Bolsena
CRONACA

Dopo settant'anni finalmente il pubblico può ammirare la Torretta di un B-17 USAAF caduto nel lago di Bolsena il 15 gennaio 1944, e recuperata  a 90 metri di profondità dalla Scuola Sub di Bolsena e dal Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Viterbo.

L'esposizione del reperto è nella nuova sezione del Museo territoriale  dedicata a “ Testimonianze e relitti dal lago di Bolsena”.

 

L'abbattimento di un aereo, episodio frequente in quegli anni di guerra, è tornato alla ribalta per via delle storie individuali dei componenti l'equipaggio che sono stato in grado di ricostruire con fatica attraverso la consultazione di archivi storici americani, inglesi e tedeschi.

Tutto grazie ad un nome di donna che il mitragliere Ralph Truesdale inserì ai lati della sua torretta. Quel nome, dopo molte ricerche, ha consentito di  individuare tutto l'equipaggio, l'aereo su cui esso volava e la data di abbattimento da parte della contraerea tedesca.

Dagli archivi americani,  è pervenuto tutto il materiale inerente la missione di quell'aereo grazie anche alla pazienza dello storico Rolland Swank con il quale  scavando nel passato e nei MACR's  ( Missing Air Crew Report) , sono emersi  i verbali di interrogatorio di ogni singolo componente dell'equipaggio, effettuati dalla Intelligence e contenenti  i dettagli della missione, della fuga e dell'abbattimento.

Ma la cosa più emozionante, come dice Mario Di Sorte, protagonista di questo lavoro certosino, è stata quella di aver rintracciato tutti i familiari degli aviatori americani e le famiglie che in Italia aiutarono e nascosero per lunghi mesi questi aviatori salvando loro la vita. In occasione dell'inaugurazione della nuova sezione museale sono arrivate a Bolsena, con le rispettive famiglie,  Lani, Pat e Jean, le tre figlie del co-pilota Joseph Townsend e Roger Mahabirsingh  figlio  del mitragliere di coda Horace Mahabirsingh assieme a consorte, figlio e  nipoti.

Una moltitudine di persone ha fatto da cornice all'evento svoltosi alla presenza del Prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero; dei sindaci di Caprarola e Bolsena,; dal generale Vittorio Stella, dai Presidenti di Rotary,  Lions, Fondazione Carivit e Unindustria Viterbo che hanno contribuito alla realizzazione della nuova Sezioine del Museo, e da Maurizio Longhi vice presidente della Banca di Credito Cooperativo, il cui contributo aiuterà a sviluppare ulteriormente le nostre ricerche storiche.

“Sostenere queste iniziative – ha detto Longi – è il costante impegno della Bcc di Roma, che punta a valorizzare le eccellenze territoriali in una zona come il Viterbese, ricca di testimonianze di molte epoche”.

Molto toccante l'intervento del tenente colonnello  Christopher MacLean addetto  militare aggiunto,  in rappresentanza dell'Ambasciata Usa di Roma.

Nei giorni seguenti la cerimonia  le famiglie degli aviatori statunitensi sono state condotte sui luoghi dove l'equipaggio si lanciò col paracadute quel 15 gennaio 1944 e i casali dove il comandante William Pedersen e il copilota Joseph Townsend trovarono rifugio nascosti dalle famiglie locali. Grande emozione  per la famiglia Mahabirsingh nel vedere il luogo vicino al quale Horace fu catturato dai tedeschi e condotto in campi di prigionia in Germania. Anche le figlie di Joseph Townsend hanno vissuto una esperienza indimenticabile incontrando Guerrino Tosti e la famiglia Stefani che nascosero il loro padre fino al 9 Giugno 1944. Altre famiglie , impossibilitate a essere con noi in questo periodo, verranno a Bolsena nei prossimi mesi.

 

 

 

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