Viterbo CRONACA

Alessandro Ruggieri, rettore dell'UNITUS

Sfiorano i 700.000 euro i finanziamenti regionale per l'Università della Tuscia. La Pisana ha infatti approvato 7 progetti presentati dall'ateneo viterbese in vari settori, definendoli altamente innovativi.

"Avevamo presentato 11 progetti, ne hanno approvato una larga quantità - ha detto Alessandro Ruggieri rettore dell'UNITUS - e questo è motivo di grande soddisfazione anche perché il finanziamento nel Lazio è secondo solo a quello de "La Sapienza" di Roma. Coloro che hanno esaminato i progetti li hanno definiti eccellenti nel campo della ricerca.

Sono stati elaborati insieme con alcune imprese che hanno richiesto-ha proseguito Ruggieri- la nostra collaborazione sottolineando l'indispensabilità di questa per la loro crescita". Nel dettaglio il DIBAF (Dipartimento per la Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali. Biotecnologie Pianificazione e Progettazione del Paesaggio e dell'Ambiente) ha avuto 79.000 euro per un progetto sul sistema integrato intelligente per la gestione innovativa e sostenibile di ecosistemi agro-alimentari. In pratica per migliorare la produzione attuale e creare nuove piante attraverso anche l'uso di "agrodroni".

Il DEIM (Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa) ha avuto il finanziamento più cospicuo: 398.000 euro per tre progetti elaborati interamente con aziende viterbesi e che presentano una grandissima innovazione nei settori delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Ma c'è anche un progetto che riguarda una missione con nano-satelliti: invieranno i dati rilevati ad una stazione di elaborazione posta all'interno dell'Università.

Stazione che servirà anche al Dipartimento per formare ingegneri specializzati in questo settore. Al DAFNE (Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali. Scienze Agrarie e Ambientali e Scienze delle Foreste e della Natura) sono stati assegnati 152.000 euro. Due i progetti: l'agricoltura di precisione rivolta a noccioleti e castagneti con l'uso di droni per il monitoraggio dall'alto e di sensori apposti direttamente sulle piante.

Combatteranno i parassiti rispettando l'ambiente e renderanno più razionale l'irrigazione delle piante evitando gli sprechi. E poi l'offerta di un sistema economico semplice da offrire agli agricoltori per migliorare le condizioni degli apiari aumentandone la produzione monitorando il terreno. Infine il DEB (Dipartimento  di Scienze Ecologiche e Biologiche) che ha ottenuto finanziamenti per 49.000euro per la produzione di una crema solare interamente naturale (la prima in assoluto al mondo) in collaborazione con l'IDI (Istituto Dermatologico Italiano) che fa uso tra l'altro di lignite.

Una crema sostenibile. "Saper innovare restando nella tradizione della ricerca dell'Università della Tuscia- ha detto il rettore Ruggieri- si è dimostrata un'arma vincente". Alla conferenza stampa ero presenti la pro-rettore Anna Maria Fausto, i direttori Stefano Ubertini (DEIM), Nicola Lacetera ( DAFNE), Giorgio Prantera (DEB), i professori Raffaele Casa e Pierpaolo Danieli (DAFNE) e il professor Antoine Harfouche (DIBAF).