Brasile CRONACA
Joci Pereira

 

Per molte persone le vacanze sono sinonimo di riposo e divertimento, ma ci sono altre persone che coniugano la vacanza alla solidarietà. Persone che amano incontrare altre persone e altre culture.

E così due insegnanti con lo stesso nome sono partite da Osimo (in provincia di Ancona-Italia) per Queimadas (Brasile); Caterina Di Benedetto insegna italiano, storia e geografia nella scuola secondaria di primo grado; Caterina Mallamaci insegna nella scuola primaria.

Hanno intrapreso questa avventura all'estero, attraverso il Progetto Queimadas sostenuto dalla Diocesi di Osimo in Italia, responsabile Don Carlo Gabbanelli da oltre 30 anni.

E’ il loro secondo viaggio a Queimadas, questa volta con Don Carlo per cinque settimane.

Cinque settimane intense, per ammirare le bellezze di questo luogo, vivere le attività dello Chalet, confrontare culture, rincontrare i legami costruiti nel precedente viaggio, osservare i cambiamenti e allacciare nuovi rapporti conoscendo nuove realtà.

Tutti noi abbiamo una missione che va oltre la nostra professione e se abbiamo la volontà di aiutare possiamo farlo in qualsiasi campo. Attraverso gli occhi delle Caterine abbiamo visto la sensibilità grande verso le cause del PROGETTO QUEIMADAS e lo scopo di dare maggiori opportunità a tanti bambini per un futuro migliore.

Le Caterine hanno avuto l'opportunità di promuovere un incontro al CEMEIQ (Centro Municipal de Educação Inclusiva de Queimadas) con i genitori dei bambini con disabilità.

Con la traduzione efficace di suor Edna Santos, sono riuscite ad arrivare al centro della questione: preparare un progetto di vita per questi bambini e ragazzi con disabilità. Gli interventi delle due insegnanti italiane e il racconto delle loro esperienze professionali e di vita sono stati da stimolo per le famiglie, hanno dato loro la prospettiva di riuscire a progettare una vita indipendente per i loro figli nel rispetto dei loro limiti.Senza tralasciare mai l’obiettivo dell’inclusione in tutti gli aspetti della vita di un individuo.

L’attività nelle scuole è servita sicuramente per osservare le analogie e le differenze tra diversi sistemi scolastici. Quello che è certo è che sono nate delle straordinarie amicizie e collaborazioni che, grazie alle nuove tecnologie, potranno continuare anche a molti chilometri di distanza.

Importanti anche le visite alle comunità rurali e alle CASE DI FARINA costruite grazie al notevole supporto del Progetto Queimadas, alcune costruite nelle comunità dei SEM TERRA, altre in comunità agricole della periferia di Queimadas o in piccoli centri rurali.

Non potevano mancare momenti piacevoli con i nuovi amici brasiliani: una giornata al fiume, la gita a Feira de Santana, al mercato artigianale, Cachoeira di Bahia e alcuni musei che raccontano un pezzo di storia del Brasile.

Le Caterine in Brasile, attraverso il Progetto Queimadas e Padre Carlo hanno portato SOLIDARIETA’ e AMORE alla gente dell’entroterra ma, come amano dire loro HANNO IMPARATO TANTO. Le lezioni più importanti della loro vita. Hanno fatto il pieno di umanità e adesso tornano a casa molto più ricche di prima.

Grazie Caterine, grazie Progetto Queimadas, grazie Padre Carlo. EVVIVA BRASILITALIA.

 

 

 

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