la celebrazione della Messa del vescovo, mons. Lino Fumagalli, per snodarsi in via cardinal La Fontaine, via Annio passando in piazza del Plebiscito, un tratto del Corso Italia, via Marconi, per arrivare al santuario di santa Rosa.

"Come Gesù camminava per la Palestina", ha affermato nella sua omelia, il vescovo Fumagalli, ancora oggi racchiuso nell'ostensorio, portato devotamente dal Pastore di anime della Diocesi viterbese, passa lasciando il suo particolare segno.

In un silenzio intervallato solo da litanie e canti accompagnati dalla banda musicale di Soriano nel Cimino, il cui servizio è stato offerto dall'Amministrazione comunale, sfila il sacro Corpo scrutando cuori, benedicendo tutti. Numerosi fedeli si sono inginocchiati al suo passaggio. A scortarlo i suoi Ministri, sacerdoti che sono salutati con un sorriso od un semplice cenno dai propri parrocchiani.

Qualche lacrima nei volti di alcuni, altri guardano silenziosamente il lungo corteo composto dalle Confraternite, dai bambini della Prima Comunione, dal sindaco Leonardo Michelini, l'assessore al Patrimonio Luisa Ciambella, il Consigliere regionale Daniele Sabatini, la senatrice Laura Allegrini,  l'assessore Giacomo Barelli, la consigliera Daniela Bizzarri, il consigliere Aldo Fabbrini.

Sicuramente la Processione più importante dell'anno liturgico che, come ha precisato il vescovo Fumagalli, "Auspico che sia ricca di sentimenti di gratitudine per il Signore presente in mezzo a noi, per sentirLo come presenza reale, sostanziale".

L'Eucarestia fa la Chiesa e Viterbo lo è stata, ha dimostrato la sua fede, in un'azione comune ed unitaria, in cui in quei volti silenziosi si potevano scorgere sentimenti di affetto, speranza e fiducia. Presente tra la folla che aspettava devotamente il passaggio anche il questore di Viterbo, Gianfranco Urti.

Cristo è stato portato agli altri, anche attraverso una processione che è stata testimonianza quindi, di cammino insieme, per il bene comune, perché una società divisa non rappresenta niente.

A tal proposito cosa pensava il primo cittadino di Viterbo durante la Processione?
"Queste processioni rafforzano veramente lo spirito di attaccamento alla città, che è fatta anche di queste manifestazioni, che si compiono con il cuore aperto, predisposto, perché sono molto importanti e sicuramente belle".

Toccante anche il momento della benedizione eucaristica impartita dal nostro Vescovo che al termine ha amorevolmente salutato i bambini della Prima Comunione.

Laura Ciulli

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