Viterbo CRONACA D'EFFETTO

Una volta l’anno il sole celebra il suo trionfo toccando il punto più alto del cielo, in quel giorno è come se esso stesse sulla riva del mare, lì dove l’acqua sfiora la terra, il sole è “Luce dalla Riva”.

Gli antichi druidi, sacerdoti pagani, chiamavano così il giorno del Solstizio estivo, il 21 giugno, quando il sole tocca il picco massimo della fase ascendente del suo moto apparente, prima di iniziare a “cadere” verso l’”oscurità” di giorni con sempre più ore di buio e meno di luce, fino al 21 dicembre, il momento della sua rinascita, quando la luce inizia a diventare più forte della tenebra fino al solstizio estivo, l’attimo della sua massima intensità.

In questo giorno, verso le ore dodici, quando i raggi sono perpendicolari alla terra, un punto luce cade al centro di un cerchio rosso ai piedi dell’altare della navata centrale della cattedrale di San Lorenzo di Viterbo, inserito nello straordinario incastro di figure geometriche del pavimento cosmatesco, facendo risuonare un’antica massima dei muratori:

“un punto che si situa in un cerchio, che si ritrova in un quadrato e in un triangolo; se voi troverete il Punto sarete salvi, fuori dalle pene, dall'angoscia e dal pericolo”.

Analogo fenomeno accade nella splendida chiesa della Trinità, dove tre punti luce, alla stessa ora, dello stesso giorno, si posano ai piedi della cappella di Maria SS Liberatrice.

Eventi che fanno riaffiorare antiche credenze, misteriosi rituali, miti, leggende, ma soprattutto le regole dell’antica arte muratoria intrisa di scienza ed esoterismo che in questi monumentali edifici di pietra sacri ha racchiuso un segreto collegamento tra terra e cielo.

Il fenomeno di luce del Duomo e della chiesa della Trinità ha ispirato il primo libro di Tiziana Mancinelli, “Il Sole d’argento, il segreto della massoneria a Viterbo”, edito da Intermedia Edizioni, e il prossimo sabato sarà al centro di un evento dal titolo “Luce dalla Riva”, organizzato nel giardino del Paradosso, via San Gemini, proprio per celebrare questo giorno particolare. Saranno la musica, la poesia, la storia, il teatro a intrecciarsi tra di loro per rivelare la trama nascosta del mito astronomico del sole.

L’evento si aprirà con l’introduzione musicale del maestro Andrea Pascucci alla chitarra insieme a Leonora Piacenti voce recitante che eseguiranno brani tratti dall’opera 190 Platero Y Yo di M. Castelnuovo Tedesco.

A seguire le poesie di Lorena Paris, alcune inedite, si alterneranno con le letture di Marzia Speranza tratte dal libro “Il Sole d’Argento”, mentre scorrerà la storia della mitologia e del simbolismo di questo giorno racchiuse nelle architetture sacre e nelle tradizioni del passato a cura di Tiziana Mancinelli e della storica viterbese Valentina Berneschi.

L’evento proseguirà con alcuni dialoghi tratti dalla commedia di Shakespeare: “sogno di una notte di mezza estate” recitati dagli attori: Fosca Speranza e Marzia Speranza, Gianfranco Ranelli e Vittorio Belmonte. Rivivrà la magia e l’incanto, e solo in una notte dell’anno, il sogno si confonderà con la realtà. L’ingresso è gratuito.

 

 

 

 

 

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