Viterbo CRONACA COL FLUSSO
Maurizio Pinna

 
Incrocio Monti Cimini - Monte Cervino

E’ passato molto tempo da quando a Viterbo si è invertiti i segnali di stop e precedenza tra via Monte Cervino e via Monti Cimini.

Lo stop che prima riguardava i veicoli provenienti da via Monte Cervino, flusso di autoveicoli che ora ha diritto di precedenza, è stato spostato su via Monti Cimini, sia per chi sale sia per chi scende detta via.

Il motivo potrebbe essere intuibile: accelerare la viabilità del flusso dei veicoli che, specie nelle ore di inizio e fine giornata lavorativa, vanno o provengono dal semianello che termina in via Genova. Opera ingegneristica di lungo corso che ricorda il salto del treno nel film Cassandra Crossing. Ma anzi che almeno fin lì, grazie al buon sindaco Gabbianelli, ci siamo arrivati. Chi mai, con questi chiari di luna, proseguirà più l’antico progetto del secolo scorso?

Quindi se il motivo è questo, si è voluta creare una sorta di bretella a scorrimento veloce in zone residenziali, per accelerare lo smaltimento dei veicoli dei pendolari tra Viterbo e la Cassia Cimina, poiché è impensabile che questa operazione di segnaletica sia stata studiata per rispetto e utilità dei residenti.

Ma l’amministratore o il burocrate ha i suoi parametri per compiere la missione che ritiene più giusta, e noi non possiamo che prenderne atto e, magari, ricordarlo al momento del voto.

Ora il problema non è di poco conto. La scorrevolezza del traffico locale dei cittadini residenti è stato penalizzato dagli attuali stop, e nonostante siano passati molti mesi, forse due anni, gli automobilisti non si sono ancora adattati alla novità, avendo radicato nella loro memoria la precedente e forse più logica segnaletica.

Questo fa sì che, spesso, chi ha lo stop passa senza nemmeno notarlo costringendo chi ha la precedenza a brusche frenate.

Ma avviene anche il contrario. Chi ha la precedenza si ferma per due ragioni: la prima, c’è chi non si fida – con ragione - dei conducenti che hanno lo stop; la seconda, c’è chi non si accorge di avere la precedenza.

Non basta. Sarà la vernice della segnaletica orizzontale annacquata, rispetto a quelle di un tempo ormai andato, ma la confusione aumenta anche per la scarsa visibilità di questa segnaletica che svanisce in fretta, e che resta ben poco notata a causa della memoria e della logica che, ripetiamolo, non consentono di cancellare la precedente situazione.

Allo stato attuale, infatti, il vecchio stop è riemerso da sotto la spennellata di catramina, con la quale era stato cancellato all’atto di rendere via Monte Cervino strada con diritto di precedenza.

Un’ultima osservazione. Ma se a Viterbo si è stabilito che dal semianello, passando per via Belluno, via Monte Cervino e via Monti Cimini, si possa velocemente proseguire fino alla Cassia Cimina che, diciamolo a chi legge da fuori regione, porta anche a Vignanello dal mio amico Crispino, il manto stradale non dovrebbe essere realizzato per supportare un traffico veicolare anche dei mezzi pesanti come i TIR, oltre che intenso? La catramatura e la massicciata stradale non appare, ad occhio nudo, un po’ inadeguata per tale traffico, dato il visibile cedimento, avvallamento e buche esistenti?

Speriamo che in città arrivi nuova linfa in ogni settore, ce n’è tanto bisogno.

Via Monte Cervino ha la precedenza, ma è affiorato lo Stop

Via Monti Cimini per chi sale

Via Monti Cimini per chi scende e  a destra via Monte Cervino

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

chi è on line

Abbiamo 485 visitatori online

 

 I libri

di Mauro Galeotti

 

Cartonato - pag. 246 - euro 25,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it

Cartonato - pag. 808, a colori
da euro 120,00 a euro 80,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it