Viterbo PENSIERI IN LIBERTA'
a cura di Barbara Pasqualini
Almanacco del mese di Gennaio!
Foto di Enrico Pasqualini
Carissimi amici e lettori, come me, della “Città”, è sempre con un po’ di emozione e con tanto entusiasmo che mi accingo ad iniziare ogni cosa e, quindi, è con vivido fervore che scrivo queste righe, le prime del primo articolo della nostra rubrica nel 2018!
Generalmente quando si entra in un nuovo anno si tende a tracciare dei bilanci e a fare dei buoni propositi per il futuro… Non vorrei essere retorica, con tutto il cuore ci auguro solo di vivere dei giorni sereni, accanto alle persone amate.
Non voglio annoiarvi con troppe… “parole in libertà”.
Vorrei solo dare il mio benvenuto al mese di Gennaio, e all’anno 2018, a modo mio, cioè con il nostro consueto e atteso appuntamento mensile.
Ho sottotitolato “ricordi in libertà” perché, se siete d’accordo, vorrei proprio che i nostri incontri fossero un modo libero e personale di scandire, mese dopo mese, l’incedere inesorabile del tempo, condividendo con voi tutto ciò che mi suscita curiosità, pensieri, appunto, ricordi, o emozioni che ti piombano addosso così, senza un perché, ma ti attanagliano anima e cuore e restano lì, in attesa di essere esplicitati. Il tutto sempre rapportato alla fase dell’anno che stiamo vivendo…altrimenti non c’è gusto!
Per iniziare vorrei mantenere toni lievi e spensierati e salutare gennaio divertendomi a cercare espressioni artistiche che citano proprio questo mese, per poi proporvi le più interessanti o curiose.
Pronti? Andiamo ad esplorarle insieme!
Ah..felice 2018 a tutti!
Una canzone per noi…
Il “nostro” artista del mese:
Fabrizio Cristiano De André (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999) è stato un cantautore italiano.
…e la “nostra” canzone:
Artista: Fabrizio De André
Album: Volume I
Data di uscita: 1967
Genere: Musica pop
Preghiera in Gennaio
-testo-
Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
Quando a te la sua anima
E al mondo la sua pelle
Dovrà riconsegnare
Quando verrà al tuo cielo
Là dove in pieno giorno
Risplendono le stelle
Quando attraverserà
L'ultimo vecchio ponte
Ai suicidi dirà
Baciandoli alla fronte
Venite in Paradiso
Là dove vado anch'io
Perché non c'è l'inferno
Nel mondo del buon Dio
Fate che giunga a Voi
Con le sue ossa stanche
Seguito da migliaia
Di quelle facce bianche
Fate che a voi ritorni
Fra I morti per oltraggio
Che al cielo ed alla terra
Mostrarono il coraggio
Signori benpensanti
Spero non vi dispiaccia
Se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
Soffocherà il singhiozzo
Di quelle labbra smorte
Che all'odio e all'ignoranza
Preferirono la morte
Dio di misericordia
Il tuo bel Paradiso
Lo hai fatto soprattutto
Per chi non ha sorriso
Per quelli che han vissuto
Con la coscienza pura
L'inferno esiste solo
Per chi ne ha paura
Meglio di lui nessuno
Mai ti potrà indicare
Gli errori di noi tutti
Che puoi e vuoi salvare
Ascolta la sua voce
Che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
Vedrai, sarai contento
Dio di misericordia
Vedrai, sarai contento
Written by Fabrizio De Andre, Gian Piero Reverberi • Copyright © Universal Music Publishing Group
testo di Fabrizio De André; musica di Fabrizio De André e Giampiero Reverberi {[Gian Piero Reverberi (Genova, 29 luglio 1939) è un compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra italiano naturalizzato svizzero, fratello di Gian Franco Reverberi [Gian Franco Reverberi (Genova, 12 dicembre 1934) è un musicista e compositore italiano]}.
https://www.youtube.com/watch?v=LPKSubavxtE
Per i curiosi, come me:
Volume I (1967) è il primo album registrato in studio da Fabrizio De André per la Bluebell Records, ed il secondo della sua discografia complessiva, se si considera anche l'antologico Tutto Fabrizio De André pubblicato dalla Karim (La Karim è stata una casa discografica italiana attiva tra il 1961 e il 1966, anno in cui chiuse per fallimento) nel 1966 (che racchiudeva però incisioni realizzate in anni precedenti).
