La Quercia CRONACA
Don Alberto Canuzzi

Padre Vincenzo Bordo e don Alberto Canuzzi

…Ma poi tutti i preti sono da scartare? E’ triste aprire il giornale, guardare la TV, ascoltare le chiacchierare nei bar e sentire sempre commenti riguardanti i preti pedofili… (che purtroppo ci sono ed è un “crimine” come lo ha chiamato il Papa).

Ma poi…tutti i preti sono così? Nessuno parla mai dei mille parroci che magari si fanno in quattro per vivere, spesso incompresi, in mezzo a persone ostili? L’avete visto mai un prete piangere davanti alle offese gratuite? (Lo fa di nascosto o davanti al Tabernacolo.)

Perché non vengono additati i mille preti che si son messi a disposizione per alleviare i disagi di tante persone, famiglie, popolazioni e spesso hanno pagato con la vita la loro disponibilità (proprio questi giorni padre Jude Egbom è stato ucciso in Nigeria) e che nessuno ha mai messo in evidenza?

Se invece di un prete fosse stato un giornalista, o qualsiasi altra categoria… quanta rabbia, dovizie di notizie fino all’esasperazione. Perché non vengono citati i mille missionari che in territori difficili hanno organizzato e organizzano promozioni umane soltanto per amore di quelle popolazioni bisognose e abbandonate o sfruttate?

Spesso il cuore di un prete è come una fogna che raccoglie di tutto: dolori, pianti, disperazioni, malvagità… del suo gregge ,e deve tenersele per sé E tutto questo “gratuitamente “.

L’ opera di un prete nasce soltanto dall’amore che un “uomo” ha scelto mettendosi a sevizio dei fratelli, con tutti i limiti dell’uomo ,le debolezze dell’uomo, e anche i “peccati“ dell’uomo. Fiducioso nell‘aiuto di Dio.

Non dovrebbero esserci i “peccati” nel prete ,e se ci sono, vengano alla luce e si paghino come tutti i crimini umani. Perché non si parla mai ,per esempio, di Padre Vincenzo Bordo, che a Seoul in Corea da 30 anni vive in mezzo ai barboni, li sfama, li veste, lotta per dar loro una dignità, combattendo contro mentalità chiuse alla povertà, e a pregiudizi di ogni genere?

Eppure è riuscito a costruire una casa per loro (la Casa di Anna), “per i suoi barboni”; a sfamare 550 persone ogni giorno, a raccogliere per strada adolescenti scappati da casa e dar loro una progetto di vita? Si è fidato delle Provvidenza che in modo misterioso, al di là dei progetti umani, lo ha fatto strumento della sua opera.

Eppure è anche lui un prete. E come lui… quanti altri….di cui nessuno parla.

Sarebbe opportuno parlare anche di questi preti, e sono la maggioranza, ammirare il loro interesse per l’uomo bisognoso, guardando in faccia le ferite del dolore, senza allontanarsi dalla puzza che a volte emana.

Le lobby del potere economico- massonico vogliono distruggere le ricchezze morali che la Chiesa, attraverso questi preti, propugna, e allora vanno a pescare nel torbido (e purtroppo c’è anche di questo) per minare ciò che di più sacro esiste: i valori spirituali e morali.

Il povero è uno schiaffo per queste lobby, perché è il risultato delle loro azioni , e quando la Chiesa si pone a servizio di questi poveri, è il momento che sconvolge i loro progetti.

Per questo oggi c’è questa insistenza di informazioni contro la chiesa: vuoi distruggere un nemico senza combatterlo faccia a faccia? devi prima isolarlo, calunniarlo. E’ la tattica di certe lobby oggi verso la chiesa.

Finché ci saranno preti come Padre Vincenzo, la chiesa non ha paura degli scandali, certamente soffrirà per le ferite dei propri figli, ma andrà avanti con la forza di quell’amore che nasce da chi l’ha voluta e fondata, che è più grande dei peccati che alcuni possono commettere.

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