Cellere POESIA
Mario Olimpieri
Ma lui che c'entra?
Buona giornata Mauro, in alcune zone del mondo le guerre non cessano mai, e a più riprese vengono utilizzate armi e bombe per avere il dominio sui territori strategici.
Le vittime sono sempre i più deboli e soprattutto donne e bambini.
In questa poesia, alto si solleva il pianto dei bambini, e noi dobbiamo ascoltare la loro disperazione e le loro invocazioni di aiuto. Buona domenica a te e agli amici lettori. Mario
Il grido dei bambini
(dove tuona il cannone)
Quando finirete
di martoriare il mondo?
Non abbiam bisogno
delle vostre conquiste
suggerite dall’odio
e dal futile potere;
noi vogliamo amore
e vivere
la nostra infanzia,
ma voi lanciate bombe,
morte e disperazione.
Noi vi rispondiamo
lanciando palloncini,
innalzando aquiloni,
sorrisi,
canti di speranza
e levando le mani al cielo
perché qualcuno ascolti
il nostro canto di pace.
Se saremo ascoltati,
il canto ci salverà
e noi ritorneremo
a giocare felici,
ma se voi
continuerete a sparare,
noi continueremo allora
soltanto a sperare.