Tracce
LATO A
Preghiera in gennaio (Fabrizio De André/Gian Piero Reverberi[15]) - 3:28
Marcia nuziale (Fabrizio De André/Georges Brassens) - 3:10
Spiritual (Fabrizio De André/Gian Piero Reverberi[15]) - 2:34
Si chiamava Gesù (Fabrizio De André/Vittorio Centanaro[16]) - 3:09
La canzone di Barbara (Fabrizio De André/Gian Piero Reverberi[15]) - 2:17
LATO B
Via del Campo (Fabrizio De André/Enzo Jannacci[17]) - 2:31
Caro amore (Fabrizio De André/Joaquín Rodrigo) - 3:57[18]
Bocca di Rosa (Fabrizio De André/Gian Piero Reverberi[15]) - 3:05
La morte (Fabrizio De André/Georges Brassens) - 2:22
Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers (Fabrizio De André/Paolo Villaggio) - 5:21
Per approfondimenti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Volume_I_(Fabrizio_De_Andr%C3%A9)#Preghiera_in_gennaio
Quasi tutte le canzoni dell'album all'epoca furono stampate anche su 45 giri e vennero prodotti vari singoli, tra cui:
Preghiera in gennaio/Si chiamava Gesù
Preghiera in gennaio/Si chiamava Gesù è l'undicesimo 45 giri di Fabrizio De André, e il primo pubblicato per la nuova etichetta, la Bluebell Records (La Bluebell è stata una casa discografica attiva dal 1959 al 1969).
La copertina raffigura un primo piano del cantautore, con immagine elaborata, ed è curata da Gian Carlo Greguoli.
Nel 1970 il disco è stato ristampato dalla Produttori Associati (La Produttori Associati è una casa discografica italiana attiva tra il 1970 e il 1977 in Italia).
Una breve “storia” della canzone che stiamo riascoltando…
Preghiera in gennaio
Luigi Tenco
De André dichiarò di averla scritta al ritorno dal funerale di Luigi Tenco [Luigi Tenco (Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967) è stato un cantautore, attore, poeta, compositore e polistrumentista italiano], suo amico e cantautore, morto suicida nel gennaio 1967.
Il testo è ispirato ad una poesia di Francis Jammes [Francis Jammes (Tournay, 2 dicembre 1868 – Hasparren, 1º novembre 1938) è stato un poeta francese], un poeta francese dei primi del Novecento, Prière pour aller au paradis avec les ânes.
Francis Jammes – 1925
Traduzione di Gianni Montagna
PREGHIERA PER ANDARE IN PARADISO CON GLI ASINI di Francis Jammes
Quando dovrò venire verso di te, Signore,
fa che un bel giorno sia, che la campagna in fiore
risplenda. Il mio sentiero vorrei, come quaggiù,
scegliermi per andare, come mi piacerà,
al Paradiso, dove di giorno son le stelle.
Prenderò il mio bastone e sulla strada grande
andrò, dicendo ai miei amici, gli asinelli:
Io sono Francis Jammes e vado in Paradiso,
ché non c’è inferno nel paese del buon Dio.
E dirò lor: Venite, del cielo azzurro, amici,
povere bestie che con un muover d’orecchi
discacciate le api, le busse ed i tafani…
Che io ti apparisca in mezzo a queste bestie,
che per questo mi piacciono: che abbassano la testa
dolcemente e si fermano giungendo i lor piedini
in un modo dolcissimo e che ti fa pietà.
