Viterbo SPORT
Mario Cipolloni
Una sola nottata per metabolizzare la bella vittoria sul Pisa, una mattinata per metterla in archivio tra i successi più belli della stagione 2017/18 e ovviamente dei play off che subito, dal pomeriggio di lunedì 21, i figli della grande signora in gialloblu hanno ripreso ad allenarsi per la gara di ritorno di questa sera all'Arena Garibaldi.
L' immancabilmente euforia sportiva che ha fatto seguito all'ottima prestazione contro i nerazzurri toscani è quasi dimenticata, c'è da pensare all'imminente seconda gara.
Speranze e sogni non proibiti, sono gli argomenti principali nei discorsi e nelle comunelle sportive, soprattutto negli ambienti caldi del tifo gialloblu," si va a Pisa, dicono tutti, forti di due fattori importantissimi:
"una rete all'attivo e una prestazione sportiva fanno volare la fantasia ci rendono euforici, ci fanno vedere, seppur molto distante, da conquistare con grinta, forza e coraggio leonino, un importante traguardo, il passaggio alla " FINAL FOUR".
Mica bruscolini, sentenziano quasi tutti.
E come dargli torto, Celiento e compagni, quantunque abbiano nelle gambe, tra Coppa Italia e play off 10 gare più dei nerazzurri hanno saputo arginare con intelligenza la veemente partenza degli avversari durata una mezz'ora circa e, non appena sono immancabilmente affievoliti, hanno colpito con Sini e vinto una gran bella gara.
Questa sera il ritorno, mancherà, per squalifica, il pezzo da novanta, il pericolo numero uno delle difese avversarie, Andrade Siqueira Jefferson, attenzione però, come dice Sottili, la Viterbese ha vinto anche senza Jefferson.
A De Sousa o Bismark, il compito di sostituirlo non escludendo qualche nuova mossa tattica mai messa in pratica da parte di Stefano Sottili.
Questo pensiero ci fa tornare alla mente un episodio quasi simile di circa mezzo secolo fa, più esattamente 48 anni, allora, un altro grande allenatore gialloblu, Gennaro Rambone: campionato di serie C girone C 1970/71, arrivò a Viterbo alla quinta (credo) di campionato, a sostituire l'esonerato Renzo Merlin,(un solo punto in 5 partite e Viterbese ultima in classifica)) con la grinta che gli era solita, a muso duro disse ai giocatori da ex allenatore del Sorrento: " andiamo a Sorrento e vinciamo".
Presentò all'arbitro un undici che vedeva il portiere spostato ad ala destra, il libero ad ala sinistra e altre strategie tecniche che misero in difficoltà i rossoneri sorrentini, come pronosticato, con convinzione, la Viterbese vinse 1-3, reti di Menegon, Pescosolido e Vuerich.
Bei ricordi!
Perché non sperare e augurarci che mister Sottili questa sera, metta in atto accorgimenti tattici, insomma come si dice oggi, "una magata" che metta in difficoltà i nerazzurri e passare alla "final four"?
Naturalmente, come anche detto a fine partita al Rocchi, Sottili ha tenuto a sottolineare il suo pensiero prima di partire alla volta di Pisa, "...sarà una gara dai toni agonistici elevati, fino al termine ci servirà la massima attenzione e concentrazione, abbiamo a disposizione due risultati su tre, ma non dovremo scendere in campo e difendere l'esiguo vantaggio. Conosciamo i nostri avversari, siamo consci che possiamo continuare questa avventura che finora ci vede protagonisti.
Ci sarà un pubblico da fare invidia a squadre di categoria superiore, per noi sarà un ulteriore stimolo per giocare con piglio e personalità per superare le difficoltà di una gara come questa".
Da ultimo, siamo stati informati che un nutritissimo numero di supporters (100/200) seguirà la squadra a Pisa, un segno tangibile della passione sportiva e dell'amore sportivo che questa Viterbese della famiglia Camilli, dell'allenatore Sottili, di tutta la società, di tutti i calciatori tesserati, è riuscita a trasmettere a tutti noi.