Arriverò seguito da migliaia d’orecchi,
da quelli che portarono pesanti ceste ai fianchi,
da quei che trascinarono carri di saltimbanchi,
o carretti ricolmi di pentole e piumini,
da quelli che han sul dorso dei bidoni ammaccati,
dalle asine pregne, come otri i fianchi enfiati,
da quelli ai quali infilano come dei calzoncini,
per le bluastre piaghe che fanno purulente
le mosche che testarde vi s’attaccano intorno.
Signore, con questi asini a te venga, quel giorno.
E fa che siano gli angeli a guidarci alla pace,
verso ruscelli erbosi che specchiano ciliegie
lisce come una carne ridente di fanciulle;
che curvo sulle tue acque divine, in quella
dimora degli eletti, agli asini somigli,
la povertà miranti, umile e dolce loro,
dentro la limpidezza del sempiterno amore
Francis Jammes, Quattordici preghiere. La chiesa vestita di foglie, a cura di Gianni Montagna, Firenze, Fussi – Sansoni, 1956.
Prière pour aller au paradis avec les ânes di Francis Jammes
Lorsqu’il faudra aller vers vous, ô mon Dieu, faites
que ce soit par un jour où la campagne en fête
poudroiera. Je désire, ainsi que je fis ici-bas,
choisir un chemin pour aller, comme il me plaira,
au Paradis, où sont en plein jour les étoiles.
Je prendrai mon bâton et sur la grande route
j’irai, et je dirai aux ânes, mes amis:
Je suis Francis Jammes et je vais au Paradis,
car il n’y a pas d’enfer au pays du Bon-Dieu.
Je leur dirai: Venez, doux amis du ciel bleu,
pauvres bêtes chéries qui, d’un brusque mouvement d’oreilles
chassez les mouches plates, les coups et les abeilles…
Que je vous apparaisse au milieu de ces bêtes
que j’aime tant parce qu’elles baissent la tête
doucement, et s’arrêtent en joignant leurs petits pieds
d’une façon bien douce et qui vous fait pitié.
J’arriverai suivi de leurs milliers d’oreilles,
suivi de ceux qui portèrent aux flancs des corbeilles,
de ceux traînant des voitures de saltimbanques
ou des voitures de plumeaux et de fer blanc,
de ceux qui ont au dos des bidons bossuées,
des ânesses pleines comme des outres, aux pas cassés,
de ceux à qui l’on met de petits pantalons
à cause des plaies bleues et suintantes que font
les mouches entêtées qui s’y groupent en ronds.
Mon Dieu, faites qu’avec ces ânes je vous vienne.
Faites que, dans la paix, des anges nous conduisent
vers des ruisseaux touffus où tremblent des cerises
lisses comme la chair qui rit des jeunes filles,
et faites que, penché dans ce séjour des âmes,
sur vos divines eaux, je sois pareil aux ânes
qui mireront leur humble et douce pauvreté
à la limpidité de l’amour éternel.
Sempre per restare nell’ambito della poesia, tra le tantissime che citano o traggono ispirazione dal mese di Gennaio, ve ne ricordo una, perché mi piace, mi emoziona, mi evoca ricordi e sensazioni che credevo sopiti o dimenticati, e perché spero possa arrivare anche ai vostri cuori.
Giovanni Pascoli
Poesia di Giovanni Pascoli
Nevicata
Nevica: l'aria brulica di bianco;
la terra è bianca, neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco,
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera;
passano bimbi; un balbettio di pianto;
passa una madre; passa una preghiera!
(Questa poesia proviene da: Poesia di Giovanni Pascoli - Gennaio - Poesie di Gennaio - Poesie.reportonline.it )
[Giovanni Pascoli (1855 – 1912).
La poesia Nevicata fa parte della raccolta Myricae pubblicata, tra il 1891 e il 1903.
Myricae è composta da 15 sezioni e da 156 componimenti che spaziano su vari argomenti.
Il titolo della raccolta pascoliana deriva dal verso della IV Bucolica (opera del poeta latino Virgilio, divulgata intorno al 38 a.C. ) di Virgilio (poeta latino, 70 a.C – 19 a.C) «Non omnes arbusta iuvant humilesque Myricae», cioè “Non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici”.
Pascoli invece propone “quadretti” di vita campestre in cui vengono evidenziati particolari, colori, luci, suoni i quali hanno natura ignota e misteriosa. Il libro crebbe per il numero delle poesie in esso raccolte. Nel 1891, data della sua prima edizione, il libro raccoglieva soltanto 22 poesie dedicate alle nozze di amici. Nel 1903, la raccolta definitiva comprendeva 156 liriche del poeta. I componimenti sono dedicati al ciclo delle stagioni, al lavoro dei campi e alla vita contadina. Le myricae, le umili tamerici, diventano un simbolo delle tematiche del Pascoli ed evocano riflessioni profonde.
E’ un’opera che rappresenta l’ultimo esempio di poesia lirica “classica” prima della stagione delle Avanguardie poetiche del Novecento. ]
Infine, non si può proprio non citare un recente film dal titolo così intrigante: devo ammettere che non lo ho ancora visto, quindi ne parlo solo tramite le mie ricerche in rete!!!
I due volti di gennaio (The Two Faces of January) è un film del 2014 scritto e diretto da Hossein Amini (1966), sceneggiatore e regista iraniano, all'esordio dietro la macchina da presa, con protagonisti Kirsten Dunst [(1982) è un'attrice statunitense con cittadinanza tedesca], Oscar Isaac [(1979), è un attore e musicista guatemalteco naturalizzato statunitense] e Viggo Mortensen [(1958) è un attore statunitense, di origini danesi].
https://www.youtube.com/watch?v=shKaVeCED3w
Patricia Highsmith
La pellicola è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo scritto da Patricia Highsmith [meglio nota come Patricia Highsmith (1921 – 1995), è stata una scrittrice statunitense di noir e thriller.
Nota per i suoi thriller psicologici, da cui sono stati tratti più di 24 adattamenti cinematografici, il suo primo romanzo, Delitto per delitto, è stato adattato sia per il palcoscenico che come film più volte, in particolare da Alfred Hitchcock [(1899 – 1980), celebre regista britannico naturalizzato statunitense] nel 1951. Oltre alla sua serie di cinque romanzi con Tom Ripley come protagonista, ha scritto 18 romanzi aggiuntivi e molti racconti] nel 1964, già portato sul grande schermo col film tedesco Die zwei Gesichter des Januar del 1986, diretto da Wolfgang Storch e Gabriela Zerhau.
Trama
Chester MacFarland e sua moglie Colette sono due americani in viaggio in Europa e in fuga dalla polizia che sta indagando sugli affari poco leciti dell'uomo. Una volta approdati ad Atene si affidano a Rydal, giovane di origini americane che si guadagna da vivere vendendosi come guida per i turisti e come gigolò per donne trascurate. Ne nascerà un triangolo di passioni, fatto di fughe, doppi giochi, amori celati e tradimenti.
Produzione
Le riprese del film sono iniziate nell'ottobre del 2012 e si sono svolte tra la Grecia (Atene e l'isola di Creta) e la Turchia (Istanbul).
Distribuzione
Il film è stato presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino l'11 febbraio 2014 ed al San Francisco International Film Festival nell'aprile successivo.
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche britanniche a partire dal 16 maggio 2014.
Riconoscimenti
2015 - London Critics Circle Film Awards
Candidatura per il regista rivelazione dell'anno a Hossein Amini
2015 - Online Film & Television Association
Candidatura per il miglior debutto alla regia a Hossein Amini
2015 - Saturn Awards
Candidatura per il miglior film indipendente
(Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/I_due_volti_di_gennaio
http://www.mymovies.it/film/2014/thetwofacesofjanuary/
https://www.comingsoon.it/film/i-due-volti-di-gennaio/49169/scheda/
http://tvzap.kataweb.it/news/200831/i-due-volti-di-gennaio-cast-trama-e-curiosita-del-thriller/
http://www.filmtv.it/film/54935/i-due-volti-di-gennaio/)
E ora una parte che a me piace molto approfondire: la saggezza popolare dei proverbi!
Proverbi
Sono veramente tanti i proverbi che riguardano il primo mese dell’anno, alcuni anche legati ai santi del calendario.
Qualche esempio, dei più curiosi.
L’uva di capodanno non portò mai danno.
Tempo chiaro e dolce a Capodanno, assicura bel tempo tutto l'anno.
A Gennaio l'Epifania tutte le feste le porta via, poi arriva San Benedetto che ne riporta un bel sacchetto!
San Severino, dalla barba bianca, di neve ne porta una gamba. (8 Gennaio).
Sant'Antonio, gran freddura, San Lorenzo gran caldura, l'uno e l'altro poco dura. (17 Gennaio).
Per San Bastiano, sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai. (20 Gennaio).
San Bastiano la viola in mano. (20 Gennaio).
Sant'Agnese, il freddo è per le siepi. (21 Gennaio).
San Vincenzo l'inverno mette i denti. (22 Gennaio).
Gennaio e febbraio, empie o vuota il granaio.
Freddo e asciutto di Gennaio, empiono il granaio.
Polvere di Gennaio, carica il granaio.
Se l'ape gira di Gennaio tieni da conto il granaio.
Il buon Gennaio fa ricco il massaio.
Quando canta il pigozzo (picchio) di Gennaio, tieni a mano il pagliaio.
A mezzo Gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio.
Guardati dalla primavera di Gennaio.
Felice il bottaio che pota in Gennaio.
Ogni gatta ha il suo Gennaio.
Luna di grappoli a Gennaio, luna di racimoli a Febbraio.
Bello di Gennaio, spesso brutto di Febbraio.
La luna di Gennaio è la luna del vino.
Chi pota alla mancanza di Gennaio, pota a uva (con la luna calante).
Chi pota a Gennaio, pota al grappolaio.
A Gennaio tutti i gatti nel gattaio.
Il pollame di Gennaio empie il gallinaio.
Gennaio forte, tutti i vecchi si augurano la morte.
Quando Gennaio mette erba, se tu hai grano tu lo serba.
Non v’è gallina o gallinaccia che di Gennaio uova non faccia.
A Gennaio: sotto la neve pane, sotto la pioggia fame.
La luna di Gennaio fa luce come giorno chiaro.
Primavera di Gennaio reca sempre un grande guaio.
Se Gennaio sta in camicia, marzo scoppia dalle risa.
Gennaio bello Febbraio in mantello.
La luna di Gennaio fa luce come giorno chiaro.
Gennaio: Dopo la neve, buon tempo viene.
La neve di Gennaio diventa sale, e quella d'aprile farina.
Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe.
A mezzo Gennaio, metti l'operaio.
Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di Gennaio.
Gennaio secco, lo villan ricco.
Gennaio e Febbraio mettiti il tabarro.
Gennaio ingenera, febbraio intenera (marzo imboccia).
Gennaio fa il peccato, e Maggio è il condannato.
Immagini & fonti:
Francis_Jammes_by_Jean_Veber
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/ed/Francis_Jammes_by_Jean_Veber.jpg
Luigi_Tenco_1967
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/02/Luigi_Tenco_1967.jpg
Giovanni_Pascoli_2
http://biografieonline.it/img/bio/Giovanni_Pascoli_2.jpg
Highsmith_on_After_Dark
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3f/Highsmith_on_After_Dark.JPG